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martedì 28 gennaio 2014

L'MTC DELLA MEMORIA



Come ho fatto anche l'anno scorso, vi parlerò della Giornata della Memoria qualche giorno dopo e quest'anno attuo anche una 'furberia' ... rubo un pò di spazio in più grazie al MiTiCo MTChalllenge!
Sfida su un classico secondo di carne, lo spezzatino, scelto dalla Cucina Spontanea, blog che attualmente detiene il trofeo, accompagnato da un pane per esaltarne i condimenti!
Giornata della Memoria dicevamo, sempre difficile per me parlarne e anche difficile viverla mi sto accorgendo in questi ultimi periodi, sarà perchè ho letto, visto, pensato, pianto troppo negli anni scorsi ma sta il fatto che non sono riuscita, e quando vi dico, 'non sono riuscita' intendo proprio dire che 'fisicamente' non ci sono riuscita a portare a termine la visione di due film che, tra l'altro avevo già visto, La chiave di Sara, e la storia di Perlasca, domenica ho preferito seguire Fabio Fazio e bene ho fatto, se non avete seguito la puntata ve ne consiglio un sunto qui. Dicevo che non riesco a seguire più i film perchè non riesco a resistere ad alcune scene, nel film su Perlasca, alla scena in cui, ammassati tutti gli ebrei nella strada antistante la sede dell'Ambasciata Spagnola dove fino ad allora Perlasca aveva tentato di proteggerli, le guardie gridano 'Tutti gli uomini e le donne da una parte e tutti i bambini dall'altra!' e lì ... ho dovuto spegnere perchè mi sono venute immediatamente in mente le parole di quella gran bella signora che avevo conosciuto proprio la sera precedente da Fabio Fazio, " ... Vera Vigevani Jarech, nipote di un deportato morto nei lager nazisti e madre di una diciottenne desaparecida nell’Argentina dei Colonnelli, uccisa dopo un mese di prigionia con un volo della morte, ma della quale non ha avuto notizie se non 20 anni dopo la sua scomparsa..." 
Le sue parole in sintesi dicevano, ripetevano, ribadivano, scolpivano il fatto che la 'follia nazista antisemita, la soluzione finale ... NON E' stata la follia di UN SOLO uomo, ma è stata studiata a tavolino e perpetrata da migliaia e migliaia di uomini CONVINTI di fare cosa buona e giusta" ... e ne ho avuto anche io la convinzione (semmai avessi bisogno di una conferma) quando ho ascoltato quella frase lì "Tutti gli uomini e le donne da una parte e tutti i bambini dall'altra!' .. questa frase è, secondo me, l'essenza stessa della violenza, della cattiveria, dell'orrore e del dolore che, appunto, "...SOLO GLI UOMINI SANNO INFLIGGERE AD ALTRI UOMINI..." e quanto sarebbe stato più bello il mondo se al posto della Giornata della Memoria per la Shoah avremmo celebrato la GIORNATA DELLA MEMORIA DI TUTTI QUELLI CHE SI SONO OPPOSTI ALLA SHOAH ... piangeremmo sicuramente meno morti e i nostri figli avrebbero una speranza ...  E' questa la riflessione che vi lascio quest'anno ...

SPEZZATINO DELLA MEMORIA CON CHALLAH
PER L'MTCHALLENGE DI GENNAIO


INGREDIENTI:
800 gr di spezzatino di manzo
400 gr di funghi champignons
500 gr di patatine novelle
rosmarino
salvia
timo
maggiorana
cipolle bianche
sedano 
carota
due cucchiai di farina
olio evo
vino bianco
sale
pepe


Ho fatto un trito di cipolle, carota, sedano, messo in pentola con olio evo, fatto rosolare e aggiunto la carne a pezzettini, fatta dorare un pò, aggiunto vino bianco e fatto evaporare ... dopo qualche minuti di cottura aggiunto le patatine novelle e i funghi a fettine spesse, aggiungere un po d'acqua e lasciar cuocere per almeno un'ora.
Dopodichè verificare la cottura, se necessario aggiungere altra acqua e a pochi minuti dal termine versare la farina in modo che formi una bella salsetta addensata che si andrà ad 'appiccicare' ai pezzetti di carne e contorno.

Per la Challah ricetta di Labna:

  • 4 bicchieri di acqua tiepida
  • 2 cubetti di lievito fresco o 20 g di lievito disidratato in grani o 2 bustine di lievito secco in polvere per pane
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 1 bicchiere di olio di semi leggero
  • 1 bicchiere di zucchero
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di sale
  • 2 kg di farina
  • 2 tuorli d’uovo per spennellare il pane
  • semi di sesamo o semi di papavero per decorare il pane
Procedimento
  1. Sciogliete in una ciotola capiente il lievito con l’acqua tiepida (non calda!) e il primo cucchiaio di zucchero, poi fate riposare un paio di minuti per riattivare il lievito, specie se usate quello secco in granelli.
  2. Aggiungete nella ciotola il resto dello zucchero, l’olio, il sale e le uova, dunque amalgamate il tutto; aggiungete poi anche la farina, ma lentamente, due bicchieri per volta, perchè non è detto che vorremo usarla tutta: ne useremo circa 2 kg, ma magari anche un po’ meno, a seconda delle condizioni climatiche e di molti altri fattori imprevedibili.
  3. Quando l’impasto diventa compatto e non si attacca più alle mani lavoratelo bene su un piano infarinato per una decina di minuti, poi trasferitelo in una ciotola leggermente unta e fatelo lievitare per almeno un’ora (volendo anche due) coperto da un panno umido, finchè non raddoppia.
  4. Una volta che l’impasto è ben lievitato fate le forme (e se fate l’hafrashat – dico alle lettrici ebree! – ricordatevi di prelevare la parte di impasto necessaria!): la treccia semplice di tre rotoli, come quella dei capelli, è facilmente realizzabile e di sicuro effetto, e con questo impasto se ne ottengono 8.
  5. Disponete le trecce di impasto su teglie ricoperte di carta da forno e fate lievitare il tutto ancora mezz’ora.
  6. A lievitazione ultimata, spennellate le challot con 2 tuorli diluiti in un po’ d’acqua e cospargetele di semi di sesamo o papavero, poi infornatele nel forno già caldo a 200°.
  7. Fate cuocere le challot a 200° per una decina di minuti, poi abbassate la temperatura a 180° e fate cuocere per ancora una ventina di minuti.
  8. Il tempo di cottura dipende dal forno (circa 25/30 minuti, di solito), ma si nota subito se la challah è cotta: acquista in superficie un bel colore, tra il marrone e il dorato, sprigionando un profumino che richiamerebbe anche la più sbadata delle cuoche…
Tradizionalmente, la challah si copre durante il kiddush e la benedizione con un panno finemente ricamato; quando la benedizione finisce, il capofamiglia spezza una delle challot in piccole parti, vi sparge sopra un po’ di sale e ne offre ai commensali. Tuttavia, la challah è un pane adatto a ogni occasione, sia ai pasti che per colazione e merenda.







domenica 23 dicembre 2012

I VINCITORI ... UBRIACHI E L' ARISTA DI NATALE ...




 Buon domenica prenatalizia cari amici, spero di postare anche domani per farvi gli auguri dell'ultimo momento, ma intanto ve li anticipo oggi con un post al volo davvero per comunicare i vincitori del contest 
'Brindiamo ... Dolcemente' e per proporvi una ricettina adattissima al pranzo di Natale o per Santo Stefano.

MA PRIMA ANNUNCIAMO I VINCITORI DEL CONTEST:

PREMIO PER LA MIGLIOR PRESENTAZIONE, ALL'UNANIMITA':

TARTELLETTE RIPIENE DI FRUTTA INVERNALE PROFUMATA ALLE SPEZIE E VIN SANTO DELLA SIMO!!!


PREMIO PER LA RICETTA PIU' GUSTOSA, QUI E' STATO UN PO' PIU' DIFFICILE SCEGLIERE POICHE', E' OVVIO, ENTRA IN GIOCO LA SOGGETTIVITA' CON I GUSTI PERSONALI, ANCHE SE, ALLA FINE ERANO DUE LE RICETTE CHE SE LA CONTENDEVANO E ... AHIME' L'AGO DELLA BILANCIA E' TOCCATO A ME ...

LA FINE DEL MONDO DI CLA'!!!


Andrò a comunicare direttamente ai vincitori la lieta novella, intanto se faranno prima loro a leggere il post li prego di inviarmi in privato i loro indirizzi per l'invio dei premi.
Un grazie davvero di cuore a quanti hanno partecipato, ovvio che mi sarei aspettata un numero più corposo di ricette ma tant'è ... non importa, quelle che sono arrivate valgono il doppio, un grazie particolare a chi non ha un blog, come la mia amica Paola e si è data da fare fino all'ultimo minuto per completare il dolce, nonostante una serie di difficoltà, per darmi la possibilità di postarlo sul blog ... non ho parole davvero Paola, sei un'amica! 


Ma ... qui siamo quasi in dirittura d'arrivo e non so se avete ancora tutte le idee chiare per le tavole di questi giorni, io più o meno si, una cosa è certa, che, per evitare sorprese dell'ultim'ora, ripeterò dei piatti che mi sono venuti bene negli anni passati e quello che vi propongo oggi è assolutamente uno di questi!

ARISTA IN AGRODOLCE DELLE FESTE!!! 


 



La ricetta, appunto, l'ho già postata tre anni fa con relativi riferimenti alla ... 'scopiazzatura' eh eh eh, e vi consiglio vivamente di provarla perchè mai il filetto di maiale mi è venuto così morbido e gustoso...

Ingredienti
un'arista di circa 1kg e mezzo
3 mele renette
200 gr. di prugne secche
250 gr. di cipolline
100 gr. di uvetta sultanina
il succo di due arance
un cucchiaio di aceto balsamico
olio extra
sale
Si tagliano le mele renette a pezzettoni e, insieme alle cipolline (prima appena sbollentate per renderle più dolci), si mettono in pentola dove intanto si sta facendo rosolare l'arista in un filo d'olio. Si aggiunge un po' di vino rosso leggero e si continua a rosolare per una mezzora girando l'arista 3 o 4 volte. Poi si aggiungono il succo delle arance, l'uvetta ammollata nell'acqua calda, l'aceto balsamico e le prugne secche. Dopo circa un'ora e un quarto di cottura coperta l'arista è pronta (non c'è bisogno di aggiungere altri liquidi perchè le mele e le cipolline cacceranno in cottura la loro acqua mentre le mele, disfacendosi, creeranno il fondo del sughetto).

