mercoledì 29 aprile 2009
YOU'VE GOT A FRIEND...
james taylor "you've got a friend"
When you’re down and troubled
and you need a helping hand
and nothing, whoa nothing is going right.
Close your eyes and think of me
and soon I will be there
to brighten up even your darkest nights.
You just call out my name,
and you know wherever I am
I’ll come running,
oh yeah babyto see you again.
Winter, spring, summer, or fall,
all you have to do is call
and I’ll be there, yeah, yeah, yeah.
You’ve got a friend.
If the sky above you
should turn dark and full of clouds
and that old north wind should begin to blow
Keep your head together and call my name out loud
and soon I will be knocking upon your door.
You just call out my name
and you know wherever I am
I’ll come running to see you again.
Winter, spring, summer or fall
all you got to do is call
and I’ll be there, yeah, yeah, yeah.
Hey, ain’t it good to know that you’ve got a friend?
People can be so cold.
They’ll hurt you and desert you.
Well they’ll take your soul if you let them.
Oh yeah, but don’t you let them.
You just call out my name
and you know wherever I am
I’ll come running to see you again.
Oh babe, don’t you know that,
Winter spring summer or fall,
Hey now, all you’ve got to do is call.
Lord, I’ll be there, yes I will.
You’ve got a friend.
You’ve got a friend.
Ain’t it good to know you’ve got a friend.
Ain’t it good to know you’ve got a friend.
You’ve got a friend.
...meditate...meditate che...questo è...
http://terremoto09.wordpress.com/2009/04/29/il-campo-di-arischia/#comment-66
lunedì 27 aprile 2009
ELENCO DI CIO' CHE OCCORRE AL COMPO DI SPOGNA
OCCORRENTE A SPOGNA... sottotitolo: "piccole necessità per riprendere a vivere"
- pantaloni uomo scuri taglia 58 per Vincenzo
- pantaloni donna ed anche tuta da ginnastica donna taglia 54/56 per Vincenza
- jeans chiaro taglia 54 ( la 54 della Wrangler, ma facendo il confronto si può prendere un'altra marca) per il marito di Lidia
- scarpe misura 23 per Matteo
- pantaloni normali o tuta taglia 56/58 per la suocera di Lidia
- pantaloni uomo taglia 56/58 per il suocero di Lidia
- indumenti vari (pantaloni, maglie, tuta) taglia 42/44 pe Ada ( Nota: se possibile, colori nero o blu scuro)
- tuta 4 misura e maglietta 42/44 per Helena Aukes
- scarpe senza lacci misura 43 per Ivan
- tuta XL per Ivan
- Borotalco Roberts per Enrico
- sottoveste ( possibilmente nera) 8 misura per Marsilia
- mutande 6 misura per Marsilia, ed anche, sempre per lei, se possibile, un foularino per il collo e dei gambaletti donna.
- jeans taglia 56 per il papà di Matteo
- jeans taglia 50 per la mamma di matteo ( non ricordo tutti i nomi, mi spiace!)
- tuta con chiusura lampo (possibilmente scura) per Giuseppina, taglia L
- per la famiglia Cirello: scarpe 39 bimba, scarpe 38 per donna, scarpe 36 bimbo, scarpe 42 uomo; se possibile, giubbino smanicato per Claudia( misura 14 anni) e per Riccardo (misura 9 anni)
- per Lidia: uncinetto e cotone 12
- per Katia: uncinetto e cotone 8 e 6
- per il marito di Lidia, se possibile, ciabatte crocker ( o qualcosa del genere) misura 45
- PER TUTTI: riviste di qulunque tipo, giornaletti di enigmistica, lana, ferri da calza, libri vari, giornali di uncinetto con modelli
sabato 25 aprile 2009
25 APRILE...AGGIORNAMENTI DA ELLE SUL CAMPO DI SPOGNE
RESISTENZA E' ANCHE QUESTO...
Ho appena parlato al telefono con la mia amica Luisa, Elle, si trova al campo di Spogne, come ci aveva preannunciato, un campo dove si trovavano prevalentemente persone anziane, da ieri però sono arrivati anche altri terrremotati alluvionati, oggi quindi lei ha trovato anche molti bambini e adolescenti. Elle ha confermato che in questo campo la Protezione Civile ha lasciato delle tende senza montare, che la cucina da campo, presente sul posto da tempo, l'esercito la sta montando solo ora, mentre lei parla al telefono con me!
La cosa più bella che però mi ha detto, e che è un'opinione condivisa da molti altri volontari, come ho avuto modo di leggere anche altrove, è che queste persone sono davvero fantastiche "Stamattina stavo spazzando in una tenda" mi ha detto Elle "e si è avvicinata una persona anziana che mi fa 'ma no dai che ti stanchi faccio io'!", mi ha parlato di Matteo, un bellissimo bimbo di 18 mesi che mi ha anche detto 'ciao ciao' al telefono, mi ha detto che c'è un giovanotto che lunedì compie 18 anni e che i volontari lo hanno portatao con loro a Napoli per fargli passare due giorni diversi in occasione di un compleanno così importante!!!
Che dire??? Grazie a questi 'novelli partigiani' che resistono anche in condizioni dure e che ci danno lezioni di vita!
GRAZIE RAGAZZI SIETE GRANDI!!!
http://cronologia.leonardo.it/storia/tabello/tabe1547.htm
http://vegolosa.blogspot.com/2009/04/25-aprile.html
http://galline2ndlife.blogspot.com/2009/04/25-aprile-di-pensieri.html
http://pensieriepasticci.blogspot.com/2009/04/oggi-25-aprile-2009.html
LIBERTA'...
SEMPRE...
OVUNQUE!
giovedì 23 aprile 2009
CENA DI COMPLEANNO PER DUE FOOD-BLOGGERS!!!
