lunedì 30 novembre 2009

... DI PLURALI...SVISTE E SUPERFICIALITA' ... MA ANCHE DI TORTA ALLE PESCHE E AMARETTI!

Buon inizio settimana a voi tutti!
Circa 45 minuti fa ho aperto la casella della posta elettronica, sperando di trovarci una mail di risposta di due personcine a me care ed invece ho trovato questa:

"Ciao, mi chiamo Pina.
Stamattina sono capitata sul tuo blog e ho cominciato a sbirciare le ricette.Volevo solo segnalarti (spero TANTISSIMO che tu non ti offenda) che il plurale di focaccia è focacce.Te lo dico perchè questa regola del plurale delle parole -cia, -gia, ha confuso anche me per un periodo.Visto che una persona mi fece notare una volta che avevo scritto arancIe mi sono documentata e almeno sul web c'è scritto che il plurale di arancia è arance (http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=3943&ctg_id=93).Spero di esserti stata utile.Comunque io sono pugliese e nella focaccia con i pomodorini nel foggiano ci mettono anche l'aglio e origano. Nel barese aggiungono anche la cipolla. La tagliano abbastanza grossa e la dispongono qua e là sulla teglia ben unta, ci adagiano sopra l'impasto, premendo poi per far aderire la cipolla e poi la condiscono sopra con pomodorini, aglio e origano.
Buon lavoro!Ciao!"

Oddio, mi son detta, che figuraccia!!! E mi sono subito andata a leggere e rileggere e rileggere il post ... dopodichè ho risposto alla signora in questione così:

"Cara Pina,
scusami ma sto ancora cercando di capire il senso sella tua mail e perchè dovrei offendermi se, evidentemente, ti sarai pure fermata nel mio blog ma non hai letto CON ATTENZIONE ... perchè quel 'focaccie' che tu hai visto è un evidente errore di battitura per 'focaccia' altrimenti avresti anche dovuto segnalarmi il mancato accordo dell'aggettivo 'veloce' al posto di 'veloci' e del participio passato 'trovata' al posto di 'trovate' non ti pare? Poi a fine post, che tu sicuramente non avrai letto tutto ma ti sarai fermata solo alle parole in neretto, c'è il plurale corretto! Sai io prima di prendermi la briga di inviare una mail e 'correggere' una persona lo avrei letto 100 volte e controllato, non sul web certo ma sul mio fedele dizionario della lingua italiana Devoto-Oli, come ho fatto anche adesso di nuovo, dopo aver letto la tua mail, pur essendo sicura di me!
ciao"

Allora, sicuramente chi avrà la pazienza di leggermi potrebbe anche chiedersi a questo punto 'Si, ma perchè lo scrivi sul blog?' lo scrivo perchè qualche giorno fa una mia 'collega-blogger' , che io stimo tantissimo, ha scritto questo post che ha suscitato parecchie riflessioni in merito, ed uno dei pensieri si fermava appunto sulle persone che ti lasciano commenti vaghi o più precisi dai quali si evince chiaramente che non hanno letto il post, nel commento che ho lasciato a Claudia ho affermato che i commenti vaghi del tipo 'buono' bello' 'brava' non mi danno fastidio, perchè a volte anche io ne lascio quando magari non ho molto da dire sulla ricetta ma mi va di lasciare un saluto alla persona, ma anche su questo ho riflettuto e la prossima volta scriverò appunto, 'passo per un saluto'.
Sicuramente la signora Pina che mi ha inviato questa mail non ha letto tutto il mio post e allora è su questo che rifletto, come le ho infatti scritto nella mail di risposta, io, prima di correggere una persona, controllerei all'infinito di aver ragione e poi...forse la correggerei, ma non l'ho mai fatto!
Nei nostri blog di errori ce ne sono sicuramente tanti, ma io non mi sono mai permessa di correggere qualcuno di voi, nè tantomeno voi lo avete fatto con me, perchè, avendo anche io un blog, so benissimo che ci può scappare l'errore di battitura o anche l'errore grammaticale perchè magari lo scriviamo di fretta o perchè non riusciamo a sistemare i post come lo desideriamo e quindi lungi da me dal fare una cosa del genere ma questo non significa che ci disinteressiamo della forma scritta anzi, sono convinta che dovremmo curarla quanto più possibile perchè magari i nostri post vengono letti anche dai nostri figli o comunque perchè è giusto così!
E se sto scrivendo queste parole, vi assicuro, non è perchè mi sono offesa, lo giuro! Anzi, appena ho letto la mail io, sempre insicura di me stessa, sono andata a rileggere il post, certa di aver fatto una figuraccia ma ... quando ho capito come stavano le cose...mi sono arrabbiata!
Si perchè se c'è una cosa che mi da davvero fastidio è la SUPERFICIALITA' e in giro, purtroppo ne vedo tanta, a tutti i livelli! Questa mail mi ha dato lo spunto per dirlo anche qui, la superficialità è BRUTTA, al pari dell'ignoranza, della stupidità, della cattiveria, perchè denota mancanza di rispetto verso la persona con la quale interagiamo, è brutta la superficialità di chi sta dietro ad uno sportello e non riesce a capire il disagio che c'è dall'altra parte, è brutta la superficilità di chi fa finta di non ricordarsi di te perchè si reputa troppo importante per salutarti se ti incontra per strada, è brutta la superficialità di un'amica che non riesce a capire le tue esigenze familiari, è brutta la superficialità dei datori di lavoro che si lamentano delle troppe spese che hanno con te che prendi un misero stipendio in confronto al loro, la superficilità è brutta nei rapporti umani! Almeno questo è il mio pensiero!
Nel frattempo la signora Pina ha 'risposto'' alla mia 'risposta', confessando di non aver letto tutto il post e di essersi soffermata solo su quelle parole...evviva la sincerità!
Grazie Pina di aver riconosciuto il tuo errore e spero che continuerai a sbirciare le mie ricette cominciando da questa:

MITICA 7 VASETTI ALLA PESCHE SCIROPPATE E AMARETTI


Troppo buona! Nata dall'esigenza di riciclare un barattolo di pesche sciroppate, ispirata da Ricettina, ho poi però optato per la 7 vasetti che non mi ha deluso affatto anche in questa versione!

3 uova
2 vasetti di zucchero (per vasetto si intende quello dello yogurt da 125 gr)
1 vasetto di olio di semi
1 vasetto di yogurt bianco
2 vasetti di farina
1 vasetto di fecola di patate
1 bustina di lievito per dolci
1\2 bicchierino di amaretto di Saronno

1\2 barattolo di pesche sciroppate
100 gr di amaretti

Ho lavorato gli ingredienti nell'impastatrice così come elencati, poi ho aggiunto gli amaretti sbriciolati e amalgamati bene, ho versato nella teglia e poi sistemato le pesche sciroppate tagliate a fettine. Infornato a 180° per 30 minuti circa.
Buona buona buona!

Una fettina per voi!

P.S. OGGI A MEZZANOTTE TERMINA LA MIA RACCOLTA AFRODIDIACA! GRAZIE DI CUORE A TUTTI QUELLI CHE HANNO PARTECIPATO, NEI PROSSIMI GIORNI VI AGGIORNERO' SUL SORTEGGIO!

sabato 28 novembre 2009

CROSTATA DI COMPLEANNO, PIZZETTE DELLE SIMILI E FOCACCIA VELOCE VELOCE PER UN SABATO SERA IN COMPAGNIA!

Nell'augurarvi buon fine settimana vi lascio con qualche ideuzza per il sabato sera da passare con amici, familiari o chi più vi piace! A noi piace sempre spizzicare qualcosa quando ci riuniamo...non sia mai dovessimo restare a bocca asciutta eh eh eh!!!
Le foto di questo post si riferiscono alle cosucce che ho preparato qualche settimana fa in occasione del compleanno di mio suocero, la crostata non può mancare visto che in famiglia di mio marito sono tutti fan sfegatati di questo dolce e allora solita ricetta...che poi ho scoperto essere anche quella delle sorelle Simili :)))))

500 gr farina '00'
200 gr burro
200 gr zucchero
2 uova intere
1 pz di sale

marmellata di albicocche e, in questo caso, decorazioni adatte all'occasione!


PIZZETTE CON IMPASTO DELLE SORELLE SIMILI

Letteralmente divorate da grandi e piccini, ineguagliabili per gusto e sofficità, insoma, come tutte le ricette delle sorellone, MITICHE!!!