 

 Vi lascio ai vostri preparativi, sperando di poter postare domani i miei auguri con le foto dell'ultim'ora, intanto vi auguro due sole cose ...


SALUTE E SERENITA' PER TUTTI ... CHE QUANDO CI SONO LORO SIAMO RICCHI!!!

venerdì 19 ottobre 2012

DONDOLANDO TRA I RICORDI ... 16 ANNI ... UN MARE INDIMENTICABILE E... TONNO ALLA CARLOFORTINA...


E dopo tanti carboidrati anche il mio blog necessita di una pausa.
Quando due settimane fa il mio pescivendolo mi ha 'invitata' a portarmi a casa alcune fette del bel tonno che faceva mostra di sè sul suo banco mi  è subito venuta in mente un'estate di tanti ... troppi anni fa ... 16 anni, il mare incontaminato, le spiagge deserte e le coste selvagge della Sardegna, la compagnia di zio e cugina adorati (la zia un pò meno ma ... visto che ero loro ospite...se poteva fà), insomma un mix infallibile per fare di quella una vacanza indimenticabile...

 

 ... ovviamente non sono più tornata in quei luoghi, non me lo posso permettere, ma l'Isola di San Pietro e Carloforte sono rimasti per sempre nel mio cuore insieme al sapore unico di quelle bistecche di tonno che mai più ho mangiato.
E quando mi sono ritrovata a casa con il dubbio su come cucinare il mio tonno mi sono messa alla ricerca in rete e  ... manco a farlo apposta sono approdata qui ...


... che dire? Non ho avuto alcun dubbio e mi sono messa all'opera.
Il risultato è stato un piatto saporitissimo!
Per cui vi lascio la ricetta ben volentieri, provatela!

TONNO ARROSTO ALLA CARLOFORTINA  

DOSI: 
2,5 kg di tonno fresco (preferibilmente quello di Carloforte) tagliato a fette medie
Olio extravergine d’oliva
3 spicchi d’aglio sbucciati
Un bicchiere di vino bianco
Un bicchiere di salsa di pomodoro
Una decina di foglie di alloro
Aceto bianco
Farina

PREPARAZIONE:
Lavare il tonno e asciugarlo bene.
In una padella ampia friggere il tonno (leggermente infarinato) in olio abbondante finché non è ben dorato.
In un tegame a parte posizionare il tonno fritto in un po’ d'olio in cui avrete dorato gli spicchi d'aglio schiacchiati.
Fare insaporire il tonno, aggiungere un bicchiere di vino bianco e lasciar consumare per alcuni minuti.
Aggiungere la salsa, alcune foglie di alloro e qualche cucchiaio di aceto bianco, fate svaporare e lasciate consumare il tutto nella salsina di cottura con coperchio semichiuso.
Servitelo caldo in tavola e...
BUON APPETITO!

Con questo bel piatto la vostra Dida vi augura uno splendido fine settimana ... con un pò di nostalgia ... ci sono proprio tutti in questo video!!! Ragazzi quella era musica!!!



domenica 20 febbraio 2011

E PER SAN VALENTINO...CHIAMAMI ANCORA AMORE!!!


MENU' DI SAN VALENTINO:

ANTIPASTO: TRIANGOLINI DI FOCACCIA CON SPECK E PECORINO

TORTA SALATA DI RICOTTA E SPINACI.

PRIMO PIATTO: RAVIOLI IN VERDE CON SUGHETTO DI FUNGHI PORCINI

SECONDO PIATTO: TORTINO DI PATATE E FUNGHI PORCINI AL FORNO

DOLCE: MILLE LE SFOGLIE DELL'AMORE IN CREMA!

E anche se con qualche giorno di ritardo e dopo quello strabiliante della mia amichetta...

... posso invitarvi anche alla mia tavola di San Valentino?
Premesso che il mio livello di romanticismo unito a quello di mio marito spesso non raggiunge la sufficienza (bhè si effettivamente devo ammetterlo, a volte puntiamo solo alla praticità) e premesso che non ci si ama solo a San Valentino, festa raccomandata e comandata soprattutto da una nota marca di cioccolatini, talvolta è anche bello lasciarsi andare e approfittare dell'occasione per ritagliarsi qualche momento solo per sè.

