domenica 28 aprile 2013

ALTRA CORSA .. ALTRO GIRO .. ALTRO PAESE ... ALTRO PIATTO .. IL VIAGGIO CONTINUA!!!



Non è che qui non si prendano in considerazione i drammatici avvenimenti occorsi in data odierna ... è solo che, già in questo periodo la sottoscritta è di nuovo in 'fase calante' e se non fosse per l'Mtchallenge, forse il blog subirebbe un'altra battuta d'arresto come quella degli anni precedenti ... aggiungiamoci che, fatte salve le  proteste contro ogni forma di violenza e mostrato il dovuto e sinceramente sentito riconoscimento alle forze dell'ordine che troppo spesso pagano un conto non dovuto (in famiglia e tra gli amici ne ho abbondanza di esponenti, tra cui 2 Carabinieri che, per fortuite coincidenze non si trovavano oggi proprio lì, per cui ne parlo veramente con il cuore in mano) ... c'è da dire che in questo periodo, per usare un eufemismo alla Montalbano ne abbiamo veramente pieni i 'cabbasisi' per cui io oggi decido di non rinunciare alla pubblicazione di detto post nei modi e nei toni con cui era stato pensato ... ai posteri l'ardua sentenza! 


Ultimo giorno utile per presentarvi la mia versione del Chili con carne di Anne, scelto per la sfida di aprile del mitico Mtchallenge. L'ennesimo piatto che tante volte avrei voluto fare ma che, per mancanza di giusta ispirazione e motivazione, ho sempre rimandato; e si che il piccante a casa nostra piace, dal più piccolo al più grande ... solo che, forse, stavolta ho un pò esagerato ...


CHILI CON CARNE:

1 kg di polpa di manzo tagliata a cubotti
10 peperoncini secchi e freschi (abbrustoliti in forno) rossi e verdi
olio evo
sale
1 foglia di alloro
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro


CONTORNO: FAGIOLI DEL COWBOY DELLA NONNA

400 di borlotti
300 gr di pomodori pelati
peproncino secco
cipolla
sale
olio evo

PANE DI ACCOMPAGNAMENTO: TORTILLAS DI SEMOLA

300 gr di semola di grano duro rimacinata
3 cucchiai di strutto home made by Raffa
1 cucchiaio di lievito istantaneo per salati
300 gr di acqua tiepida
sale
pepe



Per il procedimento del Chili ho seguito le indicazioni di Anne, aggiungendo in pentola il concentrato di pomodoro e la foglia di alloro ... l'unico momento critico c'è stato quando ho dovuto frullare i peperoncini nell'acqua in cui erano stati a macerare per un paio d'ore ... il filo del minipimer è un pò corto e per evitare di spostare caccavelle varie mi sono acquattata in un angolino della cucina contro il muro con la mia ciotolina 'hot' ... frullo e .. aspiro ... stavo a svenì ... ho capito all'istante il recondito significato dell'espressione, molto usata dalle mie parti 'bruciare i peli nel naso' ... mi stava succedendo davvero!!! E bruciavano pure gli occhi e la gola mi si era rinsecchita ... ok, avevo esagerato!!! Qualcuno su FB mi ha anche dato della 'sadica' ma la verità è che, come ho detto prima, in famiglia il peperoncino piace molto e io vengo sempre accusata di usarne troppo poco, quindi stavolta per il Chili ... dovevo osare!!!
Anche per la preparazione delle tortillas ho seguito la ricetta di Anne ... e ho avuto un aiutante davvero speciale!!!



Per i Fagioli del Cowboy, niente di più semplice, sono uno dei piatti preferiti di mio padre ed ho sempre visto mia madre prepararglieli almeno una volta a settimana, ora meno frequentemente che per problemi di salute tanto peperoncino non se lo possono permettere.
I fagioli sono stati messi a bagno 24 ore prima, lessati e oggi ripassati in padella con il sughetto piccante di cipolle, pelati, peperoncino, olio evo, sale.


