Visualizzazione post con etichetta pasta Garofalo. Mostra tutti i post
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sabato 22 marzo 2014

PROVATA E APPROVATA!!! (QUANTO MI PIACE METTERE LE MANI IN PASTA!)



Ennesimo regalo di Gente del Fud, di Garofalo, di quelle gran belle persone che hanno avuto e che hanno idee da campioni!
Le farine stavolta ... una sfida importante, ancora una volta, ma loro non sono impreparati e ci preparano anche a noi, ci danno la possibilità di provare e scusate se insisto, ma non è poco!
Scegliere la farina giusta per ogni tipo di impasto non è una cosa semplice e molto spesso quando la compriamo non tutti ci soffermiamo a leggerne, studiarne, capirne le caratteristiche e il probabile utilizzo, anche perchè, diciamocela tutta, non tutte le farine riportano queste informazioni, anzi  ...
Sulle farine Garofalo le troverete, sul sito Garofalo troverete queste informazioni e anche di più, in modo che il cliente non sia lasciato solo, anche quello più inesperto, più insicuro!


IMPASTO PER PIZZA DI SCAROLE E RIPIENO RUSTICO


500 ml acqua circa
1 uovo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1\2 bustina di lievito secco
30 gr di sale
pepe q.b.

Partiamo dall'acqua, leggermente tiepida, ci sciogliamo il lievito con le mani e iniziamo a versare la farina, amalgamando, sempre con le mani, ci fermiamo un pò quando raggiungiamo una consistenza sempre morbida ma abbastanza omogenea, aggiungiamo sale, poi l'uovo, poi l'olio, mentre lavoriamo l'impasto sempre con le mani, se volete anche un pò di pepe.
amalgamiamo perbene il tutto finchè non riesce a staccarsi un pò dalle pareti della ciotola, cerchiamo di dare una forma omogenea e copriamo la ciotola con pellicola o con un panno umido e mettiamo inb unposto riparato.
Io ho impastato alle 14.30


Per la pizza di scarole:
scarole in grande quantità perchè cotte diminuiscono di volume
olive verdi e nere
capperi
pinoli
acciughe
olio extra vergine
sale
aglio

Nel frattempo preparare le scarole, lavarle perbene e metterle a cuocere in una padella con aglio rosolato in olio extra vergine di oliva, sale, a metà cottura aggiungere le olive verdi e nere tagliate a pezzetti, i capperi,  e far insaporire il tutto, quando sono quasi cotte aggiungere i pinoli e le acciughe e alzare la fiamma per dare l'ultima amalgamata ai sapori.


Per il ripieno rustico:
ricotta
mozzarella
salame napoletano
pepe




Alle 19.30 ho ripreso l'impasto, versato sul piano di lavoro, ho diviso a metà.
Una parte l'ho divisa in due e formato due dischi di cui uno più grande che ho messo in uno stampo da forno, lasciando i bordi della pasta alti, vi ho versato le verdure e coperto con l'altro disco.
Per il ripieno ho formato un disco grande con la restante pasta, su una metà ho messo il ripieno rustico e ho ricoperto creando un calzone, ho chiuso i bordi perbene con le dita e ripassati pure con i rebbi di una forchetta. Ho spennellato la superficie con un pò di latte e sul calzone ho spolverato dei semi di sesamo (li adoro!)
Infornato entrambi a 200° per circa 25 minuti.
Una bontà ... provare per credere!

giovedì 21 febbraio 2013

SPAGHETTI ALLA COLATURA DI ALICI DI CETARA




E che non si dica che qui si posta solo per l'MTChallenge!
In effetti era già partito il ditino per pubblicare la mia prima versione della Red Velvet Cake perchè pensavo fossi all'ultimo giorno utile, poi, controllando meglio ho visto che c'è ancora un pò di tempo e ho pensato di intervallare i due dolci con un bel piatto di pasta, un 'comfort-food' per me, del quale in questi giorni avrei proprio bisogno.
Si, in effetti è proprio un periodaccio, per piccole e grandi cose che mi gravitano intorno e cerco di reagire e tirarmi su anche così, postando questo bel piatto di pasta che risiedeva nel mio archivio fotografico da tempo.
Niente di più semplice la ricetta di questi spaghetti ma che con ingredienti di qualità si trasforma in un momento di goduria culinaria


SPAGHETTI ALLA COLATURA DI ALICI E MOLLICA  DI PANE TOSTATA



Ingredienti per due:

150 gr di spaghetti (per me Garofalo)
50 ml di colatura di alici di Cetara
mollica di pane casareccio
aglio
olio evo
sale
pepe
peperoncino