E noi l'occasione l'abbiamo avuta proprio lunedì 14 febbraio, in quanto era stata concessa una giornata di ferie arretrate a mio marito e io avevo il turno di pomeriggio, ne abbiamo così approfittato per trascorrere una mattinata a fare i 'fidanzatini', dopo aver accompagnato il pargolo a scuola siamo andati a fare una passeggiatina a Pompei, abbiamo preso un ottimo caffè in un bellissimo e nuovo bar-pasticceria e poi...di corsa a casa a prepararci un bel pranzetto.
Prima di presentarvi i piatti del nostro piccolo menù di San Valentino è d'obbligo da parte mia, citare ancora una volta la mia amica Raffa, si perchè la gran parte di questo menù ha tratto ispirazione dai prodotti che la nostra buona amica condivide con noi, per la precisione stavolta siamo andate insieme nel pezzo d campagna dei suoi genitori ed insieme...ehm no proprio insieme no, a dir la verità, ma solo perchè avevamo un unico coltellino, io ho guardato lei mentre raccoglieva degli spinaci tenerissimi, li abbiamo portati a casa e ce li siamo divisi, ma non era finita, dopo qualche ora bussa alla mia porta portandoci in dono una buonissima ricotta di Agerola e i funghi porcini, protagonisti di ben due piatti di questo post, sono un altro suo dono, quindi...grazie ancora e sempre Raffa!!!
Allora dovevo cercare di rendere merito a questi ingredienti di ottima qualità, così come antipasto ho pensato di preparare una torta salata spinaci e ricotta, la vedete sopra in foto, ovviamente a forma di cuore.
Ho utilizzato la pasta briseè già pronta, mentre per il cuore grande centrale e i cuoricini della pasta sfoglia che avevo conservata in congelatore, per il ripieno, spinaci, che io ho cotto semplicemente in padella con aglio e un pò d'olio, giusto 5 minuti perchè davvero piccolissimi e teneri quanto mai, amalgamati poi alla ricotta, un bella grattugiata di parmigiano, un uovo, un pò di sale e pepe.

Intanto volevo farvi vedere i miei amati sottobicchieri con i dipinti del mio pittore preferito...
Per il primo piatto ho ben pensato di unire i tre ingredienti succitati preparando dei ravioli ripieni di ricotta e spinaci con un sughetto ai funghi porcini.

Per la sfoglia della pasta fresca:
200 di farina 00 antigrumi per pasta fresca Molino Chiavazza
2 uova
1 pizzico di sale

ho lavorato a mano tutti gli ingredienti, ho formato una palla e lasciato riposare una mezz'oretta, poi sono andata sempre dalla mia angioletta custode, le ho parlato della collaborazione con la Marcato e le ho detto che in attesa di iniziare questo nuova avventura mi sarebbe piaciuto cimentarmi nella stesura dei ravioli e lei mi ha prestato la sua di macchinetta per la pasta...indovinate un pò? quale credete che sia? MA QUESTA OVVIO!!!
E quindi ho potuto sperimentare in anteprima quanto sia facile tirare la sfoglia con un aiutante così valido, Raffa mi ha spiegato come farlo al meglio, ovvero tirandola prima al numero 2 e poi al 5 per me che sono alle prime armi. E' andato tutto bene, la pasta non si è rotta, ho fatto dei bei ravioli, il ripieno sempre quello della torta salata, ed anche in cottura hanno tenuto benissimo come potete vedere dalla foto sotto!

Il sughetto è stato preparato semplicemente cuocendo in padella con olio evo, aglio e peperoncino i funghi porcini tagliati a tocchettini, con aggiunta di prezzemolo finale.
Davvero una bontà!
Come secondo piatto ho voluto sperimentare anche io una ricetta ... cotta e mangiata ma ... ad esser sincera direi che necessita di qualche accorgimento.
Il tortino di funghi porcini e patate prende ispirazione da qui infatti però se lo volete provare io direi di sbollentare prima anche solo per pochi minuti le patate ed aggiungere un pò...anche un bel pò di acqua al fondo di cottura perchè i venti minuti indicati non bastano assolutamente per la cottura e se i funghi sono belli sodi e grossi come quelli che avevo io, meglio farli cuocere bene!
Ve la ricordate la canzone sfondo della pubblicità di un famoso gelato: 'C'e un cuore di panna per noi...nei momenti teneri!'? Ebbene per questo San Valentino niente cioccolato ma un cuore di soffice panna e crema nel quale tuffarsi voluttuosamente!!!

Come anticipato prima, avevo una bella dose di pasta sfoglia surgelata, l'ho stesa perbenino e ho ricavato tre cuori, aiutandomi con la forma dello stampo, che ho bucherellato ben bene con la forchetta, spennellato con un pò di latte e spolverato di zucchero semolato, cotti in forno a 200° per circa 15 minuti.
Intanto ho preparato una crema pasticcera con le solite mie dosi:
250 ml latte
2 tuorli
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina
la buccia di un limone bio

Ho poi montato 200 ml di panna. Quando la crema si è raffreddata, vi ho unito la metà della panna e ho cominciato a montare il dolce, sul primo strato di sfoglia cuoriciosa ho spalmato metà della crema chantilly e vi ho adagiato delle belle amarene lasciando scorrere anche un pò del loro succo nella crema, messo il seocndo strato di sfoglia, altra metà di crema e stavolta cioccolata fondente a pezzi, terza sfoglia e ... panna panna panna!!!
Decorazione fragolosa, altra tentazione alla quale la mia amichetta proprio non sa resistere.

Ma non è libidinosa questa cremosissima fetta che vi offro???
Per usare un termine a noi molto caro, con questo menù ci siamo proprio 'consolati' io e il mio maritino.
Direi quindi un San Valentino quasi perfetto!

Vi lascio la mia buona domenica sera lasciandovi tutta la mia soddisfazione per questa vittoria:

BRAVO PROF!!!


lunedì 29 marzo 2010

STRACOTTO ... 'VESUVIANO' CON PURE' AL LIMONE E DOLCE PREMIO!

