lunedì 29 marzo 2010

STRACOTTO ... 'VESUVIANO' CON PURE' AL LIMONE E DOLCE PREMIO!

Buona settimana di Pasqua a tutti voi!
Eccoci alla penultima portata del mio Pranzo di primavera, come già detto, il dolce lo posterò il 6 aprile.
Innanzitutto però volevo spiegare il titolo del post e del piatto, questo sarebbe uno stracotto al Barolo, la ricetta arriva da una vecchissima puntata de La Prova del Cuoco, però sinceramente io non ho usato il Barolo ma il buon vino del Vesuvio che fa mio suocero ecco perchè ... l'ho chiamato 'stracotto vesuviano' eh eh eh, è una preparazione che va iniziata la sera prima, a noi è piaciuto molto!
Ingredienti per 8\10 persone
1 kg di scamone lardellato con 100 gr di pancetta
1 lt di buon vino rosso, preferibilmente Barolo
2 cipolle
1 carota
1 costa di sedano
2 spicchi d'aglio
4 foglie di alloro
4 foglie di salvia
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
olio evo
sale
pepe
Per il roux:
15 gr di farina
15 gr di burro

Lardellare la carne con la pancetta, salarla, peparla e legarla (io l'ho fatto fare dal mio macellaio). Farla marinare nel vino con tutti gli aromi tritati per almeno 12 ore in un luogo fresco.
Levare la carne dalla marinatura e scaldare l'olio in una brasiera...

... rosolare la carne da tutte le parti, unire la marinata con le verdure...
... e bollire a fuoco vivo finchè metà del liquido sarà evaporato.
Abbasare la fiamma, unire il concentrato di pomodoro e far sobbollire. A parte preparare il roux, cuocendo insieme il burro e la farina, diluirlo con un pò di fondo di cottura e versarlo nella brasiera unendo, se necessario, un pò d'acqua.
Cuocere per almeno 2 ore. A cottura ultimata filtrare il fondo di cottura, aspettare che la carne sia completamente raffreddata per tagliarla a fette e adagiarla nella brasiera coperta dal fondo di cottura in attesa di riscaldarla.

Intanto prepariamo il
Purè al limone:

1 kg di patate
1\2 lt di panna da montare
80 gr di burro morbido
pepe bianco
sale
noce moscata
buccia di 2 limoni

Pulire e lessare con la buccia le patate, passarle ed unire il burro, sale, pepe, noce moscata e panna scaldata. Montare con la frusta e mettere in una ciotola. Cospargere con la buccia dei limoni grattugiata.



Per finire voglio ringraziare di cuore i carissimi Luca e Sabri che mi hanno omaggiata di questo bel premio che in questi giorni ci vuole proprio, sono molto contenta che abbiate pensato anche a me gioie!


venerdì 26 marzo 2010

QUANDO SI DICE ... 'PAN PER FOCACCIA!!!'

Bello questo mio pane vero? Aveve notato che bell'alveolatura interna? Si dice così vero? Eh bhè...ho penato tanto per ottenerlo!!!
Eh si...succede che un sabato sera con gli amici di sempre si mangia la pizza, non c'è stato tempo per impastarla così la ordiniamo ... uhm si va bene però però...succede che in frigo si ha del buon formaggio che va anche consumato in fretta...allora si potrebbe mettere ad impastare quella buonissima foccacia genovese la cui ricetta è un dono dell'amica Laura e poi magari mangiarla con i formaggi come antipasto in attesa della pizza ... uhm si d'accordo si può fare!

Questa focaccia fa ormai parte del mio ricettario "settimanale" , la potete ammirare nella foto sopra preparata qualche tempo fa per la cena, accompagnata da una fetta di sublime parmigiana di carciofi di nonna Pupetta...

... oppure qui al naturale con sale e olio come merenda per il mio cucciolo che la adora così...
... mentre i genitori che non si fanno mai mancare niente, la preferiscono anche con ripieno di mortazza e provola affumicata!