Mettete a bollire l'acqua per cuocere la pasta perchè la preparazione è molto veloce.
In una padella antiaderente versate un giro di olio evo, uno spicchio d'aglio vestito, peperoncino secondo i vostri gusti, aspettate che l'aglio prenda giusto un pò di colore ed aggiungetevi la mollica di pane tagliata a cubetti, insaporite con sale e pepe e lasciate tostare per qualche minuto.
Intanto versate la colatura nella scodella in cui andrete a condire la pasta; scolate gli spaghetti, versateli nella ciotola con la colatura, aggiungete la mollica di pane tostata ed insaporita e ... non perdete tempo a fare foto perchè va mangiata subitissimo!
Alla prossima cari amici buongustai!

sabato 15 dicembre 2012

LA MIA RICETTA 'GIOIELLO' E IL GIOIELLO NEL PIATTO PER ALE!


Buon fine settimana cari amici!
Appena ho letto del contest di Ale, che mi è piaciuto tanto, davvero un'idea originale e carina, non ho avuto dubbi sul piatto con il quale partecipare! Chi mi conosce bene sa il mio amore per i piatti di pesce, i primi soprattutto, e da quanto li adoro devo dire che mi riescono anche altrettanto bene, questo a detta dei miei commensali di solito, a dir la verità, molto molto critici.
Per questa volta ho scelto un piatto che cucino spesso, magari con la 'variante ittica' a seconda della disponibilità del momento ma la procedura è sempre la stessa e sempre ... da leccarsi i baffi!


SCHIAFFONI POMODORINI GAMBERI E VONGOLE   


Ingredienti per 5 persone:
500 gr di pasta formato schiaffoni (per me Garofalo)
300 gr di vongole
circa 20 gamberi belli grandi
pomodorini ciliegino o altra varietà
olio evo
prezzemolo
aglio
sale
vino bianco



Per prima cosa mettere a spurgare le vongole e pulire i gamberi, e la maggior parte del lavoro è andato, io ne sguscio completamente la maggior parte, lasciando qualche testa e delle chele da parte per insaporire il sugo e qualche gambero intero per la decorazione.
In una larga padella metto abbondante olio evo, i gambi di prezzemolo (tenendo le foglie da parte) e uno spicchio d'aglio a metà, di cui una la lascio integra e l'altra metà la faccio a pezzettini piccolissimi che praticamente andranno a sciogliersi nel sughetto.
Faccio insaporire l'olio a fiamma vivace poi elimino i gambi del prezzemolo ed unisco i gamberi e le vongole, alzo la fiamma, unisco un mezzo bicchiere di vino bianco e lascio sfumare.
Dopo 5 minuti aggiungo i pomodorini lavati e tagliati a metà, aggiusto di sale e lascio cuocere.


Nel frattempo avrò già messo la pentola con l'acqua per la pasta perchè gli schiaffoni richiedono un bel tempo di cottura.
Ovviamente, da buona napoletana, la pasta va scolata al dente, saltata in padella con il sughetto, spolverata di foglioline di prezzemolo sminuzzate e ... impiattata per la gioia del palato dei vostri ospiti!
Ad accompagnare magnificamente questo piatto ci ha pensato la meravigliosa 'Marié', falanghina premiata di Cantina del Vesuvio


Visti i premi che, molto carinamente Ale ha messo in palio, ci chiede di definirci un pò anche attraverso i nostri gusti per i gioielli.
Io dirò che 'gioielli' per me sono soprattutto i bijoux, ne ho diversi, ma alla fine metto sempre le stesse cose, ad uno sono in particolare affezionata anche perchè gli anelli mi piacciono più di tutto....


... l'ho comprato diversi anni fa da un ragazzo indiano sulla spiaggia di Marina di Camerota e già sul nascere il rapporto con questo anello fu complicato ... io lo avevo scelto per me, insieme ad un altro per la mia mamma, poi intervenne la vicina di ombrellone che non si fa mai i fatti suoi a dire che lei preferiva un altro modello per me, che questo era troppo da 'ragazzina' ... e come succede spesso nella mia vita, mi lascio convincere. Ma tornata nel bungalow ... non riuscivo a pensarci e tutta la notte pensavo sempre al 'mio' anello colorato che mi ero lasciata scappare ... morale della favola fù che, il giorno dopo, il mio adorato marito dovette farsi tutta la spiaggia in largo e lungo per cercare proprio quel ragazzo con la speranza che avesse ancora l'oggetto dei miei desideri!
E finalmente le mie pene ebbero fine!!! Fu mio!!! Da allora sapete quante volte l'ho perso e ritrovato, dimenticato e recuperato? Non ve lo so dire, ne ho perso il conto ma alla fine ... torna sempre da me :) ...
Con questa ricetta partecipo al contest del blog 'Dolcemente inventando'

 



Vi ricordo cari amici che avete ancora pochi giorni di tempo per partecipare al contest di Dida



Voglio ringraziare quanti mi hanno regalato le loro ricette finora e per tutti gli altri ... non perdete l'occasione di accaparrarvi un regalo goloso!

mercoledì 3 ottobre 2012

MO' VI VOGLIO PROPRIO DARE DUE PACCHERI...