Il piatto ci è piaciuto assai, sicuramente lo ripeterò. C'è stata anche la scusa per riempire il nostro 'boccalone' con una delle nostre birre preferite ad onorare il piatto!!! 



Ora ci dovrei metter un pò di anima 'cow-boy' ... ma la vedo difficile ... dunque vediamo, appena ho letto il post e le regole della sfida mi è venuta in mente la signora Rafilina, inquilina del 1° piano di quando abitavo ancora a Castellammare. Durante una riunione di quel condominio, di cui mio padre era l'amministratore che sollecitava la signora a dare l'assenso per la ristrutturazione dello stabile e in particolare del uso appartamento che mostrava delle preoccupanti crepe post-terremoto, la signora Rafilina ci tenne a precisare, con risentita e convinta indignazione che, le suddette crepe non erano state provocate dal terremoto ... nonono... bensì dalle centinaia di film di 'cow-boy', con annesse cavalcate e sparatorie rumorosissime che il marito guardava a voce altissima!!!


La mia terra è fatta di tanti aspetti contraddittori, la si odia e la si ama a seconda di quello che prevale in un determinato momento; ma, anche per le ragioni che indicavo all'inizio del post, non possiamo sempre stare a flagellarci per gli aspetti truci e innegabilmente vergognosi che, ne sono sicura, la maggior parte di noi vorrebbe vedere sparire all'istante, per cui spesso ci consoliamo con l'autoironia, con la nostra proverbiale amara satira che da un lato ci fa ridere e dall'altro ci lascia quel sapore agrodolce che butti giù, deglutendo a fatica ... e allora ... allora perdonatemi per questo video forse un pò trash ma spero così almeno di strapparvi un sorriso per questa mia 'anima cow-boy'!!!



LE AVVENTURE DI MARIO WEST ...IL COWBOY DI SCAFATI!!!


mercoledì 27 marzo 2013

LA FIDEUA' CHE DAL MARE 'SBARCO' IN CAMPAGNA ...


E anche questo mese ce l'ho fatta, mi ci sono messa d'impegno perchè il piatto mi piaceva troppo...da donna di mare ho subito adorato la Fideuà, in più è da una vita che volevo fare la paella, anche mio padre me la chiede da una vita e non si è ancora ripreso dallo choc di vedermi preparare tutto l'ambaradan e poi ... 'Nuoooooo!!!! ma perchè ci dobbiamo mettere gli spaghetti spezzati????????' io voglio il riso, la paella si fa col riso!!!' 'Papà te l'ho già spiegato, questa è una paella con la pasta!' 'E io non la voglio la paella con la pasta, io voglio la paella con il riso, puoi fare il riso solo a me per piacere?' 'No, basta!' e mentre mangiava, e gradiva e faceva il bis, ancora rimuginava fra sè e sè 'manoncapiscoperchènonsipotevamettereilriso' ... ovviamente ho dovuto promettergli di rifarla (ma solo se dividiamo la spesa muahahahahah!!) con il riso e aggiungendo qualche peperone!
La Fideuà è stato il nostro pranzo della Domenica delle Palme, è stato gradito da tutti, hanno fatto tutti il bis e quello che ha gradito più di tutti è stato il mio cucciolo buongustaio ... ammore di mamma sua!!!

Ho comprato tanto pesce fresco ... forse ho anche esagerato un pò ... ma la soddisfazione che mi ha dato è stata davvero grande, fatto tutto da sola sola, grazie a Mai, al suo video, ai consigli sempre preziosi, non mi stancherò mai di dirlo, delle MTCHALLENGINE, mi sono sentita davvero trasportata su quel peschereccio ... cullata dalle onde ... godendomi il sole sdraiata mentre dalla cucina arriva un odorino niente male ... ah no scusate ... il cuoco sono io, ok ... cambia la scena ... sono in cucina a pulire il pesce e per prima cosa metto a fare un bel brodo ...dunque abbiamo ...

