Questo piatto di fettuccine ci è piaciuto molto, non avevo mai provato la bottarga di tonno, ha un sapore davvero ... intenso, ecco, questa è la parola giusta, per la preparazione ho chiesto la 'consulenza' di Lalla che, secondo me, è una vera maestra dei primi piatti, io, infatti, avevo pensato ad un abbinamento della bottarga con i funghi porcini e lei mi ha giustamente 'indirizzato' verso qualcosa di più delicato come i carciofi, poi mi sono ricordata di avere nel congelatore una porzione abbondante di misto mare che avrebbe fatto proprio al caso e devo dire che abbiamo gradito molto, soprattutto con questo tipo di pasta, le fettuccine Garofalo, che hanno 'preso' alla perfezione il condimento:
250 gr fettucce Garofalo
300 gr ca di misto mare (nel mio caso seppioline,gamberetti, calamari e polipetti)
30 gr di bottarga di tonno in polvere
una manciata di pomodorini
sale
aglio
olio evo
1\2 di vino bianco secco
ho fatto rosolare leggermente l'aglio nell'olio poi versato il misto mare e fatto cuocere per un pò, ho versato il vino e fatto sfumare alzando la fiamma, aggiustato di sale e proseguito la cottura per cinque minuti poi aggiunto i pomodorini tagliati a metà, intanto le fettuccine veniavano tuffate nell'acqua, scolate al dente e ripassate in padella con il sughetto per due minuti, dopodichè, a fuoco spento, ho distribuito la bottarga e impiattato.
Siamo poi passati direttamente al dolce, anche perchè c'era stato un abbondante antipasto con la pizza rimasta dalla sera prima e poi, quando siamo da soli, cerchiamo di non strafare, perchè già cosi le calorie ...abbondavano!
Ieri era il compleanno del mio papino ed io mi sono ricordata di quando, anni fa, andavamo a fare spesso la spesa in un grande centro commerciale e, alla fine del giro, compravamo sempre un dolce che a mio padre piaceva molto, 'la ciambella di bignè' lo chiamavo io, da poco tempo ho scoperto che si chiama, invece Paris-Brest ed è un classico della Pâtisserie française creato nel 1891, in occasione della leggendaria gara ciclistica Paris-Brest-Paris, da un pasticciere parigino il quale ebbe la geniale idea di dare ai suoi dolci la forma di una ruota di bicicletta. Io ho cercato di riprodurlo:
Per l'impastoho scelto di seguire la ricetta di Cocò:
250 gr acqua
100 gr burro
1 pizzico di sale
150 gr farina 00
3 uova
ho messo in un pentolino l'acqua con il burro e, appena sciolto, ho versato a pioggia la farina e fatto amalgamare il tutto fin quando non si è staccato dalle pareti, poi ho versato l'impasto in una ciotola e lasciato raffreddare, ho unito, una alla volta, le uova, messo il tutto nella tasca da pasticciere (quella che ho io è un pò piccola e dovevate vedere l'impiastro che ho combinato!) e ho formato, sulla carta forno che avevo già adagiato nella teglia, tre cerchi concentrici attaccati e con il resto della pasta, 5 bignè:
seguendo le indicazioni di Cocò, ho preriscaldato il forno a 190° e ho fatto cuocere finchè non l'ho visto bello gonfio e dorato, ci sarà voluta una mezz'oretta circa, poi quando ho visto che le punte si stavano scurendo troppo, ho spento e lasciato raffreddare nel forno per evitare che si sgonfiasse ... ogni tanto accendevo la luce per controllare ma tutto sembrava andare bene ... fino a che ...
... non ho sfornato! Forse dalla foto non si vede, i bignè erano perfetti, ma lei, la 'ruota' si era'ammosciata' lo stesso! e va bè, mi son detta, e che sarà mai, è il primo tentativo, l'importante è che sia buona, mi sono, quindi, armata di coltellaccio lungo, lungo e ho cercato di tagliare in due alla perfezione ma ... notavo che sulla lama rimaneva qualcosa di troppo appiccicaticcio ...
l'impasto dentro era ancora un pò troppo crudo.
Son rimasta a riflettere se buttare via tutto, ma poi ho deciso di togliere via l'impasto molliccio, così son rimasti i due gusci e l'ho farcita con la buonissima crema chantilly che avevo preparato:
per la crema pasticcera
250 ml latte
2 tuorli d'uovo
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina
scorza di limone
+
200 ml di panna montata
sulla crema ho aggiunto delle gocce di cioccolato fondente, ricoperto con l'altra metà, guarnito con i bignè, anch'essi ripieni di crema e tutti hanno pappato il dolce felici e contenti!
TANTI AUGURI PAPA'!
3 commenti:
buongiorno Giusy,hai cucinato uno bel pranzetto domenica..il misto mare lo cucino spesso anch'io ,ma la bottarga non l'ho mai assaggiata...il dolce poi deve essere stato buonissimo...ciao Tittina
@ Buongiorno anche a te cara, la devi assaggiare la bottarga, io ho comprato anche quella di muggine, al più presto faccio il bis di questo piattino!
un pranzo alla grande...io la bottarga l'ho usata nella pasta con i gamberoni...ottima...il tuo dolce è favoloso:-) un bacio
Annamaria
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