Buona settimana di Pasqua a tutti voi!
Eccoci alla penultima portata del mio Pranzo di primavera, come già detto, il dolce lo posterò il 6 aprile.
Innanzitutto però volevo spiegare il titolo del post e del piatto, questo sarebbe uno stracotto al Barolo, la ricetta arriva da una vecchissima puntata de La Prova del Cuoco, però sinceramente io non ho usato il Barolo ma il buon vino del Vesuvio che fa mio suocero ecco perchè ... l'ho chiamato 'stracotto vesuviano' eh eh eh, è una preparazione che va iniziata la sera prima, a noi è piaciuto molto!
Ingredienti per 8\10 persone
1 kg di scamone lardellato con 100 gr di pancetta
1 lt di buon vino rosso, preferibilmente Barolo
2 cipolle
1 carota
1 costa di sedano
2 spicchi d'aglio
4 foglie di alloro
4 foglie di salvia
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
olio evo
sale
pepe
Per il roux:
15 gr di farina
15 gr di burro

Lardellare la carne con la pancetta, salarla, peparla e legarla (io l'ho fatto fare dal mio macellaio). Farla marinare nel vino con tutti gli aromi tritati per almeno 12 ore in un luogo fresco.
Levare la carne dalla marinatura e scaldare l'olio in una brasiera...

... rosolare la carne da tutte le parti, unire la marinata con le verdure...
... e bollire a fuoco vivo finchè metà del liquido sarà evaporato.
Abbasare la fiamma, unire il concentrato di pomodoro e far sobbollire. A parte preparare il roux, cuocendo insieme il burro e la farina, diluirlo con un pò di fondo di cottura e versarlo nella brasiera unendo, se necessario, un pò d'acqua.
Cuocere per almeno 2 ore. A cottura ultimata filtrare il fondo di cottura, aspettare che la carne sia completamente raffreddata per tagliarla a fette e adagiarla nella brasiera coperta dal fondo di cottura in attesa di riscaldarla.

Intanto prepariamo il
Purè al limone:

1 kg di patate
1\2 lt di panna da montare
80 gr di burro morbido
pepe bianco
sale
noce moscata
buccia di 2 limoni

Pulire e lessare con la buccia le patate, passarle ed unire il burro, sale, pepe, noce moscata e panna scaldata. Montare con la frusta e mettere in una ciotola. Cospargere con la buccia dei limoni grattugiata.



Per finire voglio ringraziare di cuore i carissimi Luca e Sabri che mi hanno omaggiata di questo bel premio che in questi giorni ci vuole proprio, sono molto contenta che abbiate pensato anche a me gioie!


martedì 9 febbraio 2010

BRRR ... CHE FREDDO!!! PER RISCALDARCI CHE NE DITE DI UN BEL PIATTO DI SPEZZATINO ALLA BIRRA SCURA?

Bentrovati a tutti voi! Come va dalle vostre parti? Qui da noi i giorni della merla si sono prolungati ... fa freddo e noi ...non siamo temperati per il freddo ed ecco che ... va via il virus gastrointestinale e arrivano tosse, raffreddore, mal di gola, nasini che colano tuuuuutta la notte ... insomma, per usare un eufemismo diciamo che in questo momento auspicherei leggermente a raggiungere temperature più primaverili ... tradotto significa: VOGLIO L'ESTATEEEEEEEEEEEE!!! Lo so, lo so che il caldo afoso è ugualmente opprimente e insopportabile però ... che diamine, qui non se ne esce più!
Comunque, uscendo dalla breve dissertazione meteorologica vi dirò che non riesco ad aggiornare il blog con la frequenza che vorrei, si ... sono giorni un pò frenetici in casa nostra questi, con i relativi stop per acciacchi vari però eh ... a fine mese arriva la cameretta del cucciolo e ... bhè si lo so siamo un pò in ritardo ... e quindi stiamo cercando di svuotarla, stiamo soprattutto cercando di capire dove andranno messe tutte le cose che dovranno uscire dalla stanza ... il prossimo week-end sarà infatti dedicato alla pitturazione delle pareti, della quale fortunatamente si occupa il mio bravo maritino e quindi c'è un pò da fare.
Intanto però per riscaldarci almeno a tavola vi posto un piattino davvero succulento, visto dalla mia sisterina ma la ricetta proviene da qui. Provatelo perchè è davvero super!


SPEZZATINO ALLA BIRRA SCURA (ricetta di Jamie Oliver vista in tv)
800 gr Manzo tagliato in tocchetti piccoli
2 cipolle bionde medie
3 spicchi d’aglio tritati finemente
2 cucchiai olio extravergine
4 coste di sedano tagliate a tocchetti
4 carote tagliate a tocchetti
1 lattina di birra guinnes (come si vede dalla foto io non avendo trovato la Guinness ho optato per una McFarland rossa)
farina
un pezzetto di burro

Far cuocere la cipolla affettata fine nei due cucchiai di olio, mescolando attentamente perché non bruci, a fuoco dolce per circa 10 minuti.
Deve diventare un po’ trasparente.
Aggiungere il burro, le carote, l’aglio, il sedano, il sale q.b. e far prendere sapore mescolando bene per qualche minuto.
Aggiungere anche la carne e mescolare per far rosolare tutti i tocchetti uniformemente.
Trasferire in una teglia coi bordi alti, aggiungere la birra, aggiungere anche un po’ d’acqua per coprire la carne, una spolverata di farina, mescolare e infornare a 180° per circa due ore e mezzo, controllare ogni tanto che non si stia asciugando troppo il liquido, eventualmente coprire con un po’ di alluminio.
Buono buono buono!
Vi abbraccio tutti e grazie sempre dei vostri passaggi qui da me ...

martedì 5 gennaio 2010

ECCO SIAMO NEL 2010...BUONA VITA A TUTTI E BUONA BEFANA!!!