... e si ... ve li meritate in pieno!

Mi leggete ancora e questo mi fa molto felice!!!
Per cui vi regalo i miei

PACCHERI GAROFALO ALLA RANA PESCATRICE




Ingredienti per 4 persone
  • Paccheri 280 gr.
  • Rana pescatrice 280 gr.
  • Capperi 80 gr.
  • Pomodorino ciliegino 120 gr.
  • Olio extravergine di oliva: 40 cl.
  • Aglio in spicchi 2
  • Prezzemolo  q.b.
Prendere una rana pescatrice, prelevare i due filetti e tagliarli a cubetti. In una padella mettere olio extravergine di oliva e aglio tritato, lasciare rosolare e mettere la pescatrice. Continuare a rosolare per qualche minuto, aggiungere i capperi e i pomodorini e proseguire la cottura per cinque minuti.
Cuocere i paccheri e saltarli in padella con il preparato aggiungere il prezzemolo e servire ben caldi.
L'ispirazione arriva da questo sito che seguo con molto piacere!










giovedì 23 giugno 2011

EH SI ... SARA' DIFFICILE...

...si, perdonateci, ma credo che sarà proprio difficile uscire dai panni della ... Gente del fud, per chi, come me, ha assaporato l'entusiasmo delle persone e dei progetti, credo che sarà difficile dimenticare la bellezza di quelle giornate, e parlo io che sono stata presente solo la domenica ma, riesco solo ad immaginare i ricordi impressi nella mente e nel cuore di chi è arrivato da tanto e da meno lontano, che ha passato qui due giorni da favola, coccolato dallo staff Garofalo, visitando luoghi che ci invidiano in tutto il mondo, con l'opportunità di cenare da Chef rinomati...insomma, proprio bello bello bello!

Mancava una mia foto con i souvenirs dell'incontro, che ho potuto fare proprio grazie al graditissimo regalo che la Nokia, in partnership con la Garofalo nel progetto Gente del Fud, ci ha voluto gentilmente fare, come ha detto Emidio Mansi "per lo sforzo che avete fatto per essere presenti"... sforzo??? Mhà...strano concetto degli sforzi hanno questi Direttori Commerciali senza cravatta eh eh eh...
Il pacco di pasta sullo sfondo però no, non era compreso, quello ce l'ho messo io, si perchè alla Garofalo non credono nelle collaborazioni del tipo "Scusi mi manda una fornitura di pasta che le faccio un post?" e, come si evince da questo post, ho imparato a non crederci neppure io, di Garofalo ho sempre parlato qui sul mio blog, dall'inizio c'è un'etichetta dedicata alla pasta Garofalo, quindi mi ripeto, nessuna sviolinatura ma solo complimenti spontanei ancora una volta per essersi saputi approcciare in modo così geniale al mondo dei food-blogger creando un'opportunità unica per entrambi!
E nell'attesa che anche l'ultima imbranata del gruppo riesca a creare la propria applicazione OVI, vi lascio con una ricetta che avevo in serbo da tanto, era la ricetta con la qual volevo partecipare al contest di Cleare ilpomodororosso, che ho avuto il piacere di conoscere sempre qui, ma, chi mi segue sa che ho passato un periodo in cui ero giù giù giù per cui anche l'attività culinaria si era ridotta al minimo indispensabile...ora anche grazie alla spinta dataci da Garofalo, sto cercando di riprendere, e allora eccovi le mie

FETTUCCE GAROFALO CON CIPOLLA BRASATA, ALICI E PECORINO SU LETTO DI CECI


Ingredienti per 2 persone:

160 gr di Fettucce Garofalo
1 cipolla bianca media
2 filetti di alici
100 gr di ceci lessi
olio evo
sale
pepe
pecorino

Brasare 1\2 cipolla affettata a velo con olio e un filo d'acqua, a metà cottura sciogliere i filetti di alici e metere da parte. In un'altra padella rosolare la metà cipolla rimasta, sempre affettata sottilemnte, con i ceci e un pò di sale e pepe, di seguito frullare il tutto.
Intanto mettere giù in acqua bollente le fettucce, diluire i passato diceci con un pò di avqua di cottura della pasta e iniziare a stendere sul piatto di portata un letto di passata di ceci poi scolare al dente le fettucce e saltarle nella padella con cipolla e alici, impiattare e ultimare con una spruzzata di pecorino!