1 scorfano ("mammaaaaaaaa???? ma quanto è brutto e quanto punge!!!" ... "Emanuele te l'avevo detto di non mettere le mani nella borsa della spesa???") 
2 gallinelle 
1 tordo di mare
... ah prima di aggiungere l'acqua per il brodo, seguo il consiglio della mamma di quel pescatore italiano, faccio insaporire un pò i pesci con un filo d'olio, uno spicchio d'aglio, peperoncino e una foglia di alloro, li giro e li rigiro e poi elimino l'aglio, l'alloro e aggiungo acqua, una cipolla e una carota a pezzi.



Inizio a preparare il resto degli ingredienti che mi servirà per il sugo, nella rete ho trovato 
cozze, 
vongole veraci, 
2 merluzzetti, 
mazzancolle 
calamari 
... e non dimentichiamo che il capitano gradisce sempre una salsina di accompagnamento ma questo capitano qui non tollera tanto l'aglio e quindi non posso preparare quel tipico aioli ma devo trovare un'alternativa ...



... e dopo una ricognizione nella dispensa della cambusa ne ho ricavato un piccolo bottino che dovrebbe dare un buon sapore:
pomodori secchi
olive
1 spicchio d'aglio
acciughe salate
capperi
unirò un bel pò di buon olio extra vergine di oliva, quello che il capitano tiene da parte per le grandi occasioni e vedremo se gradirà ...

... il brodo è pronto e procedo a spinare i pesci e tenere da parte tutta la polpa, poi cerco di 'suonare' le vongole per capire se c'è qualcuna con la sabbia e in una padella apro i frutti di mare e metto da parte anch'essi.


Ma intanto preparo anche la tavola e ... e si, di riso non ce n'è più ... ho trovato un pacco di spaghetti .. ora li spezzo e li uso al posto del riso ... ho tutto pronto devo solo procedere alla cottura dei vari ingredienti ...



... un giro d'olio e una tostatura agli spaghetti, giusto il tempo di vederli imbiondire ...



... li metto da parte al caldo e vado con le mazzancolle ...



... ora è il turno dei calamari ...



... e della polpa di pesce con i frutti di mare che metto in ultimo perchè praticamente sono già cotti ...




 ... ora, e sempre nella stesa padella :D ... è la volta del soffritto per il quale utilizzo:
400 gr di pomodori pelati
1\2 spicchio d'aglio a pezzetti piccoli
altro olio evo


e in questo sughetto aggiungo
un pizzico di zafferano sciolto nel brodo 
1\2 cucchiaino di paprica dolce
quando il sughetto si è ristretto va aggiunto il brodo e portarlo a bollore per poi versarvi la pasta ...



... nel frattempo sminuzzo accuratamente tutti gli ingredienti della salsetta (e ritorno per un attimo nel 2013, ma giusto il tempo di un tocchetto al minipimer giuro!) e aggiungo olio extra vergine di oliva ... 



... intanto a metà cottura della pasta aggiungo in ordine, calamari, polpa dei pesci, frutti di mare ...



... e in ultimo le mazzancolle che poi vanno anche a decorare un pò il piatto perchè anche l'occhio del capitano vuole la sua parte ;)



... impiattata e pappata!





FIDEUA' DI MARE PER L'MTCHALLENGE DI MARZO 2013!




Ma intanto dal peschereccio siamo sbarcati ed ora il cuoco lo faccio in campagna ...

... ed il mio 'Capitano' è un vispo settenne con le idee molto molto chiare in fatto di cucina, dopo avergli fatto assaggiare la mia fideuà di mare gli chiedo cosa vorrebbe che gli preparassi per il pranzo del suo onomastico, la risposta è precisa: pollo con peperoni! E per primo?
Per primo ... dunque ... ma non si potrebbe fare come per quel pranzo di mare che mettiamo la pasta nel pollo con i peperoni????


Oh Capitano mio piccolo Capitano ti adoro!!!





