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martedì 17 febbraio 2009

AVVISO ... D'INFLUENZA!

Ebbene si ... un nuovo colpetto mi ha messa ko ... una botta di freddo, umidità e chi più ne ha più ne metta (lo dico io che qui non siamo attrezzati, nemmeno fisicamente, per il freddo!), è da ieri sera che ho i brividi e non riesco a riscaldarmi, nonostante i termosifoni, i calzettoni, le copertine, il brodino di mammina, le coccole di marito e figlio ... la febbre è salita e io ... me ne sono scesa ma ... in tutti i modi, passerà!
Un bacino al maritino che mi aiuta a pubblicare questo post.
Un ringraziamento di cuore a tutti quelli che hanno commentato la mia cenetta di San Valentino, sono stata veramente contenta vi sia piaciuta, io l'ho preparata con tanto amore e sono soddisfatta del risultato ottenuto grazie anche a voi, perchè senza i miei giri nei vostri blog non avrei tutte queste meravigliose ideuzze!

GRAZIE SIETE FANTASTICI!

Ed ora vi lascio con la foto della torta di grano saraceno con la marmellata di mirtilli casalinga (che ho fatto io, non ci potevo credere!) e che ho portato domenica da Elle, lei si è rammaricata di non averla fotografata ma io l'avevo fatto a casa mia, la preparazione non era ancora completa ma nella fretta di andare ho scordato l'ultima foto, l'importante è che era tanto buona, vero Elle?



La ricetta è di fiordifrolla.

Grazie ancora a tutti e ... a presto ... speriamo!

martedì 20 gennaio 2009

UN PO' DI DELUSIONE E SAN CATELLO

Eccomi ... innanzitutto voglio ringraziare di vero cuore tutti coloro che sono passati a leggere il post precedente e hanno tenuto le dita incrociate per me ... grazie davvero ma ... purtroppo tutte le nostre dita non sono bastate ... la convocazione si è risolta in un nulla di fatto ... l'incarico è andato ai due colleghi che mi precedono in graduatoria ... anche se ... va bè ... non posso dire niente, sarà per la prossima volta!

E poi ancora ...
1000 volte GRAZIE
per tutti i premi che mi avete donato, ora li raccolgo tutti con calma e li posto appena ho pensato anche a chi passarli!!!
Oggi voglio invece parlarvi di una festa ... si della festa del Patrono di Castellammare di Stabia che a casa mia è molto sentita in quanto mio padre, in qualità di 'stabiese doc' ne porta il nome, infatti ieri è stato l'onomastico di mio papà ... eh no ... non si chiama Mario ... si chiama Catello ... ok ... ripeto C-a-t-e-l-l-o ... è un nome particolare, lo so, forse sconosciuto al di là dei confini stabiesi e di pochi altri paesi strettamente limitrofi ma è un Santo al quale siamo molto legati e io oggi voglio parlarvene un pò avvalendomi del prezioso materiale del Libero Ricercatore, il sito che è la memoria storica di Castellammare e a tal proposito volevo tributare un grazie particolare a Maurizio Cuomo che nè è il responsabile e a tutti gli altri collaboratori, per il lavoro certosino di raccolta del materiale che fanno, animati solo dal più fervido amore per la nostra bella città!!!
Innanzitutto ve lo presento ...

... ecco questo è il nostro San Catello, ed ora alcuni cenni storici tratti da qui ...
[...Catello Specifico della Campania, è accentrato lungo l’arco del Golfo di Napoli, riflette il culto di San Catello, vescovo di Stabia nel VI secolo, patrono di Castellammare di Stabia (Napoli), dove il nome è ampiamente diffuso; alla base è il soprannome e poi nome individuale latino tardo Catellus, da catellus, diminutivo di catulus, “cucciolo”... ]