A casa sono state molto apprezzate, provare per credere!!!
Volevo ringraziare le mie amiche Eleonora e Mariagrazia per avermi dato la possibilità di condividere con loro questo momento particolare, dalla spezia più bella della blogosfera potrete trovare alcune foto perchè io mi trovo sprovvista di digitale funzionante!!!

Un grazie particolare, infine, va a tutti quelli che vengono a trovarmi nel mio spazietto, anche se io di giri non ne faccio molti ma non per mancanza di volontà credetemi!!!

martedì 14 giugno 2011

BELLA GENTE ... QUELLA DEL FUD!!!

Non è una sviolinata, non è una ruffianata, ma un post dovuto e sentito di ringraziamento a GAROFALO per la splendida iniziativa che ha visto partecipe me e tanti, tantissimi altri food-blogger nel progetto 'GENTE DEL FUD', (per saperne di più potete leggere qui un bel resoconto e poi in giro per la rete e su FB troverete reportage vari dei miei colleghi foto-muniti) volevo ringraziarvi tutti, Giorgio, Emidio, Piero, Flavia davvero, per l'organizzazione, ma soprattutto per l'ospitalità, ci avete fatto sentire importanti, per le sorprese che ci avete riservato, non sapete quanto gradite (vedi foto sotto eh eh eh eh!!!) e inoltre per l'entusiasmo, quello di Emidio come portavoce della Garofalo, che va bene con cravatta e senza, ma anche quello di voi tutti che non vi siete mai stancati di essere lì per noi e infine mi preme sottolineare quanto evidenziato già da Emidio e che rappresenta, secondo il mio punto di vista, il nocciolo della mentalità vincente di Garofalo, noi tutti eravamo lì per 'ascoltare' il vostro progetto...nessun obbligo...nessuna sottoscrizione ... soprattutto nessun set di pentole :))).
Mi preme solo precisare ancora una volta che l'evento è stato organizzato al CrownePlaza, albergo che si trova a CASTELLAMMARE DI STABIA, sulla strada della PENISOLA SORRENTINA, e lo preciso perchè io sono nata a Castellammare di Stabia e anche perchè, in questi giorni, ho letto di tutto e di più sull'ubicazione dello stesso, l'ultima me lo porta sulla ... Penisola Pontina (ma che è?) :)))...

Il mio personale modo per ringraziarvi non riesco ad esprimerlo se non ... in cucina...

CALAMARATA GAROFALO AGLI SCAMPI

Foto scaricata dal mio nuovo Smart Phone :DDDDD...la ricetta è quella di sempre:
per 5 persone
una confezione di calamarata GAROFALO da 500 gr
pomodorini freschi del Vesuvio
600 gr di scampi
un ciuffo di prezzemolo
aglio
olio evo
sale
vino bianco

Procedimento qui, risultato eccezionale!!!

mercoledì 29 settembre 2010

CIBO E ... IL 'MIO' TERRITORIO PER GAROFALO

Quando decido di partecipare ad una semplice raccolta, un contest o un concorso vero e proprio come in questo caso, cerco sempre di 'entrare' nel senso del contest, di sentirlo sulla pelle e dargli un particolare significato per me.
Anche questa volta ho puntato tutto sulla semplicità e ho pensato ... 'cibo e territorio' che io ho inteso come il 'mio territorio' e ... come forse molti di voi che mi seguono già indovineranno ... il 'mio' territorio è il MARE, ma ... da quando ho conosciuto mio marito, il mio territorio è anche la MONTAGNA, più precisamente "a' muntagna" come la chiamano loro...

... e poi ho pensato e mi è venuta in mente una delle frasi più ricorrenti, quando si parla di cibo, sia al mare sia in montagna 'ce facimm nu spaghett?' ... a Castellammare (mia città) sarà 'cù ddoje cozzec', le cozze sono da sempre tra i frutti di mare più 'allevati' a Castellammare perchè economici e saporiti e quindi quasi tutti se li potevano permettere, a tal proposito, siete mai stati agli 'chalet all'Acqua della Madonna a gustare una 'impepata di cozze'?, provate è un'esperienza che non dimenticherete! A Boscotrecase (città di mio marito) sarà 'cu ddoje pummarol ro' spungiell' ... 'o' spungiell' è il 'piennolo' che, con mia grande sorpresa e soddisfazione, ho scoperto essere anche Presidio Slow Food, uno di questi 'piennoli' lo vedete bene nella foto sopra, è ospitato a casa mia perchè ogni anno, a fine estate, mio suocero ne confeziona uno per ognuno dei 5 figli e noi lo conserviamo gelosamente, cercando di farlo durare, ma è molto difficile, fino a Natale, come vuole la tradizione e riservandolo per le occasioni speciali...