500 gr farina manitoba
200 gr di acqua tiepida
50 gr di latte
80 gr di lievito madre
50 gr di olio extra vergine di oliva
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
Impastare con tutti gli ingredienti per ottenere una bella palla morbida, ma non appiccicosa. Mettere a lievitare in un luogo caldo e sotto una ciotola di vetro per tutta la notte.
1 rotolo di pasta brisèe
Preriscaldare il forno ventilato a 200°. Foderare una teglia rotonda con la pasta brisèe (senza togliere la carta forno in cui è avvolta) precedentemente tenuta fuori dal frigo almeno 15 minuti. Bucherellare tutta la pasta con la forchetta, anche sui lati. Tagliare a listarelle sottili la pancetta e farla rinvenire qualche minuto sul fuoco in una padella antiaderente. Far intiepidire la pancetta e versare sulla pasta brisèe. In una ciotola battere le uova con il latte, un pizzico di noce moscata grattugiata, sale e pepe. Versare nella quiche e cospargere poi con la groviera grattugiata. Cuocere la quiche lorraine circa 25 minuti. Sfornare, far intiepidire e portare in tavola.
1 uovo
1 bicchiere di latte
1 bicchiere di farina
cipolla
olio
parmigiano
sale.
Far rosolare in una padella l'olio,un po' di cipolla e le zucchine a rotelle,far cuocere per circa 20-30 minuti a seconda se gli zucchini vi piacciono più sodi o più "sfatti",se necessario aggiungere del liquido come brodo vegetale o anche semplice acqua,salare,spegnere e fare intiepidire.
In una terrina versate il bicchiere di farina ,aggiungete l'uovo ,il bicchiere di latte ,il sale e del parmigiano grattuggiato.Versate la crema così ottenuta sugli zucchini e mescolate il tutto delicatamente,versare il composto in una teglia unta o ricoperta di carta da forno ed infornate per 50-60 minuti a 200°
LA TORTA DI FRAGOLE E CREMA CHANTILLY
sciogliere il burro in un pentolino senza farlo friggere, amalgamarlo con lo zucchero aiutandosi con una frusta fino ad ottenere un composto liscio, aggiungere le uova il latte e la scorza di limone amalgamare per bene il tutto e aggingere la farina setacciata poco per volta e il ultimo il lievito.
Versare la base in uno stampo per crostata del diametro di 28 cm e infornare a 180° per 20min circa. Sfornare e lasciare raffreddare per bene, sformare dalla teglia e capovolgerla delicatamente cosi da avere una superficie concava da poter guarnire con una crema chantilly che io ho ottenuto unendo crema pasticcera fatta con
Gradite una fettina? Gli ospiti sembrano aver gradito la cena...che dite...
... la prossima volta aggiungo un posto a tavola?COLOMBE IN VOLO DA CINDY!!!
http://cindystarblog.blogspot.com/2009/04/happy-baking-easter-round-up-raccolta.html
con le mie colombe!
Grazie Cindy per la generosità che traspare dalle tue parole!
martedì 21 aprile 2009
IO, ELISABETTA II, ROMA ... E IL 21 APRILE...
TANTI AUGURI LIZZY!!!
Si, tra me e Roma c'è lei... Elisabetta II, io, per deformazione da studio, sono molto legata all'Inghilterra, alla famiglia reale e le faccio davvero tanti tanti auguri per il suo 83 compleanno...vai Lizzy! Non mollare!!! E soprattutto...tieni lontano Carletto dalla corona eheheheh!
Ma torniamo a noi...dunque oggi cucina a riposo perchè a casa mia e nel circondario manca l'acqua per lavori di manutenzione e così sarà fino a stasera per cui non mi va di sporcare tante cose e poi lasciarle lì visto che cmq anche oggi pomeriggio...me toccà lavorà! Eh...sì...dice che il compleanno non 'è rosso'!!!Scherzo eh!!!
Quindi ciò che avevo programmato lo rimando a domani e oggi vi offro però comunque, almeno virtualmente posso farlo senza sporcare ehehehehehe..., un dolce che ho fatto domenica per portarlo a pranzo dai miei suoceri...
...avevo annotato tanto tempo fa questa ricetta nella mia agenda ma...non so da dove l'avessi presa allora, ogni tanto mi ricordavo di questa Linzertorte ma poi rimandavo sempre l'occasione per provarla...domenica invece...non so perchè...mi sono decisa...come al solito mio marito mi aveva chiesto una classica crostata con marmellata 'gialla'...come al solito io gli ho fatto un'altra cosa ehehehe...mi ricordavo di aver visto la stessa torta in due blog che adoro e ho voluto confrontare con la ricetta che avevo io... oh...uguale uguale...quindi, è con grande orgoglio che vi presento la...LINZERTORTE DI CHRISTOPHE FELDER
Me ne sono innamorata e credo che la rifarò presto...forse prestissimo...magari domani...o al massimo venerdì o sabato...insomma la voglio riprovare per godermela meglio...infatti a casa di mia suocera non ho avuto proprio il tempo di fotografare la singola fetta...mentre io mi affannavo a dire che era una specie di crostata ma con una frolla dalla consistenza morbida, aromatizzata, ecc. ecc.... mi sono accorta che il vassoio si stava inesarabilmente svuotando ed io rischiavo di rimanere a bocca asciutta...quindi zitta e mangia!
Ecco la ricetta...provatela...
250 g di farina
125 g di zucchero
125 g di burro
2 uova intere
65 g di mandorle tritate non troppo finemente
10 g di cacao in polvere
la buccia grattugiata di 1 limone
½ bustina di lievito per dolci
1 pizzico di cannella
1 presa di sale
200/225 g di marmellata di lamponi (io ho utilizzato quella di mirtilli ma poi...siccome mi era avanzata un pò di frolla...ne ho fatta una piccolina con la marmellata di pesche per accontentare anche l'amore della vita mia, tutubante però sull'accostamento...invece sapete che vi dico, è risultata di una delicatezza unica, marito e genitori hanno preferito questa versione!)