FIDEUA' DI CAMPAGNA CON POLLO E PEPERONI E SALSINA DI CIPOLLE E CAROTE! (che non partecipa all'MTchallenge)



spaghetti spezzati
pollo in pezzi
peproni verdi e rossi
cipolle
carote
sedano
pomodori
spaghetti spezzati
olio evo
1\2 spicchio d'aglio
sale
parmigiano reggiano



Fate un brodo con i pezzi del pollo, una cipolla, una carota, un gambo di sedano.
Nel frattempo friggete i peperoni in olio evo con 1\2 cipolla affettata sottilmente.
Intanto, in altro piccolo pentolino mettete un giro di olio evo, un pò d'acqua e lasciate appassire lentamente un'altra cipolla affettata molto sottilmente insieme ad una piccola carota sempre a fettine, salate coprite e lasciate cuocere.
Quando il brodo è pronto, filtratelo con attenzione, prendete i pezzi di pollo, disossateli accuratamente e tenete la carne da parte.
In padella con olio fate tostare i spaghetti spezzati e metteteli da parte poi mettete prima il pollo e poi aggiungetevi i peperoni giusto per insaporire la carne di pollo, poi tenete da parte e fate il soffritto coni pomodori e mezzo spicchio d'aglio, aggiungete il brodo e versate la pasta quando bolle e verso fine cottura il pollo e i peperoni.
Intanto cipolla e carote per la salsina saranno ammorbidite a sufficienza, aiutatevi con un cucchiaio di legno a stemperarle meglio, aggiungete un cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato e servite al vostro Capitano ... il mio ha GRADITO!!!


domenica 17 marzo 2013

Per Serena: "MI CHIAMO BOND, MAFFO BOND!"


E' la prima volta che esito così tanto a scrivere un post ... paura di dire la cosa sbagliata, paura di sembrare retorica, sdolcinata o, al contrario, distaccata ... è difficile scrivere un post e dedicarlo ad una persona che non c'è più ... che non conoscevi se non virtualmente. Con Serena ho avuto pochissimi contatti, solo per chiederle qualche consiglio, ero e sono un'assidua lettrice del suo blog e dei suoi post su Coquinaria perchè Serena è un mito ... i suoi buffet sono mitici e lei era una forza della natura.
Perciò io mi fermo qui, lascio parlare in questi giorni chi l'ha conosciuta più e meglio di me!  


Dal forum e dal suo blog ho scelto di proporvi la ricetta della frolla salata, per la semplicità nel farla e la versatilità del suo utilizzo.


'Pate a foncer' la chiama con grande conoscenza culinaria Serena, non dimenticando mai di riportare la fonte originale, ma per me rimane la frolla salata di Maffo:

CROSTATA SALATA DI SALSICCIA, RICOTTA E FRIARIELLI CON FROLLA DI MAFFO BOND!

Ingredienti per foderare una tortiera di 24 cm di diametro
250 gr farina
125 gr burro a pezzettini morbido
un uovo intero
un cucchiaino di zucchero
mezzo cucchiaino di sale
40 ml di acqua fredda


Ingredienti per il ripieno:
1 kg di broccoli 'friarielli'
300 di salsiccia fresca
aglio
olio evo
peperoncino
250 gr di ricotta vaccina
1 uovo
sale
pepe
una bella grattata di parmigiano reggiano e se volete una cucchiaiata di pecorino.


Innanzitutto pulire i broccoli, lavarli accuratamente e friggerli in padella con olio evo e 1 spicchio d'aglio bello grosso, a metà cottura prendete la salsiccia, eliminate il rivestimento della stesa e 'sgranatela' nella padella con i broccoli rigirando e facendo insaporire il tutto fino a cottura.
E mentre la padella fa il suo dovere, inserite in planetaria, in cutter o in robot come ho fatto io o in ciotola per far lavorare le vostre braccia, gli ingredienti per la frolla salata, così come li ha elencati Serena nella ricetta e lavorate fino a formare una bella pallottola omogenea che ricoprirete di pellicola e lascerete riposare in frigo fino a quando gli ingredienti per il ripieno non saranno pronti!
A questo punto la salsiccia con i friarielli saranno cotti e anche raffreddati e voi potrete procedere ad amalgamarli insieme alla ricotta, all'uovo, ai formaggi, salando e pepando il tutto come meglio vi aggrada.
Dopodichè io procedo rivestendo sempre lo stampo con carta forno bagnata e strizzata ma voi utilizzate il vostro metodo. Su di un piano leggermente infarinato stendete la frolla salata e rivestite lo stampo, versate il ripieno e con la fr9olola avanzata richiudete la crostata come più vi piace!
E' di una bontà unica ... proprio come Serena!
Ciao Maffo ... Maffo Bond!




giovedì 7 marzo 2013

D come ... DONNE? No ... come DIGNITA'!