... e direi che più occasione speciale di questa non ci poteva essere, io ho unito il mare e la montagna e poi ho pensato che il pizzico di innovatività poteva riguardare la scelta della pasta.
Lottando contro la forte tradizione, ho scelto gli spaghetti alla chitarra integrali Garofalo, sicura che 'l'incontro' fra tre personalità così forti sarebbe andato bene...

... e non mi sono sbagliata:
per 5 persone:

500 gr di spaghetti alla chitarra integrali Garofalo
1 kg di cozze
una manciata di pomodorini dal piennolo
aglio
prezzemolo
olio evo

Per prima cosa ho messo in padella la maggior parte delle cozze dopo averle pulite perbene, per farle aprire, alcune le ho lasciate da parte per la decorazione del piatto, il resto è stato sgusciato, il succo che hanno rilasciato va filtrato un paio di volte e conservato. Intanto in una larga padella ho messo una generosa dose di olio evo, perchè questi piatti o si fanno saporiti o è meglio soprassedere, ho sbucciato due spicchi di aglio, uno l'ho lasciato intero, l'altro ridotto a pezzettini piccolissimi, all'altro lato della padella ho messo i gambi del prezzemolo e ho lasciato soffriggere a fuoco vivace per qualche minuto. Ho eliminato i gambi di prezzemolo e ho aggiunto i pomodorini del piennolo, che hanno la particolarità di avere una bella buccia spessa, una polpa soda, quindi bisogna lasciarli andare un pò in padella affinchè sprigionino tutto il loro sapore.
Dopo circa 10 minuti ho aggiunto le cozze, il loro succo filtrato e lasciato cuocere il tutto a fuoco vivo.
Intanto gli spaghetti cuocevano, venivano scolati e amalgamati in padella al sugo ...

... un sapore che mi ha colpita prepotentemente, da ripetere e ripetere...

BUONA PASTA A TUTTI VOI!

Se vi sono piaciuti i miei spaghetti votatemi qui!

mercoledì 23 giugno 2010

I FUSILLI GAROFALO AI ... 'SAPORI DIVINI'!!!

Premi per me ... premi da una coppia di amici che sento sempre più vicini e che mi manca poterli stringere ancora una volta a me ma ... speriamo succeda presto presto ancora ... ho aspettato a postarli ...

... volevo accompagnarli ad uno dei loro piatti ... piatti sempre gustosi ... pieni ... avvolgenti...come il loro amore, che ti conquistano appena leggi gli ingredienti ... in questo caso c'è un elemento che ci accomuna fortemente, la passione per il mare e i suoi frutti, nel senso totale della parola, e allora quando ho visto questo piatto non ho saputo resistere, ricordo che ero al lavoro quando ho letto la ricetta, sono uscita, ho comprato gli ingredienti e la sera ho preparato una cenetta strepitosa al mio maritino che è rimasto mooooooolto piacevolmente sorpreso, pur non essendo lui un 'pazzo del mare' come me...


FUSILLI GAROFALO CON GAMBERETTI, FIORI DI ZUCCA E POLPA DI GRANCHIO

Ingredienti:
1 scalogno
1/2 carota
1 costa di sedano
150 gr di surimi (io non ho trovato la polpa di granchio :(...)
200 gr di gamberetti freschi
10 fiori di zucca
2 mazzettini di spinaci freschi
prezzemolo fresco
1/2 bicchiere di vino bianco
sale
1 peperoncino
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
160 gr di fusilli Garofalo

Preparariamo un trito con scalogno, carota e sedano.
Mettiamo a scaldare un filo d'olio extravergine d'oliva in una padella, aggiungiamo lo spicchio d'aglio leggermente schiacciato e quando è appena rosolato, aggiungiamo il trito di verdure. Le facciamo soffriggere per qualche minuto, poi aggiungiamo i gamberetti, senza il carapace, sfumiamo con il vino bianco. Nel frattempo puliamo delicatamente gli spinaci freschi e i fiori di zucca, li asciughiamo delicatamente, poi li tagliamo per il lungo. Versiamo nella padella prima gli spinaci, a seguire i fiori di zucca e alla fine la polpa di granchio o i surimi a rondelle. Mescoliamo delicatamente e facciamo insaporire per un paio di minuti. In ultimo aggiungiamo il prezzemolo, il peperoncino e regoliamo di sale.

