martedì 20 gennaio 2009

UN PO' DI DELUSIONE E SAN CATELLO

Eccomi ... innanzitutto voglio ringraziare di vero cuore tutti coloro che sono passati a leggere il post precedente e hanno tenuto le dita incrociate per me ... grazie davvero ma ... purtroppo tutte le nostre dita non sono bastate ... la convocazione si è risolta in un nulla di fatto ... l'incarico è andato ai due colleghi che mi precedono in graduatoria ... anche se ... va bè ... non posso dire niente, sarà per la prossima volta!

E poi ancora ...
1000 volte GRAZIE
per tutti i premi che mi avete donato, ora li raccolgo tutti con calma e li posto appena ho pensato anche a chi passarli!!!
Oggi voglio invece parlarvi di una festa ... si della festa del Patrono di Castellammare di Stabia che a casa mia è molto sentita in quanto mio padre, in qualità di 'stabiese doc' ne porta il nome, infatti ieri è stato l'onomastico di mio papà ... eh no ... non si chiama Mario ... si chiama Catello ... ok ... ripeto C-a-t-e-l-l-o ... è un nome particolare, lo so, forse sconosciuto al di là dei confini stabiesi e di pochi altri paesi strettamente limitrofi ma è un Santo al quale siamo molto legati e io oggi voglio parlarvene un pò avvalendomi del prezioso materiale del Libero Ricercatore, il sito che è la memoria storica di Castellammare e a tal proposito volevo tributare un grazie particolare a Maurizio Cuomo che nè è il responsabile e a tutti gli altri collaboratori, per il lavoro certosino di raccolta del materiale che fanno, animati solo dal più fervido amore per la nostra bella città!!!
Innanzitutto ve lo presento ...

... ecco questo è il nostro San Catello, ed ora alcuni cenni storici tratti da qui ...
[...Catello Specifico della Campania, è accentrato lungo l’arco del Golfo di Napoli, riflette il culto di San Catello, vescovo di Stabia nel VI secolo, patrono di Castellammare di Stabia (Napoli), dove il nome è ampiamente diffuso; alla base è il soprannome e poi nome individuale latino tardo Catellus, da catellus, diminutivo di catulus, “cucciolo”... ]

"La storia di San Catello, vescovo di Stabia e patrono della città di Castellammare di Stabia, purtroppo, non è ben chiara. Avvolta nel mistero e per alcuni tratti contraddittoria, la vita del Santo, fu trascritta per la prima volta dall'Anonimo sorrentino in un manoscritto risalente alla fine del IX sec. Intento a raccontare la storia di Sant'Antonino abate di Sorrento (strettamente collegata alla vita di San Catello), l'anonimo nei suoi antichi scritti, menzionando le vicissitudini che legano i due Santi, ha rilasciato numerose tracce descrittive anche di San Catello.
L'incontro tra i due Santi avvenne nella seconda metà del VI secolo, quando Sant'Antonino (monaco benedettino), scampato alla furia devastante del popolo longobardo, dopo diversi giorni di profugo cammino, giunto a Stabia, fu accolto dal vescovo Catello. In seguito divisero le fatiche apostoliche; ritiratisi eremiti sul monte Aureo, ebbero la celeste visione dell'arcangelo Michele, dove fecero innalzare un tempio in suo onore. Vittima di calunnia, con la quale lo si accusava di aver abbandonato i fedeli e la sua chiesa, il vescovo Catello fu sospeso e condotto prigioniero nelle carceri di Roma perché giudicato colpevole da Papa Pelagio II. Catello, uomo di fede, accolse la momentanea ingiusta decisione con estremo spirito di sopportazione chiudendosi in contemplazione.
Stretto in continua meditazione ed ispirato da sapere divino, Catello predisse al diacono, (suo temporaneo custode di cella) la sua futura elevazione a pontefice.
Alla morte di Papa Pelagio II (anno 590), la predizione fatta anni prima nelle carceri ebbe ad avverarsi: il diacono carceriere, fu eletto Papa con il nome di Gregorio Magno.
Leggenda vuole che, Papa Gregorio Magno, grazie alle rivelazioni avute in sogno da un monaco benedettino (presumibilmente sant'Antonino), avendo in ricordo la predizione di Catello (fatta anni addietro nelle carceri), lo riconobbe innocente. Finalmente scarcerato, Catello fu accolto festosamente dal popolo stabiese.