Eccoci finalmente nel nuovo anno!
Benvenuto 2010!
Anche voi provate la sensazione, negli ultimi giorni dell'anno, di voler accelerare i tempi e mandare via il 'vecchio' anno più presto possibile? Io vedo che in giro c'è una frenesia del genere, a me prende poco a dire la verità...da sempre io ho paura dei cambiamenti, delle cose nuove e quindi vorrei fermare il tempo al 31 dicembre... vivere intensamente la 'vigilia' in tutti i sensi...come il 'Sabato del villaggio'...assaporare l'attesa...perchè poi, in fin dei conti, vi rendete conto che in mezzo a tutta sta fretta, è la nostra vita che passa, un altro anno è passato...bilanci? No...meglio non farne...meglio dedicarsi ai propositi per l'anno nuovo che magari saranno gli stessi dell'anno precedente ...
Va bè...basta malinconie e passiamo alle cibarie com'è giusto che vi aspettiate da una degna food-blogger!
Vigilia di Capodanno, cena a casa dei miei genitori...non sapete ... un traffico per arrivarci...sono al piano di sotto eh eh eh... come al solito poche foto...nemmeno tanto belle...mi perdonerete vero?

PACCHERI ALL'ASTICE

E' stata la mia prima volta con l'astice... e credo che riproverò perchè è piaciuto tanto a tutti, la ricetta, anche se molto semplice, è stata ispirata a lei:

INGREDIENTI per 4 adulti + un quattrenne:
500 gr di pasta formato Paccheri
2 Astici
2 barattoli di pomodori pelati San Marzano
aglio
vino bianco

prezzemolo
olio evo
sale
pepe


Immergete gli astici in acqua bollente per cinque minuti circa. Poi staccate le chele e spaccatele con uno schiaccianoci o con l'apposita pinza. Tagliateli in due verticalmente e cominciate a preparare il sugo.
Fate soffriggere uno spicchio d'aglio e unite subito le chele e l'astice. Sfumate con del vino bianco secco e aggiungete i pelati. Salate e fate cuocere per una ventina di minuti. Intanto fate bollire l'acqua per la pasta. Scolate i paccheri al dente e versateli nella padella continuando la cottura per ancora due tre minuti e facendo ben amalgamare il sugo.
Cospargete di prezzemolo tritato e servite accompagnando per ogni commensale mezzo astice.

SALMONE AL CARTOCCIO

Un'idea per me nuova e sfiziosa di presentare il salmone fresco, grazie alla cara, simpaticissima e bravissima Sunflowers:
Ingredienti:
1 trancio di salmone a persona
pomodori ciliegia
olive verdi denocciolate
cipolla rossa di Tropea
1 limone
q.b. di: olio evo, aceto balsamico, sale, pepe, prezzemolo, aglio.
  1. Appoggiare ogni fetta di salmone su carta alluminio oleata.
  2. Bagnare con un cucchiaio d’aceto balsamico, spolverizzare di sale, pepe, prezzemolo lavato e tritato, e un filo di olio evo.
  3. Posare un paio di fette di limone lungo il salmone e tagliare i pomodorini in 4 parti, adagiarli sopra con le olive e la cipolla affettata molto sottile.
  4. Versare un giro di olio e chiudere il cartoccio, infornare a 180° per 20 minuti.
  5. Servire i cartocci ancora chiusi in piatti individuali (attenzione sono ustionanti).
Io ho usato la cipolla bianca e ho dimenticato il prezzemolo, sia qui che nel piatto di pasta sigh... e dire che ne avevamo messo a bagno nell'acqua un bel mazzetto fresco...ma in questo siamo croniche io e la mia mamma...ce lo dimentichiamo sempre!
Comunque il salmone così cucinato è stato apprezzatissimo e lo abbiamo servito accompagnato a dei ...

... gamberoni al forno conditi semplicemente con olio, sale e ... si... qui ci siamo rifatte... tanto prezzemolo!!!
All'ultimo momento ho preparato un pò di simil-insalata russa home-made con pisellini, carotine, mais e olive verdi, giusto perchè a me piace molto e sulla tavola di capodanno non può mancare anche se in versione 'arrangiata'!
Non ho fotografato il contorno di scarola con giardiniera sott'olio, i broccoli di Natale all'insalata, le salsiccie con le lenticchie di mezzanotte e per i dolci... vi rimando ad un prossimo post!
Dopo cena siamo andati tutti a casa di mia suocera, dove ci aspettavano anche due delle mie tre cognate e il fratellone ormai 'pesarese' di mio marito che è un gran caciarone, abbiamo giocato a tombola, festeggiato il nuovo anno con tanti botti piccoli per i bimbi e candele colorate e anche ... ballato la samba, fatto il trenino...insoma ci siamo davvero divertiti in famiglia e di questo sono tanto contenta!
E, a chi è delle nostre parti, lascio questo video, che è stato il nostro tormentone di Capodanno...ce lo ha fatto conoscere proprio mio cognato che lo ha sentito a Pesaro per la prima volta...pensa te! E' sicuramente una comicità un pò 'trash' ma, mi perdonerete, con l'euforia del capodanno, complice qualche bicchiere di buon vino del Vesuvio fatto da mio suocero, ci stava bene!
LE AVVENTURE DI MARIO WEST...IL COW-BOY DI SCAFATI!




