domenica 22 marzo 2009

E ADESSO ... PORTATE O' RAGU'!

La mia ricetta per partecipare alla raccolta-concorso di Elle, la vegolosa



Un film di Lina Wertmüller.
Con Sophia Loren, Pupella Maggio, Luciano De Crescenzo, Luca De Filippo.
Genere Commedia, colore 119 minuti.
Produzione Italia 1990.

Pozzuoli, 1934. Sembra un fine settimana come gli altri in casa Priore: il sabato passa con Rosa affaccendata nella preparazione del suo famoso ragù, ma nelle sue movenze s'indovina un certo nervosismo accentuato da quello del marito Peppino che la rimprovera per ogni minima cosa e che se la prende con chiunque gli capita a tiro: con il figlio che si confida con il nonno invece che seguire i suoi consigli, con la figlia Giulianella che litiga con il fidanzato, con la zia Memè che tormenta il figlio con inutili cure mediche...Insomma il clima familiare si sta surriscaldando al punto che è inevitabile l'esplosione che avverrà il giorno dopo soprattutto nei confronti di un estraneo alla famiglia il vicino di casa il ragioniere Luigi Iannello, che con la moglie è stato invitato per il pranzo della domenica.
Il ragioniere, senza secondi fini ma proprio per il suo naturale carattere espansivo e amichevole, frequenta casa Priore con una certa invadenza ma mostrandosi sempre amico di Peppino e particolarmente affabile verso la padrona di casa. Ed è proprio il ragioniere la causa dell'improvvisa e imprevista scena che mette in opera Peppino sconvolgendo e mandando all'aria il pranzo della domenica. La moglie sconvolta dalla scenata di gelosia, che è rivolta soprattutto a lei e che è il risultato delle incomprensioni che si sono accumulate e che hanno minato il rapporto della coppia, viene colta da un leggero malore. Assistita dalle cure premurose dei familiari passa la giornata domenicale mentre Peppino sconsolato e amareggiato, pentito da quanto ha fatto e detto, addolorato per aver causato il malessere della moglie, si sente incompreso da tutti. Arriva finalmente il lunedì: la famiglia Priore con animo più tranquillo riflette su quanto è accaduto il giorno prima e capisce che in fondo il motivo che ha fatto nascere il litigio della coppia è l'amore che ancora li unisce. Marito e moglie alla fine si dicono quello che finora hanno tenuto nascosto nei loro animi e dal chiarimento rinasce il ricordo del loro amore che ancora li terrà uniti.
'Sabato, domenica e lunedì' è una commedia in tre atti scritta e interpretata da Eduardo De Filippo nel 1959, inserita dallo stesso autore nel gruppo di opere che ha chiamato Cantata dei giorni dispari.
Così ne parla lo stesso De Filippo: « In Sabato, domenica e lunedì c'è un fermento contestatario, un'anticipazione dell'avvento del divorzio in Italia, una apparente fusione di finti rapporti cordiali in una famiglia in cui convivono i rappresentanti di tre generazioni: nonni, figli, nipoti, ma dietro la facciata bonaria si avverte un ammonimento a tutti i coniugi che non vanno d'accordo: spiegatevi, chiaritevi i vostri dubbi, i vostri tormenti. Alla fine della commedia non c'è chi non comprenda che soltanto l'amore può tenere insieme due esseri; non certo il matrimonio, e nemmeno i figli »
(Eduardo De Filippo [2] )
Fin qui mi hanno aiutato le parole tratte da Wikipedia ... ora continuo io ... come ho avuto già modo di dire altre volte io mi sento 'napoletana dentro', anche se sono nata in provincia e adoro tutte le forme artistiche di espressione della 'napoletanità', ovviamente non posso non adorare 'il maestro', Eduardo De Filippo, per noi napoletani, appunto, solo 'Eduardo', le sue opere le conosco quasi tutte, le sue battute più famose fanno ormai parte della nostra quotidianità, il suo disincantato realismo, pur non privo di speranza, che passa proprio attraverso quelle frasi semplici, che i più definirebbero 'luoghi comuni' ma che altro non sono che una realtà che non è più tale ed allora assurge al nuovo stato di 'luogo comune', si può forse riassumere in quella che credo sia una delle frasi più conosciute 'Addà passà a' nuttata' ... epilogo di quell'altro gioiello che è "Napoli milionaria" ... ma veniamo a 'Sabato, domenica e lunedì', io sono innamorata di questo film, credo che la Wertmuller abbia saputo rendere giustizia appieno al grande Eduardo, con la scelta degli attori, con la sua maestria nel riuscire a costruire 'dialoghi muti', si, quello che tanto mi piace di questo film è proprio il continuo conversare con gli sguardi dei due protagonisti, donna Rosa e suo marito Peppino, che per la maggior parte del film sono in tensione, si dicono milioni di parole ... con gli occhi, Peppino si avvicina, guarda Rosa, lei si volta ... poi distoglie lo sguardo con sofferta sufficenza ... dialoghi d'amore sono ... che io trovo di una sensualità unica, se non lo avete ancora visto o non ve lo ricordate bene, vi prego, andate a cercare questo film e ditemi se non ho ragione, appena ho letto dell'idea di Elle ho deciso all'istante cosa avrei preparato, uno dei protagonisti del film è, infatti, un classico della cucina napoletana, o' rraù', e come potevo esimermi dall'offrire questo omaggio alla mia Napoli ... ho deciso così di seguire alla lettera le indicazioni che donna Rosa stessa fornisce per la preparazione ...



