Poi succede che gli amici arrivano, si parla, si decidono i colori della cameretta, si chiede consiglio sull'arredamento...bla bla bla...intanto si fanno le nove...drin drin...ecco la pizza...ah si mangiamo che la fame si fa sentire ... dopo cena i bambini si addormentano e noi finalmente possiamo passare al nostro torneo di burraco del fine settimana... come al solito vinciamo noi donnine eh eh eh... speriamo che non mi leggano hi hi hi...'mi prendi un'altra bottiglia di acqua per piacere?-uhm si vado in cucina 'aaaaargghhhhhh!!! sul tavolo c'è un blob che esce dalla macchina del pane ... 'oddio l'impasto della focaccia!!!' ... è l'una di notte e io l'ho completamente dimenticato!!! e mò che faccio? di buttarlo non se ne parla proprio, di cuocerlo adesso non ne ho voglia, stiamo per andare a letto, gli amici stasera dormono da noi perchè hanno casa occupata dai 'lavori in corso'...così decido di 'raccattarlo' da tutte le parti, dargli una forma più da 'impasto' lo accoccolo ben bene in una ciotola, lo copro con un panno da cucina e lo lascio riposare tutta la notte...alle 8.00 accendo il forno a 220° e inforno...
... entro le 10.00 la pagnottella è bell'è finita!!! L'hanno divorata, nonostante avessi preparato ciambellone e tortine per la colazione che sono stati completamente ignorati alla vista di questa bella pagnotta di pane fumante che è stata gustata con marmellata, nutella e ... per i più audaci (leggasi io e mia amica-sorella!) con quell'ottimo gorgonzola che andava consumato di cui sopra ... mmm ragà e che ve lo dico affà!!! DI-VI-NO!!!
Ci è talmente piaciuto che abbiamo deciso di rifarlo per il Pranzo di Primavera!
Ma ... eccovi la ricetta della Focaccia genovese di Laura adattata a pagnotta da Dida...ah, una precisazione, io utilizzo tutta farina 00, mentre nella ricetta di Laura troverete una percentuale di semola rimacinata di grano duro.

Ingredienti:
310 ml d'acqua
1 cucchiaio d'olio
12 g di sale
10 g di zucchero
480 g farina 00
una bustina di lievito Mastro Fornaio o 12 g di lievito fresco
Preparazione
Mettere tutti gli ingredienti nella MdP e selezionare il programma "Impasto".
Terminato il programma lascia lievitare ancora una mezz'oretta nella macchina oppure, ancora meglio, lasciar lievitare la pasta dopo averla stesa così viene più alta. Mescolate olio e acqua e spennellate tutta la focaccia prima di cuocerla. Deve essere veramente bagnata, più è bagnata più è soffice!
Questo per ottenere la focaccia, se invece volte provare la mia pagnotta, quando la mdp avrà finito il suo lavoro lasciate lievitare ancora un pò poi raccogliete l impasto a pagnotta spolveratelo con un pò di farina e accomodatelo in una ciotola coperto con un panno e lasciatelo riposare tutta la notte. Al mattino verso le 8.00 accendete il forno a 220° con dentro la teglia dove cuocerete il pane, quando è arrivato a temperatura mettete la pagnotta nella teglia aiutandovi con la coarta forno dove avrete posizionato la pagnotta e fate cuocere per circa 30 minuti.

O pane o focaccia, provate e poi mi direte!

mercoledì 24 marzo 2010

PAPPARDELLE GAROFALO AL RAGU' DI FUNGHI PORCINI

Ed eccovi il primo piatto del mio Pranzo di Primavera, uno dei piatti di pasta che preferisco perchè non mi tradisce mai!

Ingredienti per 8 persone:
800 gr pappardelle Garofalo
4 barattoli di pomodori pelati da 400 gr passati
2 fette di prosciutto crudo
prezzemolo
aglio
450 gr di funghi porcini surgelati
olio
sale

Appena i funghi si sono scongelati li laviamo delicatamente, li tagliamo a pezzettini e li mettiamo in una padella antiaderente a fuoco medio per fargli perdere l'acqua in eccesso, poi li mettiamo da parte.
In una pentola capiente versiamo dell'olio evo e facciamo un trito di aglio, prezzemolo e prosciutto crudo, versiamo in pentola e facciamo soffriggere dolcemente, dopo un pò aggiungiamo i funghi e amalgamiamoli al resto del soffritto quando saranno belli ammorbiditi versiamo la passata di pomodoro, saliamo e lasciamo cuocere per circa due ore.
Quando il sugo si sarà ristretto a dovere possiamo cuocere le pappardelle in abbindante acqua salata, scolarle al dente e condirle con il ragù ai funghi!
Semplici semplici ma gustosissime, provatele!!!
Baci baci!!!

domenica 21 marzo 2010

IL MIO PRANZO DI PRIMAVERA!


FILASTROCCA DI PRIMAVERA DI GIANNI RODARI

Filastrocca di primavera
più lungo è il giorno,
più dolce la sera.
Domani forse tra l’erbetta
spunterà qualche violetta:
Oh prima viola fresca e nuova
beato il primo che ti trova,
il tuo produmo gli dirà,
la primavera è giunta, è qua.
Gli altri signori non lo sanno
e ancora in inverno si crederanno,
magari persone di riguardo,
ma il loro calendario va in ritardo.