Ringrazio tutti quelli che mi lasciano commenti, siete la mia gioia davvero, vi chiedo scusa se non riesco a passare come vorrei in tutti vostri blog, perdonatemi ma questo è un periodo di riorganizzazione casalinga per me, approfittando di avere il mio adorato maritino a casa in ferie 'forzate', quindi il tempo è sempre troppo poco ma spero di rifarmi presto!
Intanto ancora Buon Anno e trascorrete in serenità l'ultima festività di questo periodo...buona Epifania...che possa portare un sorriso a tutti bimbi del mondo!
Un abbraccio forte dalla vostra Dida!

mercoledì 25 novembre 2009

STRIZZANDO L'OCCHIO AL NATALE...L'ARISTA 'ROMANA' IN AGRODOLCE!

Allora...strizzando l'occhio al Natale, perchè avrei pensato che questo secondo io ce lo vedo proprio azzeccato per il 'pranzone' di Natale (scusate vista la tradizionale 'portata' delle portate, perchè chiamare 'cenone' il pasto della Vigilia e non anche 'pranzone' quello di Natale?) o no?
Poi...'romana' perchè l'ispirazione arriva da lei, ma vista anche qui, che l'hanno mangiata da lui, preparata da lei ... ed io, con una gran voglia di conoscere questo bel gruppetto, nel frattempo mi delizio a preparare i loro piatti!
Vi riporto la ricetta fedelmente, anche se io ho peccato in una grave mancanza che, il giorno di Natale non avverrà, lo giuro! Mi mancavano le cipolline che ho sostituito con delle cipolle bianche piccole tenute a bagno per mezz'ora e più in acqua calda e sale per ammorbidirle e poi ho ovviamente dimezzato le dosi, essendo noi solo in due e preparandola come piatto unico. Ma, visto il gradimento, la prossima volta radoppierò indegnamente le dosi!

Ingredienti
un'arista di circa 1kg e mezzo
3 mele renette
200 gr. di prugne secche
250 gr. di cipolline
100 gr. di uvetta sultanina
il succo di due arance
un cucchiaio di aceto balsamico
olio extra
sale
Si tagliano le mele renette a pezzettoni e, insieme alle cipolline (prima appena sbollentate per renderle più dolci), si mettono in pentola dove intanto si sta facendo rosolare l'arista in un filo d'olio. Si aggiunge un po' di vino rosso leggero e si continua a rosolare per una mezzora girando l'arista 3 o 4 volte. Poi si aggiungono il succo delle arance, l'uvetta ammollata nell'acqua calda, l'aceto balsamico e le prugne secche. Dopo circa un'ora e un quarto di cottura coperta l'arista è pronta (non c'è bisogno di aggiungere altri liquidi perchè le mele e le cipolline cacceranno in cottura la loro acqua mentre le mele, disfacendosi, creeranno il fondo del sughetto).
Anche io come Paola avevo pensato di mixare il composto per paura di 'defezioni' dell'ultima ora, poi, dopo aver beccato il maritino a pucciare il pane nella pentola ed emettere dei non ben distinti suoni di gradimento ... ho desistito!

Provatela perchè è eccezionale!

mercoledì 11 novembre 2009

IL POLLO ALL'UVA PERCHE' ... A SAN MARTINO...OGNI MOSTO E' VINO!!!

Immagini dalla vendemmia sulle terre del Vesuvio, fatta, agli inizi di ottobre da mio suocero, figlio (cioè il mio adorato maritino!) generi e nipoti, la nuora no ... era rimasta a casa con l'emicrania...sgrunt!!!


Qui sotto potete vedere la vigna e ... l'antifurto di mio suocero eh eh eh!!! L'anno scorso il poveretto è stato derubato di quasi tutta l'uva, portata via di notte e ora lui si è difeso come meglio poteva ... ma pare che abbia funzionato!!!


In omaggio a Giosuè Carducci in questo giorno:

San Martino

La nebbia agli irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;


Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de’ tini
Va l’aspro odor de i vini
L’anime a rallegrar.



Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:



Sta il cacciator fischiando
Su l’uscio a rimirar



Tra le rossastre nubi
Stormi d’uccelli neri,




Com’ esuli pensieri,
Nel vespero migrar.



Nell'attesa di assaggiare questo delizioso vino con l'uva del Vesuvio poteva mai mancare oggi un piatto a base di uva? No e allora ecco a voi il

POLLO ALL'UVA
Ricetta di Cocò:

Ingredienti:
4 fusi di pollo (i miei sono fusi di pollo disossati ma sono venuti bene lo stesso)
un grosso grappolo di uva rosata
1 bicchiere di vino bianco
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Dopo aver lavato l'uva schiacciamone metà tra le dita raccogliendo il succo e gli stessi acini schiacciati in una ciotola nella quale aggiungeremo il vino e la carne lasciandola in questa "marinata" per circa un'ora. Prendiamo una padella non troppo larga e rosoliamo nell'olio i fusi di pollo senza il liquido della marinata che filtreremo e terremo da parte. Saliamo e pepiamo la carne, poi aggiungiamo il liquido raccolto e lasciamo cuocere, coprendo il recipiente, finchè non si formerà una salsina densa che glasserà la carne, solo 10 minuti prima di spegnere uniamo la restante uva i cui acini avremo diviso a metà e privato dei semi, avendo cura di lasciare però qualche grappolino intero per decorazione.