Ingredienti:


500 farina 0
250 gr. acqua
25 gr. lievito di birra
40 gr. burro
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio olio extravergine
1 cucchiaino di sale

polpa do pomodoro scolata e tritata
mozzarella tritata
olio, origano

Fate la fontana, mettete al centro il lievito spezzettato e diluitelo con l'acqua, raccogliete un poco di farina poi unite il sale, l'olio, lo zucchero e il burro. Amalgamate bene il tutto prendendo la rimanente farina ma non lavorate troppo a lungo. Fate una palla, copritela a campana e fatela lievitare 40-50 minuti.
Senza lavorare ulteriormente la pasta, tirate una sfoglia di circa 3 mm di spessore, con uno stampo per biscotti ricavare dei dischi di circa 5 cm di diametro e disportli sulla teglia del forno un poco distanziati.
Ammassare i ritagli, tagliarli e disporre anche questi sulla teglia. Con la punta delle dita, premere il centro di ogni dischetto formando un ampio incavo in cui metterete un bel cucchiaio di polpa di pomodoro e un pizzico di sale.
Mettete in forno a 200° per 5 minuti.
Toglietele dal forno, disponete sul pomodoro un mucchietto di mozzarella tritata e scolata, un pizzico di origano e un goccio d'olio.
Rimettete in forno pe raltri 4\5 minuti.
Si possono fare anche quadrate, eliminando così lo scomodo dei ritagli.
Ottime!

FOCACCIE VELOCE AI POMODORINI (trovata qui)

INGREDIENTI

500 gr. di farina (300 farina00+200g semola rimacinata di grano duro)

400 gr di acqua tiepida

mezzo cubetto di lievito di birra (12,5 gr)

1 cucchiaino di miele

1 cucchiaio di fiocchi di patate(facoltativo-ingrediente nn previsto nell'impasto del pane veloce veloce)

2 cucchiai di olio

1 cucchiaio di sale


Sciogliere il lievito e il miele nell'acqua intiepidita.

Mescolare bene la farina con i fiocchi di patate nella ciotola

Aggiungere pian piano i liquidi, mescolando velocemente con una forchetta.

Per ultimo aggiungere il sale e mescolare ancora. Deve risultare un composto appiccicoso, molle e non liscio,
chiudere in cellophan e far lievitare per un'ora. Ungere una teglia da forno con abbondante olio. Riprendere l'impasto, farlo scendere delicatamente dalla ciotola nella teglia e con le mani unte stenderlo.
Farcire la focaccia con pomodorini e origano, cospargere con altro olio e lasciar lievitare per un’altra mezz’oretta.
Infornare subito a 220 gradi fino a doratura, all'incirca 20-25 minuti.
La focaccia è molto buona, qui è piaciuta a tutti, a mio marito in particolare, a me un pò meno, perchè ho scoperto che non amo il sapore della semola nelle focacce o pizze, riproverò a farla non usando la semola e poi vi dirò!
Buon fine settimana!!!

mercoledì 25 novembre 2009

STRIZZANDO L'OCCHIO AL NATALE...L'ARISTA 'ROMANA' IN AGRODOLCE!

Allora...strizzando l'occhio al Natale, perchè avrei pensato che questo secondo io ce lo vedo proprio azzeccato per il 'pranzone' di Natale (scusate vista la tradizionale 'portata' delle portate, perchè chiamare 'cenone' il pasto della Vigilia e non anche 'pranzone' quello di Natale?) o no?
Poi...'romana' perchè l'ispirazione arriva da lei, ma vista anche qui, che l'hanno mangiata da lui, preparata da lei ... ed io, con una gran voglia di conoscere questo bel gruppetto, nel frattempo mi delizio a preparare i loro piatti!
Vi riporto la ricetta fedelmente, anche se io ho peccato in una grave mancanza che, il giorno di Natale non avverrà, lo giuro! Mi mancavano le cipolline che ho sostituito con delle cipolle bianche piccole tenute a bagno per mezz'ora e più in acqua calda e sale per ammorbidirle e poi ho ovviamente dimezzato le dosi, essendo noi solo in due e preparandola come piatto unico. Ma, visto il gradimento, la prossima volta radoppierò indegnamente le dosi!

Ingredienti
un'arista di circa 1kg e mezzo
3 mele renette
200 gr. di prugne secche
250 gr. di cipolline
100 gr. di uvetta sultanina
il succo di due arance
un cucchiaio di aceto balsamico
olio extra
sale
Si tagliano le mele renette a pezzettoni e, insieme alle cipolline (prima appena sbollentate per renderle più dolci), si mettono in pentola dove intanto si sta facendo rosolare l'arista in un filo d'olio. Si aggiunge un po' di vino rosso leggero e si continua a rosolare per una mezzora girando l'arista 3 o 4 volte. Poi si aggiungono il succo delle arance, l'uvetta ammollata nell'acqua calda, l'aceto balsamico e le prugne secche. Dopo circa un'ora e un quarto di cottura coperta l'arista è pronta (non c'è bisogno di aggiungere altri liquidi perchè le mele e le cipolline cacceranno in cottura la loro acqua mentre le mele, disfacendosi, creeranno il fondo del sughetto).
Anche io come Paola avevo pensato di mixare il composto per paura di 'defezioni' dell'ultima ora, poi, dopo aver beccato il maritino a pucciare il pane nella pentola ed emettere dei non ben distinti suoni di gradimento ... ho desistito!