Setacciare la farina con il lievito, il cacao, lo zucchero e la cannella, aggiungere il burro a pezzetti ela granella dimandorle. Sbriciolare il tutto con le dita fino a quando il burro non sarà assorbito, aggiungete, quindi, le uova e la buccia di limone grattugiata, mescolare bene fino a raggiungere un impasto omogeneo. Formare una palla e lasciare riposare in frigo per almeno due ore (io di più, circa 4 ore, perchè la consistenza era molto morbida)
Dividere l'impasto in 3 parti. stendere una parte nella teglia di cottura, io ci ho messo un foglio di carta forno che avevo riagliato della misura precisa del fondo della teglia lasciando un triangolino più lungo in un lato che mi ha aiutato ad estrarla dalla teglia (si vede nella prima foto), prendere altro impasto e fornmare un cordoncino che andrete a posizionare lungo il bordo del disco di pasta frolla, riempire con la marmellata e rifinire il dolce con le strisce di pasta.
Infornare a 180° per 20 minuti circa. Per decorarla un pò ho spolverato di zucchero a velo e guarnito con granella di zucchero.
Prendetene una fetta per festeggiare con me il mio compleanno...
domenica 19 aprile 2009
MA...LA FELICITA'...CHE SAPORE HA?
...ecco questa per me è una visione paradisiaca...ed è la visione che vorrei trovare sulla tavola domattina, perchè so che sarà una giornatina pesante...
Procedimento
Trascorso questo tempo, riprendere l'impasto, stenderlo col mattarello e tagliare dei triangoli isosceli allungati: porre alla base un nocciolino di marmellata del gusto prescelto, poi arrotolare strettamente. Porre i cornetti su una teglia rivestita da carta da forno, stando bene attenti a fare in modo che la punta rimanga "sotto" il cornetto, in modo che non si alzi in cottura (producendo qualcosa di esteticamente ridicolo). Porre a lievitare la teglia, una seconda volta, coperta, per 20-20 minuti circa.Quindi, spennellare i cornetti con l'uovo sbattuto e infornare per circa 10-12 minuti in forno preriscaldato (statico o ventilato) a 180°. Non appena sfornate, lasciarli raffreddare, poi decorarli con una glassa ottenuta mescolando dello zucchero a velo con poche gocce d'acqua.
sabato 18 aprile 2009
RICHIESTA DI AIUTO CONCRETO...
giovedì 16 aprile 2009
RITORNO IN CUCINA...
Siccome la carissima Marsettina, come ho già detto qualche post fa, mi ha donato un pezzo della sua pasta madre che io sto custodendo gelosamente nel mio frigo, era d'obbligo provae una preparazine che prevedesse l'uso di questa creatura e gira che ti rigira ho deciso di affidarmi nientepopòdimenoche...alle sorelle Simili!!!
Eh, si avevo già visto quelle che aveva fatto proprio Marsettina e mi aveva assicurato che erano buonissime quindi la ricetta ce l'avevo però nel fantastico blog di Cindy ho trovato i procedimento passo-passo per i rinfreschi appositi per la colomba e...ho deciso di provarci pure io...
Però il mercoledì prima di Pasqua dovevo regalare una colomba a mio zio e non ero ancora pronta per quelle con la pasta madre e così ... pensa che ti ripensa... mi è venuto in mente di fare la colomba con la ricetta del panettone Marietta dell'Artusi che avevo già provato a Natale e che ci era piaciuto tanto...e...
....t voilà... detto fatto! Risultato più che soddisfacente a detta degli zii...la ricettina ve la riporto direttamente con le variazioni del caso
Farina finissima gr 300
Olio evo gr 80
Zucchero gr 80
Uova 1 intero e due rossi
Sale 1 presa
1 bustina di levito per dolci
Bicarbonato di soda un cucchiaino, ossia 5 gr scarsi
Arancia candita a pezzettini gr 100
Odore di scorza di limone
1 cucchiaio di liquore Strega
Latte decilitri 2 circa
Ho lavorato il tutto con una frusta elettrica per circa 15 minuti e in ultimo ho aggiunto la bustina di lievito, il bicarbonato e i canditi. Ho peparato la glassa con zucchero a velo, mandorla tritate finissime e albume, l'ho versata sull'impasto che avevo adagiato nello stampo, poi ho spolverato ancora con zucchero a velo, ho messo mandorle a lamelle e granella di zucchero, infornato a 180° per circa 30 minuti.
Nella ciotola sgonfiare l’impasto al centro e fare la fontana, mettere lo zucchero, la vaniglia e le uova, mescolare con la mano, aggiungere il burro, le mandorle e il sale e mescolare, poi la scorza di arancia e impastare e battere in ciotola a lungo, con movimenti ampi per incorporare aria, finchè l’impasto si stacca dalle pareti.
mercoledì 15 aprile 2009
ROBERTO SAVIANO ALL'AQUILA...ECCO IL PERCHE'...CREDO!