In questo post ci vorrei mettere tanto...forse troppo ...tutto...tutto quello che vorrei dire OGGI alle donne, si OGGI e non DOMANI.
Domani che è l'8 marzo e che non è la 'FESTA DELLA DONNA', come ci spiega benissimo Wikipedia:

"La GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA (comunemente definita festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911e in Italia nel 1922."


Il motivo è facile comprenderlo e, credo proprio, largamente condivisibile, non c'è nulla da festeggiare...in questo post devo anche trattenermi perchè mi verrebbe spontaneo usare termini non proprio adatti ad una ... signora appunto! Non c'è nulla da festeggiare, dicevo, e le cronache degli ultimi mesi ce ne hanno dati di motivi su cui riflettere.





Ma oggi non voglio rivolgermi alla Donna vittima, no, oggi no, oggi voglio ancora una volta, come ho fatto negli anni passati, cercare di rivolgermi a quelle donne che domani sera usciranno a festeggiare, usciranno a far la fila per entrare in locali nei quali il 2 settembre, o l'8 agosto, o il 10 marzo non entrerebbero mai.
Non chiamatemi bizzoca, retrograda o altro perchè spero con quest post di riuscire a trasmettervi altro... sarà difficile lo so anche perchè credo che quelle donne alle quali vorrei rivolgere il mio pensiero difficilmente passeranno di qui a leggermi ma, se siete d'accordo con me, diffondete il messaggio che non è così che dimostriamo di esser donne emancipate e libere, non è gridando, urlando, strappandoci i capelli alla vista dello spogliarellista di turno e del cameriere sexy che affermeremo la nostra personalità ... e fatevi portavoce soprattutto con le ragazzine, le vostre figlie, quelle delle vostre amiche e tutte quelle che conoscete, a me capita di viaggiare in autobus con gli studenti e ... credetemi, i discorsi che ascolto spesso mi fanno rabbrividire ... le priorità vanno alle cose materiali e ai mezzi per ottenerle...e non credo sia SOLO questione di educazione ... anche io prima di diventare mamma mi dicevo 'no, mio figlio non mi chiederà mai o non mi dirà mai certe cose perchè noi gli daremo altri valori!' .... noi glieli diamo 'altri' valori, o perlomeno ci proviamo, ma ... mio figlio a soli 7 anni mi chiede e mi dice certe cose che in casa non ha mai visto e ascoltato, per cui, la vigilanza della famiglia a volte non basta!




Da qualche parte leggo che il 'significato 'di questa giornata sta anche nella libera scelta, di leggermi un libro, partecipare ad un dibattito\convegno, andare in pizzeria con le amiche o decidere di fare oggi quello che non farei mai in altri giorni ... ok, d'accordo, sarà pure così, però ... però poi non lamentatevi, non siate ipocriti!
Penso che sia importantissimo ritagliarci degli spazi solo nostri e condividerli, volendo, con le donne alle quali siamo più affezionate ma perchè farlo solo l'8 marzo? perchè esagerare in questo giorno? Diamoci, datevi un appuntamento mensile, bimensile o che vogliate ma vivete la vostra libertà tutto l'anno, non sentitevi 'autorizzate' a scatenarvi solo l'8 marzo perchè in questo giorno tutto si può e tutto viene 'perdonato' dai maschietti ... è questa ipocrisia che non sopporto!
Potrete darmi torto e vi prego di farlo se lo pensate, motivandomi le vostre ragioni, ma sono fermamente convinta che molte, moltissime donne debbano riconquistare la propria Dignità e restituirla alle tante altre alle quali l'hanno fatta perdere, anche solo perchè qui è sempre più facile fare di 'tutta l'erba un fascio'.