Buona primavera a voi tutti cari lettori di Dida!
A completamento di questa bellissima giornata ho voluto farvi questo augurio di Primavera che, almeno per oggi, è sbocciata prepotentemente dalle nostre parti con temperature che ci hanno fatto già venire voglia di sole e sale sulla pelle!
Oggi PRANZO DI PRIMAVERA a casa mia con i miei genitori e mia sorella (non di nascita ma di cuore!) Menuccia perchè non c'è cosa migliore che festeggiare con le persone che ami e che ti amano e per me, che negli ultimi giorni ero di umore un pò grigio è stata un vero toccasana questa giornata, ho ritrovato il mio ottimismo!
Ecco la nostra tavola apparecchiata...

... allegra, solare e pratica come piace a noi, nella foto in alto, che ho messo anche come intestazione del blog, potete 'ammirare' il bellissimo centro tavola che il mio adorato maritino mi ha regalato per il mio onomastico, colombella di pace su ovette che speriamo contengano tanta salute e serenità per tutti, il tutto in un carinissimo portapane di cotone che vi mostro nella foto più in giù, un regalo insolito per mio marito, che mi ha colpito per la sua motivazione 'Ti ho vista un pò giù e ho capito che avevi bisogno di un pò di colore e la colombella è un segno di pace...' tesoro mio dolce, come farei senza di te che con poche parole capisci tutto! Come ho già detto prima infatti, in questo periodo di umore 'down' sono stata anche un pò incline al litigio per un nonnulla diciamo, ma il mio amore con questo pensiero mi ha fatto lettteralmente 'squagliare'! E oggi è stato fantastico, visto che avevo lavorato tutto il pomeriggio di ieri per avere molte cose già pronte oggi, si è offerto di passare l'aspirapolvere e rifare i letti mentre io mi dedicavo al completamento dei preparativi del pranzo, il tutto però non senza un aiutante insostituibile, il nostro piccolo gioiellino Emanuele!
Ah ma ... si ecco scusate la divagazione, vi dico cosa ho preparato:
APERITIVO CON SFIZIETTI SALATI: girelle al parmigiano e pancetta, cornetti con crescenza e prosciutto cotto, scrocchiarelle all'olio d'oliva e rosmarino.
PRIMO: le mie Pappardelle al ragù di funghi porcini
SECONDO: Stracotto...vesuviano con contorno di purè al limone
DOLCE:...questo non lo posso ancora dire...devo aspettare il 6 aprile!
Oggi però vi posto solo le ricette dell'aperitivo che hanno due fonti principali di ispirazione: Arietta, ancora una volta, per i cornetti e le girelle, con una variante però, io invece di usare pasta sfoglia o brisèe già pronta, ho fatto in casa la brisèe al vino bianco già sperimentata altre volte e con questa dose ho ricavato due dischi di pasta con i quali ho fatto le girelle e i cornetti, questa è la ricetta:
PASTA BRISE' AL VINO BIANCO
300 gr. di farina
80 gr. di olio di mais
120 gr. di vino bianco secco
1 cucchiaino di sale fino.
Preparazione:
basta impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere una pasta elastica e liscia e lasciarla riposare un quarto d'ora.


Per il ripieno dei cornetti:
175 gr di crescenza

100 gr di prosciutto cotto in una sola fetta

2 tuorli

30 gr di parmigiano reggiano grattugiato
noce moscata

sale e pepe


In una ciotola lavorate la crescenza con un tuorlo, il parmigiano grattugiato, una grattata di noce moscata, una macinata di pepe. Tagliate il prosciutto cotto a dadini minuti e amalgamatelo alla crescenza. Insaporite il tutto con un pizzico di sale e un'altra macinata di pepe.


Su di un foglio di carta da forno stendete la pasta brisèe e ritagliate 8 triangoli.
Mettete una cucchiaiata di ripieno (senza eccedere, altrimenti il ripieno uscirà in cottura) vicino alla base di ogni triangolo e, partendo da questa, arrotolate strettamente la pasta sul ripieno, sigillando bene le aperture e curvando le estremità dei cornetti. Trasferite la carta forno con i cornetti su di una placca, quindi spennellateli con il tuorlo rimasto sbattuto con un pizzico di sale e cuoceteli in forno a 200° per 18-20 minuti, fino a doratura.