Una volta scolati i fusilli al dente, li andiamo a mantecare in padella con il sughetto, impiattiamo e deliziamo il palato...

... noi abbiamo accompagnato questo piatto con del buon Prosecco di Valdobbiadene che io adoro, ho trovato le bottigline mignon e ne ho fatta una bella scorta per tutte le cenette a base di pesce del venerdì sera!!!
Grazie ancora di cuore ragazzi ... per esserci!

mercoledì 14 aprile 2010

PASQUETTA DAY!!!

Anche se è passata già più di una settimana (a proposito ma pure a voi pare che il tempo voli via sempre più rapido e insieme a lui scorre anche la nostra vita?) continuo a postarvi le nostre tavole 'pasquali', anche perchè qui la dieta continua ed il mènage culinario quotidiano non offre molti spunti ... diciamo golosi, così ne approfitto delle foto fatte nei giorni di festa, anzi ad esser precisa, solo della pasquetta, perchè la domenica di Pasqua abbiamo pranzato giù dai miei genitori e ho dimenticato la macchina fotografica e ... si lo so, c'era solo una rampa di scale di fare ma che volete...quando la prigrizia ti prende e ...a me, è cronico, nei giorni di festa prende una pigrizia di quelle 'coccolose' da star rannicchiata sul divano morbido di mamma, approfittando della presenza di papà e nonno che si occupano del pargolo di casa, io mi godo la mia mammina in santa pace... va bè e dopo questa descrizione di un delizioso quadretto familiare vado ad elencarvi la pappatoria...




... questa foto riprende solo una parte di ciò che abbiamo messo in tavola il giorno di pasquetta, pranzo a casa mia, con genitori e amicucci del cuore, sempre loro che Dio li benedica...
... dunque qui sopra vediamo il



Timballo di fettuccine di nonna Pupetta

Fettucce Garofalo
ragù alla bolognese
funghi porcini

pisellini freschi

mozzarella fresca




Frittura mista di cuor di carciofi e bastoncini di mozzarella con panatura al limone




cuori di carciofi freschi



mozzarella tagliata a bastoncini e messa a colare tempo prima



farina



uova



pangrattato mescolato alla raspatura di un limone bio

olio per friggere



sale

pepe



Sua Maestà il CASATIELLO SALE, 'NZOGNA E PEPE


RICETTA QUI (per Anna da Fano che mi ha lasciato un commento al post sul casatiello che ho visto solo oggi, c'è un invito a leggerlo il post, troverà così la risposta alla sua domanda sul 'mio casatiello'!)



Salame napoletano, provolone semi-piccante, pecorino sardo, mancano nella foto l'immancabile ricotta salata, le fave, la Torta Pasqualina che sarà oggetto di un altro post e i mitici carciofi arrostiti!




La pastiera

che ho fatto io con le mie manine, in questa versione senza crema pasticcera perchè così era stata richiesta, in questo caso quindi le dosi sono un pò diverse, per questa ho usato


circa 300 gr di grano cotto nel latte



800 gr di ricotta vaccina



3 uova

scorza d'arancia candita al naturale tagliata a piccoli tocchetti


succo di arancia e limone

circa 300 gr di zucchero semolato


insomma ne è uscita fuori una pastiera bella pesante e con la frolla avanzata ho fatto questi biscottini che ho usato per la decorazione insieme alle codette di cioccolato colorato e ad una dolce colombina.




CROSTATA RICOTTA, CREMA PASTICCERA E GOCCE DI CIOCCOLATO CON AMARETTI AROMATIZATI AL CAFFE'

Per la mia amica che non ama la pastiera ho preparato questa golosa torta che ci è piaciuta tantissimo, dosi e procedimento nel prossimo post!!!

BACIONI!!!

mercoledì 24 marzo 2010

PAPPARDELLE GAROFALO AL RAGU' DI FUNGHI PORCINI

Ed eccovi il primo piatto del mio Pranzo di Primavera, uno dei piatti di pasta che preferisco perchè non mi tradisce mai!

Ingredienti per 8 persone:
800 gr pappardelle Garofalo
4 barattoli di pomodori pelati da 400 gr passati
2 fette di prosciutto crudo
prezzemolo
aglio
450 gr di funghi porcini surgelati
olio
sale

Appena i funghi si sono scongelati li laviamo delicatamente, li tagliamo a pezzettini e li mettiamo in una padella antiaderente a fuoco medio per fargli perdere l'acqua in eccesso, poi li mettiamo da parte.
In una pentola capiente versiamo dell'olio evo e facciamo un trito di aglio, prezzemolo e prosciutto crudo, versiamo in pentola e facciamo soffriggere dolcemente, dopo un pò aggiungiamo i funghi e amalgamiamoli al resto del soffritto quando saranno belli ammorbiditi versiamo la passata di pomodoro, saliamo e lasciamo cuocere per circa due ore.
Quando il sugo si sarà ristretto a dovere possiamo cuocere le pappardelle in abbindante acqua salata, scolarle al dente e condirle con il ragù ai funghi!
Semplici semplici ma gustosissime, provatele!!!
Baci baci!!!

martedì 16 febbraio 2010

IL NOSTRO SAN VALENTINO A TAVOLA E BUON MARTEDI' GRASSO A TUTTI VOI!