Intanto io cerco di dare un senso a questa giornata con la scoperta che questa è la "Settimana della Consapevolezza dell'Endometriosi" . Ed anche sta cosa qui mi arriva in un momento particolare, sto infatti facendo degli accertamenti perchè la mia ginecologa sospetta che possa esserne affetta anche io ... quindi ... chi più di me in questo momento vi può dire, donne riacquistate la vostra Dignità anche in questo: non trascurate i controlli periodici, non trascurate la Prevenzione.
Non pubblicizzo più sul blog o altrove le campagne per la prevenzione del tumore al seno perchè qualche anno fa mi sono scontrata con la struttura presente nella mia zona che, nella lista era indicata come quella che avrebbe effettuato controlli gratuiti nel mese, che di solito è quello di ottobre, bene, io telefono per prenotare una mammografia e mi danno appuntamento per ... MAGGIO!!! Alla faccia della prevenzione!
La prevenzione fatela voi, sempre, ricordate che dai 35 anni avete diritto allo screening gratuito per il pap-test e dai 45 anni alla mammografia ogni due anni, ricordatevi che è prevenzione, per questo avete diritto all'esenzione ogni due anni, se poi per qualche altro problema dovete ripeterla in tempi più abbreviati, non esitate comunque a farlo, è davvero l'unica ARMA che abbiamo disposizione per cercare di combattere il nemico.
Ed ora veniamo alla nota dolce che non potevo farvi mancare ma, per carità, niente mimose per me, nè nel vaso, che sono allergica, nè nel piatto ... perlomeno non oggi ... cercherò di conquistarvi con un dolcino semplice, delicato ma dai sapori decisi ... un pò come noi...



L'ispirazione arriva da un Sale&pepe del gennaio 2012, dal pasticciere del ristorante 'Vite' di San Patrignano, io l'ho un pò riadattata all'umore del momento!


Innanzitutto non ho usato bilancia, per la prima volta nella mia vita, stamattina ho fatto tutto assolutamente ad occhio, mescolando un pò di farina di integrale di avena e un pò '00', qualche cucchiaio di zucchero, un cucchiaino di cannella, un pizzichino di sale, la scorza grattugiata di un limone bio, 1\2 cucchiaino di lievito per dolci, 1 tuorlo d'uovo e una noce di burro fuso (si burro fuso, per andare ad una certa persona con il pensiero, ma questa è un'altra storia ancora di donna e ne riparleremo qui); le mele invece no, le ho cotte come dice il maestro pasticciere però anche se le mie erano rosse come le sue, la mia polpa non è diventata rossa come quella che lui fa vedere in foto e quindi di di seguito vi riporto comunque la sua ricetta:

Frolla alle mandorle:
400 gr farina
190 gr farina di mandorle
200 gr zucchero semolato
2 uova
10 gr lievito in polvere per dolci
200 gr burro
2 gr cannella in polvere
Per il ripieno
10 mele rosse
100 gr burro
100 gr ca zucchero
 Le mele per il ripieno vanno cotte in forno, appoggiate un pezzettino di burro, ca 10 gr per mela al posto del picciolo di ogni mela e spolverate con zucchero. Coprite con alluminio o richiudete in carta forno come ho fatto io e infornate a 185° per un'ora.
Dopodiche le fate raffreddare e tirate via tutta la polpa, il maestro pasticciere dice di frullare la polpa per avere una purea omogenea ma vi assicuro che basta amalgamarla con un cucchiaio di legno, non c'è bisogno di riscaldarla ulteriormente con il frullatore. 
Mettete da parte la polpa di mele mentre stendete la frolla che avete preparato appena infornate le mele e messo a riposare in frigo, rivestite degli stampini da crostatine versatevi il ripieno, richiudete con i disegni di frolla che più vi aggradano e fate cuocere in forno a 160° per ca 20 minuti.