La statua lignea (immagine sopra), in origine interamente indorata, posta sull'altare nella cappella di San Catello della Concattedrale di Santa Maria Assunta e San Catello di Castellammare di Stabia, viene portata in processione dai fedeli stabiesi il 19 gennaio (festa liturgica) e la II domenica di Maggio (celebrazione del patrocinio). La statua del Santo Vescovo, venne commissionata nel 1604 a uno scultore napoletano di nome Giovanni Battista, e portata a Stabia il 16 Gennaio 1609. Il Santo è inginocchiato su un cuscino, con la testa fiera, eretta, con le braccia incrociate sul petto, vestito con gli abiti pontificali (Mitra - Piviale - Pastorale) in atteggiamento di preghiera a Dio e di incoraggiamento e conforto al popolo.
Il culto di San Catello fu approvato dalla Sacra Congregazione dei Riti il 13 Settembre del 1729, attribuendo la venerabilità di patrono di Castellammare di Stabia."
A San Catello sono attribuiti parecchi grandiosi miracoli, uno dei più importanti è sicuramente quello d'aver salvato la città di Castellammare dall terribile eruzione del Vesuvio dell'aprile 1906 ...
" [... Erano parecchi giorni che il Vesuvio esplicava la sua attività distruttrice sulle fertili campagne ed i ridenti ed industri borghi, che giacciono ai suoi piedi [...] La pioggia di cenere vesuviana arrivò nella lontana Puglia, a Foggia, a Barletta ad Andria, a Bari. Non bastò superò l’Adriatico, [...] Che ne era intanto della nostra città di Castellammare di Stabia [...]la sventura sarebbe repentinamente scesa sul nostro capo, se non fosse intervenuta la potenza del sovrannaturale, se un angelo tutelare non avesse disteso le ali e ci avesse salvati. Ad un miracolo dobbiamo la nostra salvezza, e di questo miracolo tutti furono testimoni. Una orrenda nube gravida di cenere si agitava sul nostro capo, l’aria era diventata scura, quando il popolo, atterrito dall’imminente ed inevitabile pericolo, accorse nella Cattedrale ad implorare la protezione e l’aiuto del nostro venerando protettore S. Catello. E’ un fatto: i cuori più duri si commossero, tutti piansero ed unanime preghiera si levò al cielo mentre rigorose braccia tolta la statua di S. Catello dalla nicchia ed accomodatela sulla piramide la trasportarono sulla banchina ove mille grida risuonavano [...]Miracolo! Miracolo! Gridò il popolo reso devotissimo dall’imminente sciagura, e… mirabile a dirsi la nube si dilatò dal nostro capo dileguandosi, mentre le correnti laviche, già avanzate, si arrestavano [...]"
Ecco l'episodio raffigurato in prezioso dipinto del pittore stabiese Francesco Filosa conservato nella nostra Cattedrale ...
... e questo è l'Arco di San Catello, antica porta della città ... vedete l'edificio in fondo? Bhè ... lì c'è lo studio medico dove lavoro io ... mi ha fatto molto piacere mostrarvi questo scorcio storico della mia città al quale sono molto legata e che oggi è parte integrante della mia vita in quanto, pur abitando a 6 km di distanza, sono lì tutti giorni per lavoro e ne sono contenta perchè è il cuore della città!!!
Ora vado a smaltire un pò di magone dovuto alla delusione di stamane ... ma tranquilli ... domani sarò pronta a postarvi dolci e dolcetti fatti in questi giorni, ok?
Buonanotte a tutti!

17 commenti:

ღ Sara ღ ha detto...

mi spiace!!!
sarà veramente per un'altra volta!! ti rifarai, vedrai!!

che belle fotine!!!! e anche il dolce qui sotto è meravigliosooo!! un bacino e buona serata!

Elena Bruno ha detto...

Allora attendo i dolcini "cura-magone", sai di tanto in tanto capitano anche da qs parti! Auguri ai festeggiati :-)

Anonimo ha detto...

cara Giusy mi dispiace davvero che non sia andato a buon fine....sei stata molto brava nel raccontare la storia del santo.. credo che anche in sicilia Catello sia un nome molto popolare, allora auguri per il tuo papa!..un bacione Tittina

Mary ha detto...

Mi dispiace tanto ..dai la prossima volta toccherà a te . Che bello imparare anche attraverso i blog le storie che ci accompagnano nelle divrse regioni ...baci!

Anonimo ha detto...

ciao dida, come ti capisco con le mancate supplenze, ti faccio tanti auguri anche se viviamo a poca distanza non sapevo del santo patrono di Stabia, hai raccontato proprio bene la sua storia, un bacio

Mirtilla ha detto...

un post meraviglioso!!!
sai quanto mi piacciono queste storie e curiosita'..

un bacione

Sabrina Rossi ha detto...

Mi spiace che non sia andato a buon fine la convocazione,ci sarà un'occasione migliore.

Grazie per la storia che non conoscevo,nonostante fossi venuta a Castellammare un paio di anni fa.
Ciao

My Ricettarium ha detto...

Giusy!!!! mi ero persa il tuo post precedente... non ne sapevo nulla.. mi dispiace di come son andate le cose... ma non demordere la prossima volta magari toccherà a te!!!!! Un abbraccio grande

Romy ha detto...

Auguri al tuo babbo, dal nome così' ricco di storia...e non te la prendere per la storia della supplenza: magari il destino ha in serbo per te qualcosa di migliore, proprio dietro l'angolo! Bacioni e buona giornata, cara Dida! :-)

Anonimo ha detto...

dida io vivo a San Giuseppe Vesuviano grazie per la visita e i complimenti

unika ha detto...

c'è sempre qualcuno che arriva prima di noi ma...prima o pio...saremo i primi...credici:-) auguroni a tuo padre:-)
Annamaria

Antonietta ha detto...

sorry x la mancata convocazione, ma nel mondo della scuola oggi è caos totale, ne so qualcosa io tutti i giorni pessime notizie, chiudiamo quel plesso, via quella prima...sai sono 26anni che lavoro e non ho avuto 1 anno di pace e pensare che ci dovrò restare fino a 65 anni

MANUELA ha detto...

Mi dispiace molto per la mancata convocazione, ma forza e coraggio la ruota gira no?
Grazie per la storia molto interessante.
Bacioni

Lo ha detto...

no dai niente magone! forse sarà in un altro momento, forse c'è bisogno di te dove sei, forse...chissà...daidaidaidai sorridiiiiiiiiiii...e grazie per questa storia un bacione

Lidia Miglionico ha detto...

Tesoro appena puoi passa da me e ritira l'orsetto degli abbracci e il premio meme....sono tuti per te...baciiiiiiiiiiiiiii
Lidia

Elle ha detto...

Un mega abbraccio e auguri al tuo papà :-)

Anonimo ha detto...

complimenti per il blog.... come collaboratore del sito www.liberoricercaore.it spero tu ci segua anche su Facebook e/o Twitter ;-)