Bentrovati a tutti voi e buon martedì grasso!!!

Nell'attesa della lasagna di nonna Pupetta (mia madre!), immancabile sulla nostra tavola dell'ultimo giorno di Carnevale vi mostro quello che abbiamo mangiato domenica a pranzo...


LINGUINE AGLI SCAMPI



... si lo so che quelli che si vedono nella foto sono spaghetti e non linguine...spiego, è la stessa ricetta, questo piatto l'ho fatto qualche mese fa ma doemenica i miei uomini non mi hanno letteralmente dato il tempo di fotografare tanto erano affamati ... e si che, come avete visto, avevano fatto un'abbondante colazione, ma soprattutto il mio quattrenne mi ha stupito per come è goloso di questo piatto di pesce, l'altra volta ha spazzolato gli spaghetti e quando l'altro ieri gli ho detto che avrei cucinato di nuovo la pasta con i 'granchi' come li chiama lui si è messo di posta in cucina e ha voluto assaggiare perfino il sughetto mentre cuoceva la pasta, cosa assolutamente insolita per lui, però devo dire che io e il papà non siamo stati da meno, un piatto davvero da leccarsi i baffi, il procedimento l'ho scovato qui, niente di trascendentale per carità ma ve lo riporto lo stesso:



Ingredienti per 3 persone



250 gr linguine o spaghetti (per noi marca Garofalo perchè la differenza si sente, soprattutto le linguine di ieri erano divine!)


16 scampi taglio 16\20


un mazzettino di prezzemolo


2 piccoli spicchi d'aglio


olio evo


vino bianco secco


peperoncino


pomodorini (io pomodori pelati)




Allora per prima cosa puliamo gli scampi, io li ho sgusciati quasi tutti, mettendo da parte teste (dalle quali avevo però eliminato gli occhi per il sapore amaro) e chele, ho lasciato qualcuno intero per la decorazione del piatto incidendo comunque il carapace per eliminarne il filetto nero, dopodichè ho tritato i due spicchi d'aglio e li ho messi in una padella capiente con abbondante olio evo e un peperoncino, nell'altro lato della padella ho messo, come indicato nella ricetta, solo i gambi del prezzemolo per far insaporire l'olio.


Subito dopo mettiamo dentro le teste e le chele, sfumiamo con un bianco secco e le schiacciamo con un cucchiaio di legno. Togliamo il prezzemolo prima che bruci e lasciamo insaporire ancora il sugo per un po' di minuti. Togliamo le teste e mettiamo gli scampi, prima quelli interi seguiti da quelli sgusciati. Attenzione, non devono cuocere molto altrimenti diventano duri e perdono di fragranza. Dopo aver saltato gli scampi mettiamo i pomodori freschi tagliati a dadini, io non ne avevo e ho usato 1\2 barattolo di pomodori pelati. Intanto cuociamo le linguine, le scoliamo molto al dente e le saltiamo in padella con il sughetto al quale avremo aggiunto qualche cucchiaiata di acqua di cottura della pasta. Impiattiamo e ... gustiamo!


FRITTURA DI CALAMARI E GAMBERI


Per questo piatto non vi metto il procedimento ... mi sembra davvero superfluo...vi invito però a guardare bene la foto, così capirete come sono costretta a fare le foto io quando cucino, con mani che si allungano a 'rubarmi' il cibo dal piatto...ma si può???

E, per finire non poteva mancare un dolcetto, stavolta ne ho scelto uno tra i tanti golosi della mia amata magica fatina che vive sulla collina ...




HOT CHOCOLATE CHIP BROWNIE SUNDAE CAKE DI NIGHTY



INGREDIENTI
120 g. di burro

130 g. di cioccolato fondente

30 g. di gocce di cioccolato

80 g. di farina

200 g. di zucchero

2 uova

1 cucchiaino di estratto di vaniglia

1 pizzico di sale


gelato alla vaniglia


Mettete il burro ed il cioccolato fondente in un pentolino e scioglieteli a bagnomaria; togliete dal fuoco e fate intiepidire.
Sbattete le uova con lo zucchero, fino a quando saranno bianche e spumose; aromatizzate con la vaniglia, quindi unite il composto di burro e cioccolato, il sale e la farina.