Per le girelle:
150 gr di pancetta arrotolata
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
pepe macinato fresco q.b

Stendete bene la pasta brisèe in rettangolo, ricopritela uniformemente con le fettine di pancetta, spolverizzate con il parmigiano grattugiato, quindi insaporite con una macinata di pepe fresco. Arrotolate il tutto strettamente dalla parte del lato lungo e tagliate il rotolo ottenuto a fette di circa un centimetro. Disponete le girandole su una placca rivestita di carta da forno e infornate in forno preriscaldato a 190° per 10-15 minuti o, comunque, fino a che non saranno ben gonfie e dorate.
Per le scrocchiarelle al rosmarino vi rimando, invece, alla ricetta della mia amica Simo, io ho solo utilizzato del rosmarino invece dell'origano

Ecco il mio portapane color primavera, ah anche il pane è fatto da me ma ... sarà oggetto di un altro post!
Per il dolce, come vi ho anticipato, devo aspettare il 6 aprile per postarlo, vi posso solo anticipare con questa foto alcuni degli ingredienti e dire a tutti di ordinare i


BUONISSIMA PRIMAVERA A TUTTI VOI!!!


venerdì 19 marzo 2010

TANTI AUGURI A NOI!!! BUON SAN GIUSEPPE E BUONA FESTA DEL PAPA'!

Tante feste oggi a casa di Dida, alias Giuseppina eh eh eh si oggi è il mio onomastico ma ... non è finita! Anche il mio adorato maritino è un Giuseppe, quindi festa doppia...anzi tripla ... anzi quadrupla perchè i papà sono due! Oggi si pranza da mia madre, io sono al lavoro, per loro pasta al forno e seguito, per me...continua la dieta...si si stavolta faccio sul serio!
Però volevo mostrarvi il dolcetto che ho dovuto preparare in anticipo per aver già pronto qualcosa quando torno a casa per eventuali ospiti del primo poneriggio.


BIGNE' CON CREMA PASTICCERA E CIOCCOLATO

Per i bignè:

250 gr acqua

100 gr burro

1 pz di sale

150 gr farina

5 uova (però le mie erano un pò piccoline)

In una pentola mettere l' acqua con il burro e un pizzico di sale, una volta sciolto il burro aggiungere la farina in una sola volta e mescolare velocemente spegnendo il fuoco, il composto si staccherà da solo dalle pareti. Quando l’impasto si sarà un pò raffreddato unire le uova una alla volta.
Mettere il composto in una sacca da pasticciere con bocchetta liscia e formare i bignè su una placca rivestita di carta da forno. Cuocere a 190° finchè i bignè si alzano e si dorano. Io mi sono aiutata con questo video: http://www.youtube.com/watch?v=iHMQD8RQobA

Per la crema pasticcera:

500 ml latte

2 tuorli

90 gr di farina

200 gr zucchero

scorza di limone

semini di vaniglia

Scaldare il latte con la scoza di limone e i semini di vaniglia in un pentolino, a parte mescolare i tuorli, lo zucchero, la farina aiutandosi con un pò di latte e quando il latte nel pentolino inizia a bollire unire alla crema e continuare la cottura mescolando con un cucchiaio di legno finchè non si addensa.

Per la crema al cioccolato di copertura:

250 ml latte

2 cucchiai colmi di farina

4 cucchiai colmi di zucchero

1 cucchiaio raso di cacao amaro

200 gr ca di cioccolato fondente spezzettato

Mettere tutti gli ingredienti in un pentolino a fuoco medio e mescolare finchè non si sciolga tutto il cioccolato, aspettare che si addensi al punto desiderato, aromatizzare con un 1\2 cuchiaino di cannella.

Tagliare a metà i bignè e farcirli con la crema pasticcera alla quale io ho aggiunto delle gocce di cioccolata, disporli in un vassoio da portata. Con la siringa per dolci decorare i bignè con la crema al cioccolato.

Per un ulteriore tocco decorativo ho sbriciolato degli amaretti sul ciuffo di cioccolato e cosparso con granella di zucchero! Vi piacciono?

AUGURI!!!

mercoledì 17 marzo 2010

I SAPORI DELL'INFANZIA...

