Ti pubblico qui dove probabilmente nessuno ci vede e ancor meno ci legge, perché, giustamente, tu non vuoi comparire nei miei social e anche io mi chiedo poi perché sento questo impulso, uno stimolo nazional-popolare, direbbe la buonanima di Pippo Baudo, sulla scia dell'egocentrismo di massa che ci ha contagiati (quasi) tutti nell'era digitale. Mi interrogo su questo bisogno che può apparire stupido e banale: perché postare foto e dedicare parole e pensieri ad una persona che è a meno di 5 metri da te come lo sei tu in questo momento?
E come poi sperare che legga queste parole e che le abbia a piacere!
No, effettivamente è una contraddizione in termini.
Ma torniamo a noi, qui, io lo faccio perché parlare con te è diventato alquanto complicato, i miei tentativi di instaurare un dialogo a volte anche leggero, tranquillo, scherzoso, complice, si infrangono tutti sulla tua, forse apparentemente, almeno lo spero, ma esteriormente granitica indifferenza.
Oggi ti scrivo qui perché è il tuo 20esimo compleanno. Un compleanno tondo, importante, il primo vero giro di boa direi, perché quello dei 18 è tutta apparenza, lo abbiamo capito.
Oggi sono qui anche perché ieri sera abbiamo avuto uno dei nostri tanti litigi, uno sclero di mamma e papà contro la tua, poco apparente ma molto fastidiosa indolenza e pigrizia. Ci sta. Come ci sta che io oggi ho voglia di dimenticarlo e dirti quanto Ti Amo. Ho ritoccato questa foto con il filtro dal nome "raggio di sole" e guardando l'effetto che fa, rispetto alla foto originale, ho sorriso, perché è proprio l'effetto che hai avuto tu nella mia vita: sei il mio raggio di sole sul mare! Ciò che amo di più in questo mondo.
Sei Tanto, più di quanto avrei mai immaginato e sono orgogliosa, fiera dell'uomo che stai cercando di diventare, so che i semi non andranno dispersi nel vento, anche se oggi sei sempre lì, dietro quella porta, io so che ci sei.
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