"La storia di San Catello, vescovo di Stabia e patrono della città di Castellammare di Stabia, purtroppo, non è ben chiara. Avvolta nel mistero e per alcuni tratti contraddittoria, la vita del Santo, fu trascritta per la prima volta dall'Anonimo sorrentino in un manoscritto risalente alla fine del IX sec. Intento a raccontare la storia di Sant'Antonino abate di Sorrento (strettamente collegata alla vita di San Catello), l'anonimo nei suoi antichi scritti, menzionando le vicissitudini che legano i due Santi, ha rilasciato numerose tracce descrittive anche di San Catello.
L'incontro tra i due Santi avvenne nella seconda metà del VI secolo, quando Sant'Antonino (monaco benedettino), scampato alla furia devastante del popolo longobardo, dopo diversi giorni di profugo cammino, giunto a Stabia, fu accolto dal vescovo Catello. In seguito divisero le fatiche apostoliche; ritiratisi eremiti sul monte Aureo, ebbero la celeste visione dell'arcangelo Michele, dove fecero innalzare un tempio in suo onore. Vittima di calunnia, con la quale lo si accusava di aver abbandonato i fedeli e la sua chiesa, il vescovo Catello fu sospeso e condotto prigioniero nelle carceri di Roma perché giudicato colpevole da Papa Pelagio II. Catello, uomo di fede, accolse la momentanea ingiusta decisione con estremo spirito di sopportazione chiudendosi in contemplazione.
Stretto in continua meditazione ed ispirato da sapere divino, Catello predisse al diacono, (suo temporaneo custode di cella) la sua futura elevazione a pontefice.
Alla morte di Papa Pelagio II (anno 590), la predizione fatta anni prima nelle carceri ebbe ad avverarsi: il diacono carceriere, fu eletto Papa con il nome di Gregorio Magno.
Leggenda vuole che, Papa Gregorio Magno, grazie alle rivelazioni avute in sogno da un monaco benedettino (presumibilmente sant'Antonino), avendo in ricordo la predizione di Catello (fatta anni addietro nelle carceri), lo riconobbe innocente. Finalmente scarcerato, Catello fu accolto festosamente dal popolo stabiese.

La statua lignea (immagine sopra), in origine interamente indorata, posta sull'altare nella cappella di San Catello della Concattedrale di Santa Maria Assunta e San Catello di Castellammare di Stabia, viene portata in processione dai fedeli stabiesi il 19 gennaio (festa liturgica) e la II domenica di Maggio (celebrazione del patrocinio). La statua del Santo Vescovo, venne commissionata nel 1604 a uno scultore napoletano di nome Giovanni Battista, e portata a Stabia il 16 Gennaio 1609. Il Santo è inginocchiato su un cuscino, con la testa fiera, eretta, con le braccia incrociate sul petto, vestito con gli abiti pontificali (Mitra - Piviale - Pastorale) in atteggiamento di preghiera a Dio e di incoraggiamento e conforto al popolo.
Il culto di San Catello fu approvato dalla Sacra Congregazione dei Riti il 13 Settembre del 1729, attribuendo la venerabilità di patrono di Castellammare di Stabia."
A San Catello sono attribuiti parecchi grandiosi miracoli, uno dei più importanti è sicuramente quello d'aver salvato la città di Castellammare dall terribile eruzione del Vesuvio dell'aprile 1906 ...
" [... Erano parecchi giorni che il Vesuvio esplicava la sua attività distruttrice sulle fertili campagne ed i ridenti ed industri borghi, che giacciono ai suoi piedi [...] La pioggia di cenere vesuviana arrivò nella lontana Puglia, a Foggia, a Barletta ad Andria, a Bari. Non bastò superò l’Adriatico, [...] Che ne era intanto della nostra città di Castellammare di Stabia [...]la sventura sarebbe repentinamente scesa sul nostro capo, se non fosse intervenuta la potenza del sovrannaturale, se un angelo tutelare non avesse disteso le ali e ci avesse salvati. Ad un miracolo dobbiamo la nostra salvezza, e di questo miracolo tutti furono testimoni. Una orrenda nube gravida di cenere si agitava sul nostro capo, l’aria era diventata scura, quando il popolo, atterrito dall’imminente ed inevitabile pericolo, accorse nella Cattedrale ad implorare la protezione e l’aiuto del nostro venerando protettore S. Catello. E’ un fatto: i cuori più duri si commossero, tutti piansero ed unanime preghiera si levò al cielo mentre rigorose braccia tolta la statua di S. Catello dalla nicchia ed accomodatela sulla piramide la trasportarono sulla banchina ove mille grida risuonavano [...]Miracolo! Miracolo! Gridò il popolo reso devotissimo dall’imminente sciagura, e… mirabile a dirsi la nube si dilatò dal nostro capo dileguandosi, mentre le correnti laviche, già avanzate, si arrestavano [...]"
Ecco l'episodio raffigurato in prezioso dipinto del pittore stabiese Francesco Filosa conservato nella nostra Cattedrale ...
... e questo è l'Arco di San Catello, antica porta della città ... vedete l'edificio in fondo? Bhè ... lì c'è lo studio medico dove lavoro io ... mi ha fatto molto piacere mostrarvi questo scorcio storico della mia città al quale sono molto legata e che oggi è parte integrante della mia vita in quanto, pur abitando a 6 km di distanza, sono lì tutti giorni per lavoro e ne sono contenta perchè è il cuore della città!!!
Ora vado a smaltire un pò di magone dovuto alla delusione di stamane ... ma tranquilli ... domani sarò pronta a postarvi dolci e dolcetti fatti in questi giorni, ok?
Buonanotte a tutti!