Provatela perchè è eccezionale!

domenica 22 novembre 2009

LA MIA PRIMA MARMELLATA PER MARTINA!

Eccola qui, anche se in extremis, per la mia amica Martina ho preparato la prima marmellata della mia vita, senza nessuna pretesa per il concorso per carità! Ma mi faceva semplicemente piacere partecipare alla sua raccolta che ha avuto un grandissimo successo ed io ne sono contenta!


Dunque ho girovagato nel web, letto di quà e di là e poi ... ho fatto di testa mia! Mi direte voi se l'idea vi aggrada o meno, a noi è piaciuta questa...


MARMELLATA SPEZIATA DI ARANCE E MELE ANNURCHE AROMATIZZATA AL CAFFE'!

750 gr di arance pelate al vivo e tagliate a pezzi

3 mele annurche, di cui 2 con la buccia tagliate e pezzetti piccoli, (perchè ho letto che possono sostituire la pectina e così è stato perchè la mia marmellata si è addensata benissimo)
700 gr di zucchero semolato
2 cubetti di zenzero candito
1\2 cucchiaino di cannella
2 cucchiaini di caffè solubile


Ho messo arance, mele e zucchero in una capiente pentola e fatto cuocere a fuoco vivace per circa un'ora e un quarto, dopodichè ho passato tutto al passaverdure e rimesso sul fuoco, dopo circa 15 minuti ho fatto la prova piattino ed ho visto che c'era già la densità giusta, ho aggiunto le spezie, prima lo zenzero sbriciolato, poi la cannella e il caffè solubile.


Nel frattempo avevo sterilizzato due vasetti nel forno preriscladato a 100° per 15 minuti, li ho riempiti, capovolti e lasciati così per la notte e stamane abbiamo fatto la colazione che vedete nelle foto, non è una marmellata dolcissima ma si sposa benissimo a brioches, cornetti, pan brioche e biscotti, insomma quando l'ho assaggiata su un pezzetto di cornetto ho avuto subito voglia di prenderne un altro pò ... preferendola alla nutella! E questo per me è un test importante!


Spero che questo mio contributo ti sia gradito carissima Martina e grazie per avermi 'costretto' a 'marmellattare' come dici tu! Credo che ci riproverò presto! Con tutte le ispirazioni della tua raccolta poi, non c'è che l'imbarazzo della scelta!!!
E proprio mentre stavamo facendo colazione ieri mattina, il trillo del citofono mi ha portato
'il libro del cavolo', lo aspettavo con ansia ed è stato un bell'inizio di week-end!

Buona domenica mattina a tutti, io vado a fare colazione!!!

Come mi ricorda la stessa Martina nei commenti, da domani si vota sul Forum di Giallozafferano, quindi, se vi è simpatica la mia marmellata e vi è piaciuto l'abbinamento che ho pensato, potete votare anche me! Ma và ... ma chi mi votera?

venerdì 20 novembre 2009

CON UNA BRICIOLA...DUE INIZIATIVE DI BONTA'!


1 ricetta, 2 iniziative degne di nota, con un solo comun denominatore, il rispetto della vita e del mondo in cui viviamo, le Briciole di Bontà di Albertone, blogger che non conoscevo ma devo dire davvero simpatico e dal cuore sicuramente enorme, andate a leggere la storia delle sue briciole perchè è davvero significativa e di esempio per tutti noi e l'iniziativa della nostra instancabile Lo, lei ci prova in tutti i modi a renderci più responsabili nei nostri consumi!

E allora, per questa settimana ed oltre mi impegno a cercare di:
andare a fare la spesa dal contadino per evitare le confezioni,
usare burro e farina per gli stampi da forno,
riempire l'acqua nelle bottiglie di vetro che già ho,
usare più prodotti riciclabili possibili,
comprare meno detersivi e pulire più con l'aceto,
comprare gli alimenti sfusi,
provare i detersivi alla spina,
portare i rifiuti umidi dal contadino per il riciclo nell'agricoltura,
spolverare e lucidare i mobili con gli stracci ottenuti dai panni dismessi,
leggere tutti i vostri post sull'argomento per saperne un pò di più.
E' poca cosa e, ammetto i miei limiti, non so nemmeno se ci riuscirò sempre perchè, come dice Lo, tanti errori li facciamo comunque anche per pigrizia, per abitudine al superfluo, ma almeno, ora che lei ce ne ha dato la possibilità, proviamoci...non si sa mai...potremmo trovarci meglio!
Passiamo queste meme-ecologico ad altri 5 blog, io lo passo a sei blog, se non lo hanno ancora ricevuto nel frattempo, alla mia adorata Pagnottella, a Laura, Michela, Sunflowers, Marty e Martina. Spero lo accoglieranno con piacere.
Grazie gallinella!
Ed ora la ricetta, di riciclo perchè la ricotta e gli amaretti erano avanzati da una preparazione precedente, che non ricordo più...la ricetta l'ho presa dal web, ma ho fatto tutto talmente in fretta da non ricordare più dove, se qualcuno la riconoscesse come sua o di qualcun'altro è pregato di avvisarmi per inserire il relativo link come sempre faccio...