La ricostruzione a rischio clan ecco il partito del terremoto
di ROBERTO SAVIANO
Roberto Saviano con i vigili del fuoco a Onna
L'AQUILA - "Non permetteremo che ci siano speculazioni, scrivilo. Dillo forte che qui non devono neanche pensarci di riempirci di cemento. Qui decideremo noi come ricostruire la nostra terra...". Al campo rugby mi dicono queste parole. Me le dicono sul muso. Naso vicino al naso, mi arriva l'alito. Le pronuncia un signore che poi mi abbraccia forte e mi ringrazia per essere lì. Ma la sua paura non è finita con il sisma. La maledizione del terremoto non è soltanto quel minuto in cui la terra ha tremato, ma ciò che accadrà dopo. Gli interi quartieri da abbattere, i borghi da restaurare, gli alberghi da ricostruire, i soldi che arriveranno e rischieranno non solo di rimarginare le ferite, ma di avvelenare l'anima. La paura per gli abruzzesi è quella di vedersi spacciare come aiuto una speculazione senza limiti nata dalla ricostruzione. Qui in Abruzzo mi è tornata alla mente la storia di un abruzzese illustre, Benedetto Croce, nato proprio a Pescasseroli che ebbe tutta la famiglia distrutta in un terremoto. "Eravamo a tavola per la cena io la mamma, mia sorella ed il babbo che si accingeva a prendere posto. Ad un tratto come alleggerito, vidi mio padre ondeggiare e subito in un baleno sprofondare nel pavimento stranamente apertosi, mia sorella schizzare in alto verso il tetto. Terrorizzato cercai con lo sguardo mia madre che raggiunsi sul balcone dove insieme precipitammo e io svenni". Benedetto Croce rimase sepolto fino al collo nelle pietre. Per molte ore il padre gli parlava, prima di spegnersi. Si racconta che il padre gli ripeteva una sola e continua raccomandazione "offri centomila lire a chi ti salva". Gli abruzzesi sono stati salvati da un lavoro senza sosta che nega ogni luogo comune sull'italianità pigra o sull'indifferenza al dolore. Ma il prezzo da pagare per questa regione potrebbe essere altissimo, ben oltre le centomila lire del povero padre di Benedetto Croce. Il terrore di ciò che è accaduto all'Irpinia quasi trent'anni fa, gli sprechi, la corruzione, il monopolio politico e criminale della ricostruzione, non riesce a mitigare l'ansia di chi sa cosa è il cemento, cosa portano i soldi arrivati non per lo sviluppo ma per l'emergenza. Ciò che è tragedia per questa popolazione per qualcuno invece diviene occasione, miniera senza fondo, paradiso del profitto. Progettisti, geometri, ingegneri e architetti stanno per invadere l'Abruzzo attraverso uno strumento che sembra innocuo ma è proprio da lì che parte l'invasione di cemento: le schede di rilevazione dei danni patiti dalle case. In questi giorni saranno distribuite agli uffici tecnici comunali di tutti i capoluoghi d'Abruzzo. Centinaia di schede per migliaia di ispezioni. Chi avrà in mano quel foglio avrà la certezza di avere incarichi remunerati benissimo e alimentati da un sistema incredibile.
"Più il danno si fa grave in pratica, più guadagni", mi dice Antonello Caporale. Arrivo in Abruzzo con lui, è un giornalista che ha vissuto il terremoto dell'Irpinia, e la rabbia da terremotato non te la togli facilmente. Per comprendere ciò che rischia l'Abruzzo si deve partire proprio da lì, dal sisma di 29 anni fa, da un paese vicino Eboli. "Ad Auletta - dice il vicesindaco Carmine Cocozza - stiamo ancora liquidando le parcelle del terremoto. Ogni centomila euro di contributo statale l'onorario tecnico globale è di venticinquemila". Ad Auletta quest'anno il governo ha ripartito ancora somme per il completamento delle opere post sisma: 80 milioni di euro in tutto. "Il mio comune ne ha ricevuti due milioni e mezzo. Serviranno a realizzare le ultime case, a finanziare quel che è rimasto da fare". Difficile immaginare che dopo 29 anni ancora arrivino soldi per la ristrutturazione ma è ciò che spetta ai tecnici: il 25 per cento del contributo. Ci si arriva calcolando le tabelle professionali, naturalmente tutto è fatto a norma di legge. Costi di progettazione, di direzione lavori, oneri per la sicurezza, per il collaudatore. Si sale e si sale. Le visite sono innumerevoli. Il tecnico dichiara e timbra. Il comune provvede solo a saldare. Il rischio della ricostruzione è proprio questo. Aumenta la perizia del danno, aumentano i soldi, gli appalti generano subappalti e ciclo del cemento, movimento terre, ruspe, e costruzioni attireranno l'avanguardia delle costruzioni in subappalto in Italia: i clan. Le famiglie di camorra, di mafia e di 'ndrangheta qui ci sono sempre state. E non solo perché nelle carceri abruzzesi c'è il gotha dei capi della camorra imprenditrice. Il rischio è proprio che le organizzazioni arrivino a spartirsi in tempo di crisi i grandi affari italiani. Ad esempio: alla 'ndrangheta l'Expo di Milano, e alla camorra la ricostruzione in subappalto d'Abruzzo. L'unica cosa da fare è la creazione di una commissione in grado di controllare la ricostruzione. Il presidente della Provincia Stefania Pezzopane e il sindaco de L'Aquila Massimo Cialente sono chiari: "Noi vogliamo essere controllati, vogliamo che ci siano commissioni di controllo...". Qui i rischi di infiltrazioni criminali sono molti. Da anni i clan di camorra costruiscono e investono. E per un bizzarro paradosso del destino proprio l'edificio dove è rinchiusa la maggior parte di boss investitori nel settore del cemento, ossia il carcere de L'Aquila (circa 80 in regime di 416 bis) è risultato il più intatto. Il più resistente. I dati dimostrano che la presenza dell'invasione di camorra nel corso degli anni è enorme. Nel 2006 si scoprì