giovedì 6 novembre 2008

PREMI, RINGRAZIAMENTI E ... TORTA PER TUTTI!




Con questo post voglio esprimere tutta la mia felicità nel ricevere tanti premi in pochi giorni e per questi due bellissimi 'trofei' che, in teoria dovreste vedere sopra, ma che io mentre scrivo non visualizzo, voglio ringraziare Tittina e Gaijina che sono state carinissime nel pensare a me per questo "premio dolcezza" davvero carino e simpatico, di cui vi riporto il
Regolamento

Con questo riconoscimento si premiano tutti quei blog che si sono distinti per aver dato un messaggio di dolcezza e/o amore.
Preleva il premio facendo "copia e incolla" del codice html, che trovi a fine regolamento, e inseriscilo nel tuo blog.
Scrivi un post linkando il blog che ti ha consegnato la targa come simbolo di gratitudine.
Crea un link anche a questa pagina (http://dolce-memole.blogspot.com/2008/11/premio-dolcezza.html) per permettere ai premiati di leggere il regolamento e prelevare il premio.
Per poter ritirare la targa devi premiare almeno sette blog.
Se vuoi indica la motivazione per cui consegni la targa ai blog premiati.
In seguito puoi, in qualunque momento, assegnare il premio ad altri blog.
Io lo passo con tanto entusiasmo a:

Poi vorrei esprimere un ringraziamento particolare a tutto lo staff di questo magnifico

e, in particolare alla fantastica Martina che oggi ha postato un'intervista alla sottoscritta strutturandola perfettamente, ho condiviso tutto, dalla scelta delle foto alle parole usate per descrivermi, io credo che non sia tanto semplice scrivere di una persona che non conosci 'dal vivo' e Martina lo ha fatto magnificamente per cui, ancora GRAZIE!
Per tutti voi ho fatto questo dolce e ve lo dedico tutto:

TORTA AL ... (VIN SANTO PER ANNA MORONI) ... ALL'AMARETTO PER ME CON MELE E NOCCIOLE

Martedì mattina ho visto Anna Moroni che faceva questo dolce e l'idea mi stuzzicava parecchio, però io il vin santo non ce l'avevo, ma oggi lo volevo proprio fare e così ... mumble mumble, apriti dispensa: eccolo là ... provo con l'Amaretto di Saronno! A me piace tanto, poi vedremo, se proprio nun se pò magnà ... compreremo il vin santo!

Mmmmmm .... ragazzi, da provare!!!

Buonissimo ... soffice ... profumato ... mentre scrivo ne sto addentando la penultima fettina ... (l'ultima l'ho chiusa a chiave per il sacrosanto cappuccino di domattina!!!), ma allora stà Annina è proprio brava, a me certe volte mi da su i nervi però ... però ...

Ricettina:

4 uova

250 gr zucchero

100 gr burro morbido

125 gr farina 00

125 gr fecola

1\2 bustina di lievito

1 bicchiere di vin santo (o amaretto o ... quello che vi piace di più)

10 gr di nocciole intere (ma io ne ho messe minimo 50 gr)

1 mela (ma secondo me ce ne vanno bene pure due)

ho montato prima i bianchi a neve e messo in frigo, nell'impastatrice ho poi messo i tuorli con lo zucchero e lavorato bene, poi ho aggiunto il burro morbido, la farina, la fecola, il lievito, l'amaretto e le nocciole. A questo punto ho preso gli albumi e li ho amalgati delicatamente all'impasto con una spatola, versato il tutto nello stampo da plum-cake foderato di carta forno stropicciata, tagliato la mela a fettine e adagiata nell'impasto seguendo il bordo dello stampo, spolverato con abbondante zucchero di canna e infornato a 180° per 45 minuti. Provatela perchè è squisita!

fettina per voi ...