Auguri a tutti i Martino e Martine!!!

venerdì 10 luglio 2009

CHE BUONA LA PANATURA AL LIMONE DELLA PRECY!

Bhè ... le sue foto sono tutt'altra storia ... e pure la sua crocchetta dalla panatura perfetta, senza sbavature di mozzarella filante fouriuscita in frittura ... e pure i suoi post sono ricchi di cultura culinaria che forse io mai avrò ... ma a me la Precy piace tanto e mi permetto di citarla per queste semplicissime crocchette di mozzarella ispiratemi appunto da uno dei suoi simpaticissimi post ...
... idea golosa e veloce per riciclare della mozzarella (e provola aggiungo io) avanzate dalla preparazione della pizza del giorno precedente ...
... dovrei postare la ricetta?
Ma no dai, non è una ricetta e poi vi invito a leggere direttamente il suo post per conoscere gli albori dell'ispirazione 'panatura al limone'!!!
Io vi auguro buon fine settimana ... possibilmente al mare per chi lo ama!
Ciao ciaooooooooooooooooo!

lunedì 15 giugno 2009

GNOCCHI DI RICOTTA AL RAGU' E LISTA PROVVISORIA PARTECIPANTI ALLA SERATA PANUOZZO

Buona settimana a tutti voi!
Con queste foto vi propongo il resto del pranzo in onore di Sant'antonio da Padova e quindi della mia mammina Antonietta che adora gli gnocchi e così ho deciso stavolta di farle provare la versione alla ricotta che Elle ha proposto qualche giorno fa, che partono da qui; ne avevo visto in giro anche una versione di Roberta che mi ispirava parecchio, cioè quelli presentati da Susanna Baddi, che mi piace tanto come cuoca, alla Prova del Cuoco, ma ... nell'entusiasmo non avevo letto ... il finale, l'impasto 'gnoccoso' va messo in una sac a poche, formando dei piccoli gnocchetti che ... andranno a cadere direttamente nella pentola con acqua bollente! Bhè questo passaggio mi ha spaventata e ho optato per una versione più tranquilla!
per 5 persone:

500 gr. Ricotta di mucca

300 gr. Farina 00

90 gr. Albume

4 cucchiai di Parmigiano

Sale

Pepe

Noce moscata

Impastare farina, ricotta, albume, sale, pepe, noce moscata e parmigiano grattugiato, far riposare in frigo per 1 ora almeno. Preparare gli gnocchi come al solito.
Ma ... come condire al meglio questi gnocchi per far super-contenta mammina?
Ma ... con il mio ragù ovvio!!!
Ce li siamo pappati tutti erano proprio buoni!

Questa è la lista provvisoria dei partecipanti alla Serata Panuozzo di sabato 20 giugno, per precisazioni e\o modifiche vi prego di contattare me o Annamaria:

Dida (3 persone)
Unika (5 persone)
Elle (2 persone)
Anicestellato (2 persone)
Lady Cocca (3 persone)
Daniela sfizintavola (3 persone)
Carmen theswancake (3 persone)
Imma dolciagogò (?)

mercoledì 10 giugno 2009

INVOLTINI DI PESCE SPATOLA CON ZUCCHINE


Questo modo sfizioso di cucinare il pesce spatola, o bandiera che dir si voglia, me lo ha suggerito la mamma del mio pescivendolo di fiducia e devo ringraziare la signora Anna perchè in famiglia è piaciuto proprio a tutti!

per 4 persone
8 filetti di pesce spatola
2 zucchine
olio evo
limone
vino bianco
aglio
prezzemolo
sale
pepe
pan grattato
burro

Mettere i filetti di pesce a marinare con olio evo, limone, vino bianco, aglio, prezzemolo, sale e pepe e lasciarlo per almeno un paio d'ore.
Nel frattempo tagliate le zucchine a fette sottili e grigliatele.
Quando i filetti di pesce sono pronti spianateli su un piano di lavoro e adagiate su ognuno una fettina di zucchina o più di una se sono troppo sottili...


...arrotolate l'involtino, fermate con uno stuzzicadenti e adagiate in una teglia da forno, irrorate con il sughetto della marinatura, spolverate ogni involtino con pangrattato e posate un ricciolino di burro, infornate a 180° per 15 minuti circa.




Un piatto veloce, sfizioso e saporito!

La cara Lydia, molto gentilmente, nel suo commento mi ha suggerito di partecipare con questa mia ricetta alla sua simpatica raccolta L'INSOLITA FETTINA ed io accolgo l'invito con mooooooooooolto piacere! Il logo è rimasto su per un'altra stranezza di blogger che non mi permette più di spostare le foto o il testo a mio piacimento come invece succedeva prima!
Grazie Lydia! A presto!