che l'agguato al boss Vitale era stato deciso a tavolino a Villa Rosa di Martinsicuro, in Abruzzo. Il 10 settembre scorso Diego Leon Montoya Sanchez, il narcotrafficante inserito tra i dieci most wanted dell'Fbi aveva una base in Abruzzo. Nicola Del Villano, cassiere di una consorteria criminal-imprenditoriale degli Zagaria di Casapesenna era riuscito in più occasioni a sfuggire alla cattura e il suo rifugio era stato localizzato nel Parco nazionale d'Abruzzo, da dove si muoveva, liberamente. Gianluca Bidognetti si trovava qui in Abruzzo quando la madre decise di pentirsi. L'Abruzzo è divenuto anche uno snodo per il traffico dei rifiuti, scelto dai clan per la scarsa densità abitativa di molte zone e la disponibilità di cave dismesse. L'inchiesta Ebano fatta dai carabinieri dimostrò che alla fine degli anni '90 vennero smaltite circa 60.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani provenienti dalla Lombardia. Finiva tutto in terre abbandonate e cave dismesse in Abruzzo. Dietro tutto questo, ovviamente i clan di camorra. Sino ad oggi L'Aquila non ha avuto grandi infiltrazioni. Proprio perché mancava la possibilità di grandi affari. Ma ora si apre una miniera per le imprese. La solidarietà per ora fa argine ad ogni tipo di pericolo. Al campo del Paganica Rugby mi mostrano i pacchi arrivati da tutte le squadre di rugby d'Italia e i letti allestiti da rugbisti e volontari. Qui il rugby è lo sport principale, anzi lo sport sacro. Ed è infatti la palla ovale che alcuni ragazzi si lanciano in passaggi ai lati delle tende, che mi passa sulla testa appena entro. Ed è dal rugby che in questo campo sono arrivati molti aiuti. La resistenza di queste persone è la malta che unisce volontari e cittadini. È quando ti rimane solo la vita e nient'altro che comprendi il privilegio di ogni respiro. Questo è quello che cercano di raccontarmi i sopravvissuti. Il silenzio de L'Aquila spaventa. La città evacuata a ora di pranzo è immobile. Non capita mai di vedere una città così. Pericolante, piena di polvere. L'Aquila in queste ore è sola. I primi piani delle case quasi tutti hanno almeno una parte esplosa. Avevo un'idea del tutto diversa di questo terremoto. Credevo avesse preso soltanto il borgo storico, o le frazioni più antiche. Non è così. Tutto è stato attraversato dalla scossa. Dovevo venire qui. E il motivo me lo ricordano subito: "Te lo sei ricordato che sei un aquilano..." mi dicono. L'Aquila fu una delle prime città anni fa a darmi la cittadinanza onoraria. E qui se lo ricordano e me lo ricordano, come un dovere: presidiare quello che sta accadendo, raccontarlo. Tenere memoria. Mi fermo davanti alla Casa dello studente. In questo terremoto sono morti giovani e anziani. Quelli che a letto si sono visti crollare il soffitto addosso o sprofondare nel vuoto e quelli che hanno cercato di scappare per le scale, l'ossatura più fragile del corpo d'un palazzo. I vigili del fuoco mi fanno entrare ad Onna. Sono fortunato, mi riconoscono, e mi abbracciano. Sono sporchi di polvere e soprattutto fango. Non amano che si ficchino i giornalisti dappertutto : "Poi li devo andare a pescare che magari cade un soffitto e rimangono incastrati" mi dice un ingegnere romano Gianluca che mi fa un regalo che avrebbe fatto impazzire qualsiasi bambino, un elmetto rosso fuoco dei Vigili. Onna non esiste più. Il termine macerie è troppo usato. È come se non significasse più nulla. Mi segno sulla moleskine gli oggetti che vedo. Un lavabo finito a terra, un libro fotocopiato, un passeggino, ma soprattutto lampadari, lampadari, lampadari. In verità è quello che non vedi mai fuori da una casa. E invece qui vedi ovunque lampadari. I più fragili, gli oggetti che per primi hanno dato spesso inutilmente l'allarme del terremoto. È una vita ferma e crollata. Mi portano davanti la casa dove è morta una bambina. I vigili del fuoco sanno ogni cosa. "Questa casa vedi, era bella, sembrava ben fatta, invece era costruita su fondamente vecchie". Si è fatto poco per controllare... La dignità estrema di queste persone me la raccontano i vigili del fuoco: "Nessuno ci chiede niente. È come se per loro bastasse essere rimasti in vita. Un vecchietto mi ha detto: mi puoi chiudere le finestre sennò entra la polvere. Io sono andato ho chiuso le finestre ma alla casa mancano tetto e due pareti. Qui alcuni non hanno ancora capito cosa è stato il terremoto". Franco Arminio uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato scrive in una sua poesia: "Venticinque anni dopo il terremoto dei morti sarà rimasto poco. Dei vivi ancora meno". Siamo ancora in tempo perché in Abruzzo questo non accada. Non permettere che la speculazione vinca come sempre successo in passato è davvero l'unico omaggio vero, concreto, ai caduti di questo terremoto, uccisi non dalla terra che trema ma dal cemento.
Published by arrangement with Roberto Santachiara Literary Agency
(14 aprile 2009)
martedì 14 aprile 2009
ANCORA SUL TERREMOTO IN ABRUZZO...PURTROPPO
Scusate io apro il blog tutti i giorni e mi riprometto di ricominciare a postare ricette, come si addice ad un blog di cucina...ma non ce la faccio, faccio i miei giri sui blog e siti che ho scoperto da pochi giorni e non posso fare a meno di ... rimanere ... senza parole...
http://www.byoblu.com/post/2009/04/10/Alla-protezione-civile-sanno.aspx
Questo video è evidentemente arrivato anche al TG5, io l'ho inviato anche a Striscia la Notizia come credo molti altri abbiano fatto ma... se al TG5 ne sanno qualcosa...vi chiedo... ma qualcuno di voi lo ha visto questo filmato su Canale5 o altra rete nazionale?