Ci sono ricordi che sono indissolubilmente legati ad odori che ti riportano immediatamente nei luoghi impregnati di quegli odori.
A Castellammare c'è un Biscottificio storico, Maria Pia, che a me fa quest'effetto, da anni e anni, quando passo davanti a quella porta, sento sempre lo stesso odore e rivado con la mente sempre allo stesso ricordo... dovete sapere che, da bambina, difficile da credere ma è così vi assicuro, ero una peste per quanto riguarda il cibo, ero secca secca secca da farmi invidia adesso, ed ero inevitabilmente la disperazione di genitori ed ancor più dei miei adorati nonni, Enza e Giovanni, con i quali vivevamo, non mangiavo nessun tipo di dolce, mi facevano ribrezzo le merendine che mia madre mi riponeva ogni giorno nella cartella della scuola nella speranza che io, presa da un improvviso attacco di fame, potessi divorarle... ma io gliele riportavo imperterrita tutte sbriciolate, a volte anche disperse nei meandri delle pieghe della cartella perchè magari avevo rotto l'involucro di plastica dei famosi 'brioss' ... e se qualcuno mi offriva una caramella torcevo il viso con una smorfia disgustata, insomma una lagna!!!
Però però ... qualcosa c'era che non mi disgustava... ed era proprio l'odore che emanavano le vetrine del Biscottificio Maria Pia, uno dei punti vendita dei rinomati 'biscotti di Castellammare', che si trovava e si trova ancora in un punto nevralgico della mia città, ad una cinquantina di mt dall'uscita del casello autostradale e proprio di fronte all'Ospedale, per cui diventa tappa obbligata per quanti vanno a far visita ai degenti e vogliono portare qualcosa per 'addolcire' la visita ed anche il mio ricordo è legato all'Ospedale...purtroppo...a mia zia Elisa, la sorella di papà, che ci ha lasciato troppo presto, erano gli anni '70, mia madre faceva un continuo andirivieni dall'ospedale a casa, a volte la accompagnavo anche io con mio nonno ma non mi facevano salire su in reparto e ci fermavamo giù, io e nonno, e lui mi portava da Maria Pia...l'odore era ed è intensissimo...sempre lo stesso...anice...cannella...mele...crema...amarene...un miscuglio che risvegliava la mia sopita voglia di dolce...i miei preferiti erano il cannolo di sfoglia alla crema e il pasticcino con crema e amarena...si avevo e ho un debole per la crema pasticcera.
Qualche mese fa ho cercato in rete la ricetta del pasticcino che altro non è se non la versione campana del pasticciotto salentino e allora mi sono fermata qui perchè ci sono alcuni blog che per me sono una sicurezza e quello di Arietta è uno di questi, ho provato tantissime sue ricette senza mai avere il minimo problema ed anche stavolta sono riuscita nel mio intento... ... ne è venuta fuori una TORTA PASTICCIOTTO che è una meraviglia, il sapore proprio quello che cercavo di evocare e mi sono sciolta per la sua dolcezza, il dolce che avrei voluto subito rifare ma, come sapete...periodo di dieta ferrea...quindi...mi godo la vista delle foto sul blog eh eh eh!!!

TORTA PASTICCIOTTO:
Per la pasta:
300 gr di farina 00
125 gr di zucchero
100 gr di strutto
2 uova
la scorza grattugiata di mezzo limone
5 gr (1 cucchiaino raso) di ammoniaca in polvere
un pizzico di sale
Per la crema pasticcera:
450 gr di latte intero
50 gr di panna fresca
4 tuorli
150 gr di zucchero
45 gr di amido di mais (maizena)
1 pizzico di sale
1 bacca di vaniglia
Inoltre:amarene sciroppate (facoltative)
albume q.b
.zucchero a velo q.b.
Per la crema pasticcera:
Utilizzando le fruste elettriche, montare i tuorli con lo zucchero, la raschiatura della bacca di vaniglia, il sale e l'amido di mais fino ad ottenere un composto chiaro e omogeneo.Nel frattempo portare e ebollizione il latte con la panna, aggiungerlo alle uova montate in precedenza filtrandolo attraverso un colino (in questo modo si trattiene la pellicola eventualmente formata in cottura) e mescolando il composto con una frusta a mano. Rimettere il tutto nella pentola sul fuoco e cuocere la crema fino a che non sia densa, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno.Non preoccupatevi se sembra formare dei grumi, mescolando velocemente questi si dissolveranno facilmente grazie all'impalpabilità della maizena.Trasferire la crema in una ciotola e farla raffreddare coperta con pellicola a contatto (in modo da impedirle la formazione della crosticina).
Per la pasta frolla:
Impastare velocemente tutti gli ingredienti nel mixer, lavorare brevemente a mano la frolla e metterla a riposare in frigorifero avvolta in pellicola trasparente, per circa 45 min/1 ora.Ungere uno stampo con strutto fuso e infarinarlo. Stendere la pasta frolla aiutandosi con abbondante farina e usarla per foderare lo stampo. Mettervi dentro la crema pasticcera (non esagerare perchè in cottura la crema si gonfia e rischia di fuoriuscire) e, a piacere, amarene sciroppate. Ricoprire con altra pasta frolla stesa, premendo bene i bordi per sigillare il pasticciotto, e rifilare la pasta in eccesso.Con uno stuzzicadente fare dei forellino al centro del dolce, spennellare la superficie con dell'albume e infornare a 180° per 20 minuti circa. Il pasticciotto dovrà presentarsi dorato e non dovrà presentare crepe in superficie. Non preoccupatevi se in cottura la copertura tende a sollevarsi dalla crema, raffreddandosi si riassesta.Spolverarizzare con lo zucchero a velo e servire.

Una vera poesia!!!