Ed eccolo il mio ragù ...

... l'ho preparato per il 19 marzo, è stata una grande soddisfazione, ho visto mio padre e mio marito, di solito molto riluttanti nel farmi grossi complimenti, leccarsi i baffi e chiedere il bis, addirittura mio padre mi ha detto che erano decenni che non mangiava un ragù fatto così ... he he he ... inutile dire che mia madre lo ha guardato di traverso ... ma, in effetti è vero, il ragù, come chiaramente si evince dal brano del film che ho postato sopra, è una cosa 'soggettiva', nella quale confluiscono tradizioni familiari, gusti personali, tendenze del momento, possibilità economiche e tanto altro ancora ... ed ecco che nel mio ragù non troverete la carne di maiale ... qualcuno storcerà il naso ma, come ho già detto, io lo volevo fare proprio come donna Rosa e a giudicare da come è stato spazzolato credo proprio di esserci riuscita ... come donna Rosa sono andata a comprare la carne ... e qui una nota di merito va al mio macellaio di fiducia ... Peppe è un ragazzo intelligente, eccellente nel suo mestiere e quando gli ho detto che volevo della carne per fare un buon ragù ... sapete come mi ha risposto? "Non ti preoccupare, ti faccio fare il ragù di Sofia Loren" ... allora non ho resistito e gli ho raccontato del blog, della raccolta e della ricetta che volevo proporre io ... e lui ha pensato al resto ...


... ecco, questa è la carne che mi ha consegnato Peppe e che io ho provveduto a cucinare come donna Rosa comanda ... il giorno prima, verso le 4 del pomeriggio ho cominciato a mettere in acqua e sale 4 cipolle medie, le ho poi affettate sottilissimamente e messe in pentola con abbondante olio evo, dopodi chè ho adagiato tutti i pezzi di carne per farli rosolare ben bene ... come dicevo la carne è tutta di manzo ... annecchia, corazza, punta di natica, nervetti, lamunciello ...

... quando ciò è avvenuto, ho aggiunto un bicchiere di vino bianco secco e lasciato sfumare, aggiustato di sale e dopo un pò versato la passata di pomodoro, io ho usato i pomodori pelati in lattina da 400 gr l'una e ce ne sono voluti 7, però da dire che il sugo è avanzato, sempre per 4 persone, anche per il giorno dopo ... ora il ragù comincia a 'pippiare' ... cioè sobbolle formando bollicine sulla superficie ma a fiamma bassa ... senza fretta ...



... infatti qui erano le 5 del pomeriggio circa ...



... e qui invece le 10 di sera, vedete come si è ristretto? e sapete come abbiamo cenato io e mio marito quella sera? ... con i 'culilli' di pane inzuppati nel ragù che ancora cuoce ... forse c'è qualcuno fra di voi che ancora lo fa o lo vede fare ai figli o nipoti, anche noi abbiamo ricordato la nostra infanzia e ci siamo sentiti tanto riscaldati da quell'odore ... quel sapore che ci ha riportati indietro ... tanto indietro ad un tempo che non abbiamo vissuto ... un tempo in cui la famiglia era altra cosa ... e quanto è 'allargata' la famiglia di Rosa e Peppino ma non nel senso moderno del termine, fortunatamente ... ma in quel senso antico, secondo il quale chi aveva più possibilità economiche e una casa più grande teneva con sè i parenti, stretti è ovvio, che contribuivano come potevano, i coniugi Priore vivono in una grande casa che si affaccia direttamente sul mare di Pozzuoli, con il padre di Rosa, 3 figli, di cui però uno è sposato, una zia vedova con il figlio 'zitiello e mammone', 3 cameriere i cui nomi sono tutto un programma, Crocifissa, Adolorata e Martirio!
Sullo sfondo ... la storia, un fascista che cerca di governare la città secondo i dettami della dittatura ... cosa assai difficile a Napoli ... il movimento lento ma inesorabile della terra con il bradisismo di Pozzuoli che, a fine storia, provoca un terremoto ma ... nemmeno quello riesce a smuovere Rosa e Peppino che, nel frattempo, hanno ritrovato tutto l'ardore del loro amore ...
... scusate il post lungo e dettagliato ma ... è l'amore e ... buon ragù a tutti!!!