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/videodallarete/video704.shtml
E poi leggo...rileggo...
pag. 231..."Il potere dei clan rimaneva il potere del cemento. Era sui cantieri che sentivo fisicamente, nelle budella, tutta la loro potenza."
pag. 235..."L'imprenditore italiano che non ha i piedidel suo impero nel cemento non ha peranza alcuna. E' il mestiere più semplice per far soldi nel più breve tempo possibile, conquistare fiducia, assumere persne nel tempo adatto d un'elezione, distribuire salari, accaparrarsi finanziamenti, moltiplicare il proprio volto sulle faciate dei palazi che si edificano."
pag236..."La concretezza del cemento e dei mattoni è l'unica verà materialità che le banche italiane conoscono." [...] Io so e ho le prove. So come è stata costruita mezz'Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli. Quartieri, parchi, ville. A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia. Camion in fila, che attraversavano le terre costeggiate da contadini che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma. Erano riusciti a rimanere, a resistere senza emigrare e sotto i loro occhi gli portavano via tutto. Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi, nei palazzi di Varese, Asiago, Genova. Ora non è più il fiume che va al mare, ma il mare che entra nel fiume."
E così chiudo...
PIER PAOLO PASOLINI: "IO SO. IO SO I NOMI DEI RESPONSABILI"
Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere). Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969. Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974. Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpes, sia i neofascisti autori materiali delle prime stragi, sia, infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti. Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969), e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974). Io so i nomi del gruppo di potenti che, con l'aiuto della Cia (e in second'ordine dei colonnelli greci e della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il 1968, e, in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del referendum.
Io so i nomi di coloro che, tra una messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neofascisti, anzi neonazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine ai criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista). Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi bruciavano), o a dei personaggi grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli. Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killers e sicari. Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli. Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero. Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il "progetto di romanzo" sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il 1968 non è poi così difficile. Tale verità - lo si sente con assoluta precisione - sta dietro una grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio. Pier Paolo PasoliniBologna, 5 marzo 1922 - Ostia, Roma, 2 novembre 1975
domenica 12 aprile 2009
CON LA SPERANZA NEL CUORE VI AUGURO UNA BUONA PASQUA...
E' Pasqua stamattina
E' Pasqua stamattina,
Per questo la collina
L'argento degli ulivi
ogni fontana aspetta
campane e campanelle
festose, umili, chiare
venerdì 10 aprile 2009
AGGIORNAMENTO PER FARVI SAPERE DI ANNA...
http://agoradelrockpoeta.blogspot.com/2009/04/news-ultimi-sviluppi.html
http://ineziessenziali.blogspot.com/2009/04/anna_6129.html
giovedì 9 aprile 2009
AGGIORNAMENTO PER AIUTARE ANNA
http://vegolosa.blogspot.com/2009/04/per-aiutare-anna-se-deciso-in-questi.html
http://ineziessenziali.blogspot.com/2009/04/anna.html
Chi vuole partecipare potrà versare il suo contributo sul c/c Banca Popolare di Novara presso filiale di Roma N. 2 Piazza Dante
Codice SWIFT: NVRBIT21062
IBAN IT34C0560803202000000002727
CIN C
ABI 05608
CAB 03202
C/C 2727 INTESTATO a Marina Pierani
Io per prima ho deciso, nei post precedenti di non elencare tutta la sfilza di associazioni che si sono fatte avanti e che chiedono soldi per aiutare i terremotati perchè io in prima persona non mi fido di nessuno, ora però è successa questa cosa particolare, abbiamo contattato Anna in prima persona, la mia amica Elle ci ha parlato e ci sembra una persona degna ma capisco se ci saranno persone scettiche...sia io che Elle abbiamo deciso di fidarci ma è ovvio che non ci possiamo mettere la mano sul fuoco, non me ne vogliano Anna e Marina che mi auguro con tutto il cuore siano le persone migliori di questo mondo ma per dovere verso i lettori del mio blog mi sono sentita di fare questa precisazione...si cerca di fare qualcosa...speriamo bene..
ANCORA PIU' INCREDIBILE...
martedì 31 marzo 2009
Terremoto
Sono tre mesi che a L'Aquila la terra trema. Quasi trecento scosse.Ieri alle 15,38 c'è stata quella fortissima. Panico in tutta la città. A seguire, altre quattro abbastanza intense. E stamani alle 8 un'altra ancora. Io ho dormito in auto. Sono terrorizzata.A presto. Spero.
Buttato giù da Anna alle ore 11.09 74 hanno lasciato una traccia
PASSAPAROLA
Messaggio da ANNA: Ciao a tutti! In queste ore purtroppo si sta intensificando lo sciacallaggio da parte di finte associazioni e gruppi che chiedono soldi per aiutare i terremotati. Non mandate nulla se non siete certi dell'attendibilità delle organizzazioni!!Un' associazione sicura alla quale si possono inviare è l'ANA: Associazione Nazionale Alpini.Mi raccomando fate passare questo messaggio ovunque e fate passaparola per evitare che si mandino soldi a delinquenti che stanno approfittando di questa disgrazia.Un bacio a tutti
Buttato giù da Anna alle ore 21.17 6 hanno lasciato una traccia
martedì 7 aprile 2009
L'Aquila non c'è più
Eccomi qui. Gli ultimi post sono stati scritti non di mio pugno. Era la mia amica Chiara che scriveva da Bologna. Questa sono io. La situazione è tragica. Inenarrabile. Io e la mia famiglia abbiamo perso tutto: case, lavoro, vita passata, radici. TUTTO. Ma quello che vorrei urlaste al posto mio è la rabbia di essere stati lasciati soli. Noi Abruzzesi siamo stati mandati a morte scientemente. Erano mesi e mesi di scosse, e nessuno ne ha mai parlato. Nessun giornale, nessun TG. NESSUNO. NESSUNO.NESSUNO. Nessun piano di emergenza era stato approntato. Siamo stati mandati a morte. Avrebbero dovuto farci evacuare. Il terremoto del 700 ha avuto la stessa casistica, gli stessi tempi. Identico. E loro ci rassicuravano. Parlano di 200 morti. Bugia. Al momento sono mille. E non è finita. E gli sfollati sono 60mila.Denuncio quell'imbelle del sindaco Cialente. La presidente della provincia Stefania Pezzopane. Tutte le autorità. L'Aquila non è. Fu. E noi tutti con lei. Si entra in città e non si hanno più punti di riferimento. Mio marito è entrato stamani. E' tornato al campo sfollati. Non connetteva. Non sapeva più neanche il suo nome. Sono lucida. Le cose che vi dico sono verità. A presto. Anna
mercoledì 8 aprile 2009
Aiuti
Scrivo al volo. Ho poco tempo. Per gli aiuti bisogna organizzarsi bene e non fare cose affrettate. Lo sciacallaggio è già in atto. Bisogna sapere bene a chi inviarli e chi li riceve deve renderne conto dettagliatamente. Aspettate, per ora abbiamo tutto. Gli aiuti serviranno dopo.