Voglio fare i complimenti alla mia amica Maria Grazia, alias la dolce Marsettina, per il raggiungimento di un bel traguardo del suo blog, ben 150.000 visite!!! Per l'occasione, Marsy ha indetto un simpatico giochino con sorteggio. Bene io partecipo e spero di vincere!
Grazie Marsy!

Devo inoltre ringraziare di cuore la cara Vale per avermni assegnato quewsto bel premietto un paio diposta fa ma io me ne sono accorta solo ieri!

Grazie cara, quest'orsetto è magnifico, lo passo a tutti coloro che mi lasceranno un commento!

venerdì 12 marzo 2010

VOGLIO VOLARE ANCH'IO...

... insime alle 99 ... anzi 106 e più colombe che si sono riunite per portare un messaggio di pace, di solidarietà, di speranza in terra d'Abruzzo e dovunque ce ne sia bisogno, se me lo permettete, si perchè queste iniziative fanno bene al cuore di tutti, di chi le riceve e soprattutto di chi prende parte, sono come balsamo per i nostri peccati!
'99colombe' è nato dal cuore di due bloggers 'magiche' Lydia e Artemisia che hanno deciso di aiutare la famosa fabbrica di torroni, e tante altre bontà, delle Sorelle Nurzia, nel cuore dell'Abruzzo, la fabbrica si era fermata quella maledetta notte del 6 aprile, ma ora abbiamo avuto la bellissima notizia che il lavoro è ripreso, si sparge di nuovo l'aroma di cioccolato, mandorle... e speriamo che porti tante cose belle a queste popolazione che tanto ha subito e ancora subisce...io ho appena fatto un piccolo ordine per poi pensare a come elaborare la ricettina che verrà postata il 6 aprile...spero di essere all'altezza! Intanto invito tutti voi a visitare il sito delle Sorelle Nurzia e scegliere una delle loro bontà da portare sulle vostre tavole, non ve ne pentirete!!!

Intanto io voglio ringraziare in particolar modo Lydia che ha pensato anche a me...


Buon fine settimana a tutti voi!

mercoledì 10 marzo 2010

ANCORA PESCE AZZURRO...

A rieccomi con il pesce azzurro!!!
Ho deciso che 3 volte a settimana il nostro pranzo dev'essere a base di pesce e verdure, ma non sempre è facile trovare nuovi modi sfiziosi di presentare il pesce a tavola, fortuna che in rete io ho trovato dei ricettari che non mi deludono mai, di uno ve ne ho già parlato in questo post, l'altro è una raccolta di Coquinaria che risale addirittura al 2005 dove troverete mille e una idea per cucinare il pesce azzurro e così oggi vi voglio proporre due modi diversi per cucinare il pesce bandiera o spatola o serra o come dir si voglia!

TORTINO DI SPATOLA

Innanzitutto vi serve un bel pescione che vi farete sfilettare dal vostro pescivendolo di fiducia.
Poi in una larga padella fate rosolare una bella cipolla affettata sottile,aggiungete qualche filetto di acciuga,una manciata di pinoli, e uvetta pasita, fate rosolare dolcemente,
aggiungere una bella manciata di mollica di pane,spegnere il fuoco e aggiungere anche del pecorino grattugiato.
In una pirofila da forno sistemare i filetti di pesce e spolverare con il condimento facendo gli strati, terminate la cottura in forno e preparate una bella spremuta di limone con un bel cucchiaio di zucchero, lo versiamo uniformemente su tutto il tortino e gustate freddo a temp.ambiente!
Ma noi lo abbiamo gradito anche tiepido ve lo assicuro!

La seconda ricetta è un pò più semplice ma altrettanto gustosa e l'ho presa dal ricettario 'Mangiamoli giusti', adattandola un pò!

PESCE SPATOLA AL FINOCCHIETTO

ingredienti
un pesce spatola a filetti
olio di oliva,
uno spicchio d’aglio,
un pugno di pinoli,
sale,
pepe,
semi di finocchietto,
mezzo bicchiere di vino bianco,
origano

Prendete i filetti di pesce, infarinateli e adagiateli in una grossa padella dove avrete fatto rosolare lo spicchio d’aglio con l’olio. Bagnate tutto con il vino bianco, regolate di sale e pepe e lasciate cuocere per 5 minuti a fuoco basso girando i pesci di tanto in tanto. Aggiungete un bicchiere d’acqua, i pinoli, il finocchietto e l'origano e continuate la cottura per 15 minuti.
Spero vi saranno gradite!
Un forte abbraccio a tutti voi!