Con il cuore vi auguro ... buona giornata!

lunedì 25 febbraio 2013

AMICIZIA E' ANCHE ... UNA RED VELVET CAKE IN REGALO!!!




Di solito si inizia con la brutta copia, quella peggio riuscita per poi postare man mano le versioni migliori. Di solito fanno così quelli che fanno e ci rifanno per l'MTChallenge!


Ma a me la 'bella copia' serviva per il primo post, quello che ho scritto con il cuore, di getto.
Questa invece, è la primogenita, non che non ci abbia messo il cuore ... anzi, è stata realizzata per festeggiare il compleanno di una carissima amica, per regalarle un dolce e spensierato momento in un periodo un pò troppo pesante per lei.
Però le foto sono un pò troppo 'casalinghe', me ne vergogno un pò ... ma non tanto da non farvela vedere, eh eh eh!!!!


Anche questa è stata un successone, loro non se la aspettavano, avevo detto che avrei fatto una torta al cioccolato, accogliendo le richieste della maggioranza dei partecipanti alla festa .. o meglio ...ehm ehm ... dovrei dire dei più 'prepotenti', ma lasciamo stare ah ah ah...speriamo che non mi legga!
Poi quando Stefania ha scelto questo dolce per onorare la sua vincita, non ho avuto dubbi, per Rox avrei preparato la Red Velvet Cake.
Dovete sapere che i miei amici sono scettici quando propongo loro delle nuove ricette, nuove, ovviamente, per noi, nel senso di mai sperimentate prima, loro vorrebbero che io facessi sempre le solite cose che preferiscono, c'è chi vuole la crostata con marmellata, chi torta con crema pasticcera semplice, chi la torta di mele, i bambini vogliono il cioccolato in ogni dove, chi dice che il formaggio non gli piace, ma poi lo mangia senza manco saperlo come è successo anche per questa torta ah ah ah Michi Michi!!!
Ah, all'ultimo momento abbiamo fatto uno scherzo a Rox ... invertendo le candeline, sono 52 all'anagrafe ma sicuramente 25 nello spirito. Ti voglio bene Rox!



Quindi mi sono ben guardata dallo 'spifferare' che per il compleanno di Rox avrei preparato una Red Velvet Cake e per giunta gluten free, non sia mai, avrebbero iniziato a storcere il naso ancor prima di guardarla!



E così mi sono tolta una bellissima soddisfazione!
Hanno mangiato tutti, hanno fatto il bis, la mia dolce principessina Alessia mi dice 'Zia, ma sembra la Red Velvet!' ecco, arriva il momento 'Amore, questa E' la Red Velvet!!!'  ... pausa di riflessione 'La Red Velvet????', 'Si la Red Velvet ma .... è una torta Gluten Free' 'Eh....???'  'Ma nella crema cosa ci hai messo, è trooooooppo buona' ah ah ah....me l'aspettavo questa domanda 'Formaggio Michi .... taaaaaaanto formaggio!!!!' 'Nooooooooo' 'Siiiiiiiiii'. 



E così hanno capito che non devono avere pregiudizi in cucina, che bisogna sempre assaggiare prima di giudicare e soprattutto che anche chi è affetto da celiachia può papparsi delle bontà come questa torta, la cui ricetta ci è stata 'regalata' da Stefania e credo che tante di noi la serberanno preziosamente!
Mi ha fatto anche piacere dedicare questa torta a Rox, la mia amica che tutti i giorni porta avanti la sua piccola, grande croce con dignità, forza e che riesce anche a far sorridere noi con il suo irresistibile 'sense of humour' ... un'altra donna che lotta...