giovedì 9 aprile 2009
Eccomi
Non ce la faccio a leggere tutti i commenti. Non ho tempo.Dietro Miss Kappa c'è Anna Pacifica Colasacco, nata a L'Aquila il 22 luglio 1956 e residente, fino al 6 aprile 2009, in via Costa Masciarelli,8. Cellulare 348 30 55 965.Non sono anonima e non lo sono mai stata. Sono disperata, ma lucida.All'anonimo che pontifica rispondo che alla scossa delle ore 23,30 , almeno allora, avrebbero potuto allertare, piuttosto che dire che l'evento si era verificato a Forlì. Tutti noi, obnubilati dal silenzio "tombale" dei media siamo rimasti in casa. E siamo morti. Anche quelli che son rimasti vivi. Vi dico solo una cosa: Onna conta all'incirca 600 abitanti e danno 48 morti (più o meno) L'Aquila ha 42.000 abitanti e vi dicono che i morti sono, compresi quelli di Onna, poco più di 200. A voi le conclusioni. I morti sono quasi mille. Così è. Cercano di coprire, fin quando è possibile, l'atrocità di quanto commesso. Tornerò . Se solo qualcuno mi desse la possibilità di poter usare un pc con regolarità, vi aggiornerei su tutto.
Ecco...questi sono gli ultimi post di Anna, ma andate a leggerli anche nel suo blog e leggete anche tutti i commenti, Anna ha risposto ad alcuni fornendo ulteriori notizie......ragazzi io non ho più parole...dicevo avrei voluto postare una ricetta, avevo scelto quella del pane con il lievito madre perchè mi sembrava una specie di augurio...ma dopo aver letto queste parole non ce la faccio proprio...nell'ultimo post Anna si è esposta, ha lasciato nome e numero di telefono...certo le sue affermazioni fanno tremare...posso forse anche riuscire a capire lo sgomento di chi ha commentato anonimamente accusandola di dire bugie... quasi quasi io me lo augurerei che fosse così...ma come dubitare se lo stiamo sentendo in diretta che la terra non si ferma...lo abbiamo sentito da alcuni sopravvissuti intervistati che la terra tremava da mesi e mesi...io non so più cos'altro dirvi...
mercoledì 8 aprile 2009
TG1 DA NON CREDERE!!!
martedì 7 aprile 2009
AGGIORNAMENTI...E RINGRAZIAMENTI
"Tutti stiamo seguendo con apprensione le notizie che ci arrivano dai luoghi colpiti dal terremoto di questa notte. Il continuo aumento del numero delle vittime, dei feriti e dei dispersi fa veramente paura. Spero con tutto il cuore che si fermi al più presto. I miei pensieri e le mie preghiere vanno a tutti coloro che sono stati coinvolti da questa tragedia. Ho sentito il bisogno di scrivere questo post non solo per mandare un mio pensiero a chi in questo momento sta soffrendo e sta vivendo attimi di terrore. Ma soprattutto per dire grazie a tutte le forze che sono intervenute immediatamente per prestare aiuto. In particolare il mio pensiero va ai Vigili del Fuoco (senza sottovalutare ovviamente l’operato di tutti gli altri), che entrano nei palazzi crollati e rischiano la vita in prima persona per fa sì che il conteggio delle vittime sia il più basso possibile.
Questi uomini sono in realtà “veri eroi” che lavorano in sordina e che, magari, non avranno alcun onore e nessuna gloria.Vorrei invitare tutti i blogger a scrivere anche solo due righe per ringraziare tutti coloro che stanno aiutando in questo momento triste. Mi piacerebbe creare una sorta di “catena” di blogger che danno un piccolo spazio a questi “angeli silenziosi” per ringraziarli, visto che le istituzioni probabilmente non lo faranno abbastanza.
Quelli che vogliono aderire possono mostrare questo banner nel proprio blog/sito. (anche senza per forza citare questo blog di origine).
Quando queste persone torneranno a casa, navigando su Internet, potranno vedere tanti siti e blog che li ringraziano, anche per il lavoro che svolgono tutti i giorni per noi. Oggi siamo tutti abruzzesi.
P.S. Spero di avere citato tutti, ma se me li segnalate, li aggiungo al banner.
Invito tutti coloro che vogliono raccontare le loro esperienze di scrivere dei commenti così da condividerle con tutti noi. Fonte."
Un grazie anche da parte mia ma volevo ancora segnalarvi altri blog che hanno post interessanti a riguardo come cucinasms, ricottaemiele, semidipapavero.