lunedì 8 marzo 2010

FOCACCINE DI FARRO CON PORRI E RADICCHIO

Buongiorno a tutti, buon inizio settimana e ... si lo so che oggi è l'8 marzo ma non aspettatevi da me nessun augurio, nessun riferimento a mimose o 'festa', come la penso su questa giornata l'ho già espresso l'anno scorso per cui vi rimando a questo post per chi è curioso!
Invece oggi vi posto la nostra cenetta di venerdì scorso. Nel nuovo regime alimentare che sto cercando di seguire abbastanza fedelmente sono entrati in casa mia ingredienti di cui già prima conoscevo gli importanti valori nutrizionali ma che...venivano completamente ignorati!
Uno di questi è la farina di farro utilizzata per la preparazione di queste focaccine, una importante fonte di ispirazione è quindi diventato per me il Veganblog, non che abbia adottato questo tipo di alimentazione intendiamoci, ma questo sito è già presente da tempo nel mio blog-roll proprio per le sfiziose idee che vi si trovano tutti i giorni, e questa è proprio una di quelle!

Ingredienti:

Per la Pasta:

200 gr di farina integrale di farro

3 cucchiai di olio evo

4 gr di sale

1/2 tazza di acqua fredda

Per il condimento:

1 porro

4/5 foglie di radicchio

un pizzico di curry

una manciata di pinoli (mia aggiunta)

Procedimento:

Unire tutti gli ingredienti per la pasta in una ciotola e mescolare velocemente fino ad ottenere una pasta compatta. Formare delle palline e appiattirle per dare la forma di focaccine e stendere su una teglia da forno. A parte soffriggere il porro con un pò d’olio, un pizzico di curry, di sale e un goccio di vino bianco. Quando il porro è leggermente rosolato, aggiungere il radicchio tagliato a pezzetti. Far appassire a fuoco medio, unire i pinoli e mescolare bene.

Mettere il condimento sulle focaccine. Irrorare con un filo d’olio e cuocere in forno caldo a 180° per 30 minuti.
Devo dire che ero un pò scettica sul gradimento di queste focaccine e invece mi sono ricreduta perchè le abbiamo mangiate con gusto e vi dirò...il giorno dopo erano ancora più buone si perchè non siamo riusciti a mangiarle tutte, eppure erano solo sette, ma una delle importanti qualità della farina di farro è proprio quella di 'saziare' prima della farina bianca e ciò, in regime dietetico, non guasta vero?
Le rifarò sicuramente, provando farciture diverse ma anche da sole, perchè sono una valida alternativa al pane...anzi quasi quasi, visto che ho finito il pane azzimo, vado ad impastarle...
... ciao ciao!!!

sabato 6 marzo 2010

TORTA ALL'ANANAS E AMARETTI

E allora vi faccio vedere il dolcetto che ho fatto sabato scorso, ho in casa un pò di barattoli di ananas che mi sono stati regalati a Natale e oltre a mangiarle così al naturale che mi piacciono comunque molto, ho pensato di fare questa torta che conosco da tantissimi anni ma che non avevo ancora mai provato. Dopo il solito giro in rete per cercare la ricetta più accreditata mi sono fermata qui perchè ho visto tra gli ingredienti gli amaretti che io adoro, la versione originale prevede anche le noci che io ho non ho usato. L'esperimento ci è decisamente piaciuto!

Ingredienti per la torta rovesciata all'ananas e amaretti
  • 8 cucchiai di farina
  • 8 cucchiai di zucchero + zucchero per caramellare lo stampo
  • 10 fette di ananas sciroppate
  • 8 cucchiai di succo d'ananas
  • 3 uova
  • 100 gr. di burro morbido
  • 20 amaretti medi
  • 1 bustina di lievito per dolci

Mettete uno stampo di alluminio rotondo sul fornello assieme a dello zucchero che farete caramellare, una volta che lo zucchero è sciolto e dorato, spegnete il fornello e, con l'aiuto di guanti e presine, piegatelo e giratelo abbastanza in fretta in modo da caramellare anche le pareti. Lasciate che lo zucchero si solidifichi un po' e poi foderate la base e le pareti con le fette d'ananas, mescolate il burro con lo zucchero fino a che il composto non risulta bello spumoso. Aggiungete poi la farina e le uova, una ad una, mescolando bene, poi inserite nel composto anche il succo di ananas (dallo stesso barattolo delle fette), gli amaretti tritati e la bustina di lievito.
A questo punto inserire il composto nello stampo, facendo attenzione a non spostare le fette d'ananas. Se non è livellato perfettamente e se il composto non copre le fette sulle pareti, non importa: si assesterà e si coprirà durante la cottura. Infornate a 170° per 40-45 minuti circa.
Una volta cotta lasciarla riposare al massimo 5-10 minuti e poi rovesciatela subito sul piatto di portata.