Distribuite il composto in 6 ciotoline che vadano in forno, io non avevo le cocottine da forno, nè tantomeno le ho trovate sabato pomeriggio nei dintorni di casa mia ... sgrunt ... e ho utilizzato degli stampi antiaderenti per il budino ben imburrati ed infarinati, riempiti fino a metà circa della loro capacità, poi spolverate con le gocce di cioccolato e cuocete a 180° per 20 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare per 20-30 minuti, quindi servite con una pallina di gelato alla vaniglia.
Vi dico solo ... provatelo!!!


E giusto per mantenere la tradizione, visto che l'anno scorso vi ho mostrato il mio Spider-Man, quest'anno vi presento il mio Power Rangers 'rosso' in azione ... casalinga!



B U O N C A R N E V A L E !!!

mercoledì 13 gennaio 2010

QUANDO LA SOLITA MINESTRA CAMBIA SAPORE...PASTA E CECI IN VERDE PER IL CONTEST DELLA PASTA!

E meno male che hanno prorogato fiuuuu...
Ci tenevo troppo a partecipare a questo contest, espressione perfetta della nostra passione per la cucina, secondo me chi ama cucinare non può non amare la pasta e chi ama la pasta non può non preferire la Garofalo, non è pubblicità gratuita per ingraziarsi i giudici del contest, la mia passione per questa pasta l'ho già dimostrata qui e a questo seguirà anche un altro post con protagonista un primo a base di 'Garofalo'.
Per il contest di .tzatzikiacolazione., però ci voleva qualcosa di speciale e allora pensa pensa pensa ...

... complice un vecchio numero del 2005 di inTavola, ne è uscito questo piatto...


PASTA E CECI IN VERDE

Ovviamente la ricetta rivisitata è la pasta e ceci tradizionale.
Come sempre dico, quando si hanno degli ingredienti di qualità a disposizione, il risultato del piatto è garantito, per realizzare questo primo ho scelto dalla grande 'famiglia' Garofalo, le mezze maniche rigate integrali perchè mi interessava l'abbinamento del sapore un pò più rustico ai legumi e alle verdure della ricetta e non mi sono pentita di questa scelta...
... la ricetta originale prevedeva l'aggiunta del pesto tradizionale di basilico che io ho sostituito con un pesto fresco di zucchine...
... i ceci provengono dall'Agricoltura biologica Alce Nero, trovati qui, ma ecco la ricetta:

Ingredienti per 4

200 gr di ceci secchi da agricoltura biologica Alce Nero
300 gr di mezze maniche rigate integrali Garofalo
30 gr di pancetta tesa
1\2 cipolla
50 gr di pesto di zucchine
2 cucchiaio di olio evo
1\2 rametto di salvia
1\2 rametto di rosmarino
2 foglie di alloro
sale
pepe
Per prima cosa preaparare il pesto di zucchine: lavate e asciugate 2 zucchine piccole, poi grattugiatele con la grattugia a fori larghi, ripassatele in padella con un filo di olio evo giusto il tempo di far perdere un pò di liquidi e insaporirle con l'olio, poi trasferitele nel mixer e aggiungete parmigiano reggiano, pinoli, aglio, sale e olio evo in quantità a voi gradite e frullate il tutto fino ad ottenere una cremina omogenea.
Lasciate in ammollo i ceci per una notte in acqua tiepida, scolateli e lessateli per due ore circa con 2 lt di acqua aromatizzata con l'alloro.
Tritate la cipolla, la pancetta, il rosmarino e la salvia e fate rosolare per 5 minuti con l'olio in una grossa pentola a fiamma media. Scolate i ceci, uniteli al soffritto, mescolate con un cucchiaio di legno e lasciate insaporire per 5 minuti.
Filtrare il brodo di cottura dei legumi, versatene 1 lt nella pentola con i ceci e portate a bollore, quindi passate al mixer metà dei ceci e rimettetelli nella pentola.
Salate e pepate, aggiungete la pasta e lessatela al dente.
Unite il pesto a fuoco spento, mescolate delicatamente per qualche istante e ... servite!
Come si vede dalle prime foto abbiamo abbinato a questo piatto un Lambrusco Arte & Concerto della tenuta Medici Ermete, il Lambrusco, si sa, è un vino che è stato a lungo bistrattato e poco considerato ma questa famiglia ne ha permesso, per la prima volta, l'ingresso nell'eccellenza italiana.
Devo dire che qui è piaciuto veramente a tutti, speriamo sia gradito anche a voi!