Volevo, inoltre, informarmi sulla mia espeienza diretta a proposito dei numeri utili che io stessa mi sono preoccupata di postare ieri, ho degli scatoloni con vari indumenti che Emanuele non mette più, avrei la possibilità di reperire dei farmaci e allora se nel mio piccolo potrei fare qualcosa perchè rinunciarvi, così stamane ho iniziato a chimare il n.ro Verde 800.860.146 ma...per più di dieci minuti non è stato possibile avere la linea, così ho fatto l'altro numero che viene indicato:per viveri, coperte, medicinale o altro 06.68208, ci hanno risposto ma subito hanno detto che ci avrebbero passato un altro interno...attesa...attesa...ci hanno chiesto se cortesemente avremmo potuto provvedere a chiamare direttamente noi...così abbiamo fatto, ci hanno risposto e ci hanno detto che avremmo dovuto fare un altro numero...lo abbiamo fatto, ci hanno risposto, hanno volute le mie generalità e il mio numero di telefono e poi ci hanno detto che ci avrebbero passato l'interno preposto alla cosa???ancora???...attesa...attesa...attesa...dopo altri 15 minuti di attesa è caduta la linea. A quel punto io e mio padre abbiamo fatto mumble mumble...e abbiamo pensato di rivolgerci alla Protezione civile di Salerno, il capoluogo di provincia a noi più vicino, ci hanno risposto e ci hanno detto che di queste cose se ne occupa la Prefettura, abbiamo chiamato in Prefettura ma non siamo riusciti a cavarne niente... ci sentiremo domani con l'impiegato per sapere se hanno avuto disposizioni più precise a riguardo...capisco che la coordinazione di tutto ciò non sia semplice ma mi auguro che al più presto si possano concretizzare i tentativi di tanti semplici cittadini come me che nel loro piccolissimo vorrebbero contribuire...
lunedì 6 aprile 2009
UNA PREGHIERA...E QUALCHE NUMERO UTILE
Mi sento la tristezza nel cuore...
Stanotte io non ho sentito niente...ma il risveglio con quelle terribili notizie e immagini è stato quanto di più brutto ci possa essere...abbiamo cercato subito di metterci in contatto con mio zio Mario che vive in Abruzzo, a Città Sant'Angelo, dove ringraziando Dio, non ci sono stati enormi danni e vittime, mia zia e i miei cugini a Colleferro sono scesi giù in strada per la forte paura, insomma è stata una notte di paura, per chi, poi, come noi, questa terribile tragedia l'ha vissuta, ogni volta è come ritornare a quei giorni del terrore...
Cos'altro dire...l'ultima nota che ho letto parla di più di 100 morti... non ci sono parole, se non tutta la mia solidarietà...un abbraccio a queste persone che avranno bisogno di una forza enorme...
Facciamo una preghiera tutti insieme affinchè si fermi qui...
Per sentirmi meno inutile e impotente anche se è meno di una goccia, vi riporto le informazioni che ho trovato sul blog di Enza: la cosa importante è ora organizzare gli aiuti, quindi i seguenti numeri di riferimento possono esserci utili.
Questo è il messaggio trovato su Facebook, riguardo la ricerca che l'Unione degli Universitari sta facendo per trovare posti letto, chiunque abbia disponibilità di alloggi li contatti:
email: organizzazione@udu.it
Tel: 06.43411763 (attivo da domani mattina, ore 9.30)
Allo stesso scopo Francesca segnala anche questo numero per chiunque avesse una struttura alberghiera in Abruzzo in grado di ospitare: 0854308309
Riporto anche questi numeri da lei riportati:
Per volontari addestrati: 3270499293.
Per viveri, coperte, medicinale o altro: 800.860.146 oppure 06.68208.
Inoltre, sempre una nota su FB riporta i numeri seguenti:
Per volontari da Pescara: telefonare al Centro operativo della Protezione Civile presso la
Prefettura di Pescara 085.2057627
Per quanto riguarda la donazione di sangue: sembra che l'emergenza sia finita.
***Sono già attivi dei C/C della Croce rossa, li trovate qui: http://www.cri.it/
Chiunque di voi voglia correggere, integrare o copiare queste informazioni come ho fatto io è benvenuto.
Leggete anche qui
e qui
e qui
sabato 4 aprile 2009
RINGRAZIAMENTI E PICCOLO BUFFET...
...ho fatto doppia dose dell'impasto di pancarrè che ho già postato tante altre volte e ho preparato un pancarrè semplice, mangiato con prosciutto crudo, ciliegine di mozzarella, salame spagnolo alle erbe, tocchetti di Auricchio dolce, 2 danubi salati (l'altro era ancora in forno quando ho fatto la foto!) con prosciutto cotto ed emmenthal e un altro pancarrè farcito di melanzane a funghetti e fontina, avevo preparato anche un'altra cosa salata ma farò un post a parte perchè si tratta del mio primo esperimento con la pasta madre!
venerdì 3 aprile 2009
3 APRILE 2004...
SUCCEDEVA QUESTO...
(ehm...per la versione romantica, leggere ascoltando la nostra canzone in sottofondo!)
-Ahi...ma non si potrebbero evitare queste forcine?
-Uh Giusy...ma ti devi sposare...te li dovrò fermare questi capelli o no?
-Si...ma io sono di testa debole...ahi...se poi mi viene il mal di testa...non me lo godo il matrimonio...ahi!
-Ma si facciamo anche un bianco e nero!
-Papino? Papino...uhm lasciami il braccino che devo mantenere il vestito che me và sotto i piedi!
-Lo scambio degli anelli...eh eh eh...io ho sbagliato...avevo preso la mano destra del mio amore!
-Il lancio dei confetti...in questi momenti ci si tolgono un pò di pietruzze dalle scarpe...altrimenti non si spiegherebbe la violenza di alcuni lanci...!!!