Buon fine settimana a tutti voi!

mercoledì 3 marzo 2010

SPAGHETTI CON SUGO DI SGOMBRO E CECI E PREMIO!

Era da tanto che volevo riproporre questo piatto a casa mia, da quando li abbiamo mangiati al Ristorante self-service 'Al Pesce azzurro' a Cattolica e quando la settimana scorsa ho visto dei bei sgombri freschi sul banco del mio pescivendolo di fiducia ne ho presi ben 4, con una modica spesa di 5 euro pensate, uno l'ho usato per fare questo piatto, gli altri 3 li ho congelati e ieri ne abbiamo consumato un altro semplicemente lessato e condito con olio, senza nemmeno il sale perchè a me piace tanto sentirne il sapore al naturale, lo sgombro poi è molto saporito che non c'è bisogno di sale per esaltarlo!
Prendendo spunto da una discussione nata da questo post di Paoletta sull'uso che noi italiani facciamo della carne, ho potuto leggere i consigli di Stefano Arturi, nome che conosco da tanto per la sua collaborazione con Mangiare Bene che è stato il primo sito di cucina che ho scoperto agli albori del mio viaggio nella 'blogosfera' e sono venuta a conoscenza di questo importante documento 'Mangiamoli giusti' nato dall'iniziativa 'Slow Fish' che si basa su tre pilastri fondamentali 'Educare, Promuovere e Tutelare' la conoscenza e l'uso che facciamo del nostro mare e dei suoi abitanti ed ecco che ho scoperto che dobbiamo limitare al massimo il consumo di salmone, tonno rosso e anche merluzzo (e quindi baccalà e stoccafisso) via libera dunque a
-aguglia
- sgombro
- sugarello
- palamita
- zerro
- pagello
- lampuga
- pesce pilota
- pesce serra
- tonno alletterato
- cicerello
nella guida 'Mangiamoli giusti' troverete altre informazioni utili e delle gustose ricettine su come preparare al meglio queste varietà di pesce, dateci un'occhiata che ne vale la pena, per il nostro mare, per la nostra salute e anche per le nostre tasche perchè questi sono tutti pesci che hanno tantissime proprietà tra cui non ultima un costo medio-basso, il che non guasta proprio direi!
Ma ora veniamo al piatto di spaghetti, dunque per 4 persone:
1 sgombro fresco
300 gr di spaghetti
1 barattolo di ceci lessati
pomodorini
aglio
olio evo
sale
origano
Prima di tutto ho fatto lessare per 5 minuti lo sgombro in acqua bollente, dopodichè l'ho diliscato e messo da prte. In una padella ho fatto rosolare l'aglio in olio evo e dopo un pò ho aggiunto lo sgombro, fatto insaporire, unito i pomodorini tagliati a metà, fatto cuocere per una decina di minuti circa e insaporito con un pochino di origano.
Ho poi lessato gli spagheti al dente, scolati e fatti saltare nel sughetto di sgombro e ceci!
Buonissimi provateli e mi saprete dire!!!


Siccome questo blog è ormai anche un mio spazietto di vita volevo 'confidarvi' che da qualche giorno ho un pò cambiato la mia alimentazione, stavolta non si tratta solo di dieta ma di curare anche stomaco e altri organi 'limitrofi' che ultimamente mi hanno dato un pò di problemucci, perciò per un pò di tempo non potrò pasticciare come mio solito, perchè per questo periodo mi sono stati vietati tutti i lievitati, i latticini e derivati e ... gli zuccheri, però sono contenta perchè sto facendo qualcosa di buono per me, oggi sono solo al terzo giorno e mi sento già molto meglio, e poi oh... tra poco più di un mese ehm ... ehm saranno '40' (ma shhhhh...non ditelo in giro) e allora un pò in forma ci dobbiamo mettere no? Continuerò però a postare quello che ho in archivio e appena mi sarò organizzata anche qualche ricettina di questo 'nuovo periodo' così mi sentirò meno sola ok?
'Last but not least' un grazie particolare ai miei due fantastici ragazzi bolognesi e a Letizia per il dono di questo fiore, auspicio di primavera che ... non c'è niente da fà... da me già si sente nell'aria ahhhhhh....

... che bel profumo grazie gioie! Ora questo premio si dovrebbe passare a 12 persone ma ... ultimamente nella blogosfera sto notando che sempre più persone...diciamo che non stravedono proprio per i premi, qualcuno magari si infastidisce se riceve più di una volta lo stesso premio ignorando che ce ne sia anche un altro, io non sono fra queste quindi continuate a passarmeli che mi fa piacere e allora io lo passo a chi avrà il piacere di prenderselo con tutto il cuore!
Buona serata cari amici e buona vita a tutti!