Ingredienti che magari non troviamo tutti i giorni sulle nostre tavole ma che ci farebbe bene alternare ai soliti che usiamo:


Red Velvet Cake (dal post della Stefy)

160 gr di farina di riso sottilissima tipo amido (Le Farine Magiche Lo Conte, Pedon, Rebecchi)
60 gr di fecola (Cleca, Pedon, La Dolciaria, Sma & Auchan)
30 gr di farina di tapioca (che potete sostituire con Maizena come ho fatto io)
1/2 cucchiaino da tè di sale
8 gr cacao amaro (Venchi, Easyglut, Pedon, Olandese
110 gr burro non salato a temperatura ambiente
300 gr di zucchero
3 uova medie
1 cucchiaino da caffè di estratto vaniglia bourbon (o i semi di una bacca, ma non usate la vanillina)
240 ml di buttermilk (ma se non lo trovate, fate inacidire per 20 minuti la stessa quantità di latte con un cucchiaio di limone)
1 cucchiaio di colorante rosso (Rebecchi e Loconte)
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino da tè di bicarbonato di sodio
Pre-riscaldate il forno a 175°C.
In un recipiente mescolate le farine, il sale, il cacao. In un altro recipiente, sbattete il burro per 2-3 minuti, finché sarà soffice e poi aggiungete lo zucchero e sbattete per altri 3 minuti.
Aggiungete le uova, una alla volta, sbattendo 30 secondi dopo ogni aggiunta.
Mescolate il colorante al buttermilk e quindi versate poco per volta al composto di burro, alternando le polveri al buttermilk. Possibilmente iniziate e finite con la farina. Aggiungete anche la vaniglia e mescolate.
In una tazzina (capiente) mescolate il bicarbonato all’aceto bianco, facendo attenzione a versarlo subito nell'impasto (altrimenti ve lo troverete per tutta la cucina) e incorporatelo bene con una spatola.
Imburrate due teglie da 18/20 cm e spolverizzate con farina di riso. Fate cuocere per 40/45 minuti, o finché non vedete che è cotto (con il trucchetto dello stuzzicadenti!)
Lasciate raffreddare la torta dentro la teglia (potete usarne anche una in silicone, ma è meglio usare la  carta forno per evitare contaminazioni) per 10 minuti. Poi toglietela dalla teglia e lasciatela raffreddare, quindi fasciatela nella pellicola trasparente. Fatela riposare in frigo per diverse ore (io l'ho lasciata tutta la notte). In questa maniera sarà più facile da tagliare senza che si sbricioli e sarà più semplice mettere la farcitura. Non spaventatevi se vi sembra troppo dura, perché a temperatura ambiente tornerà morbidissima.
Questa è la ricetta base, a questa si possono aggiungere infiniti sapori. Si può conservare in frigo in un contenitore ermetico e riutilizzare quando se ne ha bisogno.




Anche io questa l'ho farcita con la crema suggerita da Stefania:
Butter cheesecream
Ingredienti:
220 gr - formaggio cremoso tipo Philadelphia (cioè una confezione grande)
120 gr - burro morbido
140 gr - zucchero a velo (Eridania, Pedon, La Dolciaria, Sma&Auchan, Cannamela, Arpa)
1 cucchiaino di scorza di limone bio grattugiata

lamponi surgelati (ma freschi è meglio!)
codette rossse (Lo Conte)
Procedimento:
Sbattete bene il burro finché è cremoso. Quindi unite lo zucchero, la scorza del limone e il formaggio e sbattete per almeno 5 minuti. A questo punto potete farcire la torta. Se vi sembra troppo morbida, potete lasciarla riposare un po' in frigo e il burro la farà compattare di nuovo. La crema va conservata in frigo, anche se a temperatura ambiente non si scioglie.
Questa è una torta abbastanza umida che non ha bisogno di essere bagnata per essere farcita, quindi si presta splendidamente alle torte in pasta di zucchero. Ma se lo scopo vostro, non è rivestirle, potete bagnare un po' gli strati, per renderla più simile al sapore delle nostre torte.
A questo punto, farcite la torta, senza bisogno di bagnarla, io ho sbriciolato un pò dell'interno per usarlo come decorazione.

Parte della crema l'ho colorata con un pò di rosso usato anche per l'impasto e l'ho decorata semplicemente, terminando con una spolverata di farina di cocco che mi serviva per dire a Michi che era ... formaggio ah ah ah!!! 
E' una ricetta perfetta!