21 commenti:

pagnottella ha detto...

Didaaaaaaaaaaaaaaaaa, gran parte delle scene di questo film sono state girate nel mio paeseeeeeeeeeee!!!
Che brava!!!
Bellissima presentazione! :-)
P.S.Ho visto il tuo rotolo dalla tua sister,
Sembra sofficioso! mhhh che bontà!
Buon fine fine settimana e come dice Elluccia non è un refuso :-)
Baci...

Elle ha detto...

sisterrrrrrrrrrrrrrr!
ecchettelodicoaffà, è una
MERAVIGLIA !!!!!!!!!!
Grazie per aver partecipato e grazie per il lavoro bellissimo che hai fatto!
Ti voglio bene!

Simo ha detto...

Mamma...chissà che sapore.... fatto così non l'ho mai provato.....

Anonimo ha detto...

Giusy hai fatto un ragu' con i fiocchi!!!e la pasta doveva essere una goduria...le zite spezzate sono la mia passione..un bacione Tittina

Lo ha detto...

che bel piattone di sugo...non conosco il film m atu ne hai parlato così intensamente che sento quel sugo ricco e produmato....un bacione

Ago ha detto...

Ciao Dida! Piacere di conoscerti!:-)
Mi piace molto il film che di cui hai parlato e...i 'culilli' di pane inzuppati nel ragù che ancora cuoce...io sono tra quelli lì...una bella inzuppatina proprio dell'ultima parte del pane...la migliore in assoluto...poi se è pane di grano è il massimo :-DDD

Un bacione
Ago :-D

tartina ha detto...

Voglio farci il bagno, in quel ragù
*__________*

*

Anonimo ha detto...

ciao Dida, lo sai che abbiamo pensato alla stessa ricetta? quando l'ho vista ieri sera sono stata indecisa se pubblicare anche io la ricetta, che fra l'altro ho già preparato, non so che fare! il tuo ragù è buonissimo però io ho usato anche carne di maiale, un abbraccio buon inizio settimana

unika ha detto...

una vera bontà il ragù....non tutti lo apprezzano finchè non lo assaggiano....:-) un bacio
Annamaria

nightfairy ha detto...

Oh mamma..ma é uno spettacolo!!!

My Ricettarium ha detto...

Giusyyyyyyyyyyyyy ma che te sei impazzita!!??!!!!! mi vuoi vedere morta???? ma che spettacolo de ragù!!! che spettacolo!!! m'nviti a pranzo? :-DDDDD

Romy ha detto...

Un post bellissimo, che ho letto volentieri e che mi appresto a rileggere di gusto, per essere sicura di non aver perso neanche una parola...C'è tutta Napoli, nelle tue parole, Napoli la grande, la colta, l'antica...Napoli piena di sole ...Ho sofferto molto quando questa splendida città è stata in primo piano nelle cronache solo per aspetti tristi ed incresciosi...Napoli invece è meravigliosa...Un bacio! :-D

Margot ha detto...

Bonisismo Ragú.
Sai...
Il marito di la mia filla é Napoletá, noi siami spanola.
Ma fatto piaccere vedere un blog di Napoli, dopo se lo dico a la mia filla.
Baci.
Margot

dario ha detto...

che ragù favoloso!!!!
ne mangerei un piattone enorme!!!!
bravissima!
ciaoo e buona settimana

Daniela ha detto...

O' ragù è sempre o' ragù...
chi te lo dice è una napoletana verace come te...
peccato che non ci siamo potute incontrare. Carmen mi aveva avvisata ma purtroppo ero al lavoro e non potevo lasciare...
sigh...
sarà per la prossima volta (spero di pomeriggio)
baci

Acasadiross ha detto...

Bellissimo e godibilissimo racconto, un vero ragù d'altri tempi, cara Dida. E che meraviglia poter pucciare il pane nel sugo... lo facevo da bambina, era una cosa fantastica. Bravissima, complimenti davvero, non è facile preparare un buon ragù alla napoletana. Un bacione e buona settimana.

cielomiomarito ha detto...

Un film che ho amato molto... Grazie per avermelo ricordato con questa ricetta... Meravigliosa! Anzi... splenDida :)

manu ha detto...

tesoro questo è un grande ragù!! da manuale davvero!!! un bacione buona settimana

Lidia Miglionico ha detto...

Didaaaaa....o ragù...ahhhhhhh...che bontà estrema e sei stata bravissima a ricercare la grande Sophia....il cinema italiano un grande orgoglio.....baciiiiiii

Günther ha detto...

complimenti per il ragu è cosi che si dovrebbe fare

Dida70 ha detto...

@ grazie a tutti davvero per l'apprezzamento dimostrato nei confronti del mio ragù, volevo sottolineare il commento di Annamria perchè ha proprio ragione e lo dico perchè anche io non lo apprezzavo finchè ... non mi sono cimentata ... è davvero una bontà!