SBRISOLONA DI RICOTTA E AMARETTI



Per la pasta:

300 gr di farina 00,

1 uovo intero + 1 tuorlo,

100 gr di burro morbido,

100 gr di zucchero,

1 bustina di lievito,

2 gocce di essenza di vaniglia o altro aroma a piacere,

30 gr di mandorle tritate a farina.

Per la farcia:

300 gr di ricotta fresca asciutta,

90 gr di zucchero,

1 uovo,

20 amaretti,

1 cucchiaio di liquore amaretto (o latte)

In una zuppiera amalgamare la ricotta con l’uovo intero, lo zucchero, il liquore e da ultimi gli amaretti tritati. Far riposare in frigorifero per una mezzora.


Mettere nel mixer gli ingredienti per la pasta, farina setacciata con il lievito e le mandorle, lo zucchero, le uova, l’aroma e da ultimo il burro, azionando l’apparecchio fino a formare delle briciole. E’ importante che la pasta rimanga appunto sbriciolata. Disporre sul fondo di una tortiera non troppo grande, imburrata ed infarinata, metà delle briciole di pasta, premere leggermente con il palmo della mano formando così la base della torta. Spalmare sulla base la crema di ricotta restando a circa 1 cm e mezzo dal bordo. Ricoprire con la pasta restante sempre comunque sbriciolandola ma non compattandola con le mani. Cuocere in forno caldo a 180° per 45 minuti. Servire fredda spolverata di zucchero a velo.

Buona buona buona!
Buon fine settimana a tutti voi e un abbraccio grande grande dalla vostra Dida!

mercoledì 18 novembre 2009

PAN CARRE' DELLE SORELLE SIMILI PER UNA RACCOLTA LIEVITATA E PREMIO!

Si, non vedevo l'ora di partecipare a questa raccolta che mi piace proprio tanto e immagino non solo a me, infatti già prevedo adesioni a iosa perchè i lievitati sono un pò la passione di tanti di noi food-blogger, non è vero?

Intanto volevo ricordarvi che a fine mese scade anche la mia prima raccolta AFRODIDIACA, un pochino poverella ma ... c'è ancora tempo e allora forza...stupitemi!
Colgo l'occasione per ringraziare, invece, quanti hanno già aderito anche con più di una ricetta 'Grazie di cuore!'
Inoltre vi ricordo che alla fine ci sarà un sorteggio tra tutti i partecipanti con invio di pensierino a tema...!!!


Va bene ma ora veniamo alla raccolta 'lievitosa di Betty', non potevo mica non partecipare con una ricetta delle sorellone maghe dei lievitati a allora l'ultima provata in ordine di tempo è questo pan carrè delizioso, profumato, che si è mantenuto bene per tre giorni, ve lo consiglio con il cuore ...
PAN CARRE' DELLE SORELLE SIMILI (dal libro 'Pane e roba dolce')
Ingredienti:
750 gr farina 00
30 gr lievito di birra
30 gr burro o strutto
15 gr sale
380 gr acqua circa
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di malto

uno stampo a cassetta quadrato con coperchio di cm 35x10

Io non ho lo stampo a cassetta con il coperchio e l'ho cotto in uno stampo da plum-cake, coprendolo con un altro stampo uguale ed è venuto buonissimo!

In una ciotola versate quasi tutta l'acqua, sciogliete il lievito di birra, unite un pugno o due di farina poi unite lo zucchero, il sale, il malto e il burro e battete, poi unite il resto della farina e dell'acqua fino ad avere un impasto morbido ma non appiccicoso.
Rovesciate sul tavolo, lavorate battendo qualche minuto poi fate un lungo filone, piegatelo a metà e avvicinate le due parti e attorcigliatele fra loro formando una treccia semplice, un torcione che metterete nello stampo leggermente imburrato, schiacciate la pasta per pareggiarla ed inserite il coperchio, ma non lo chiudete completamente, lasciatelo aperto di 1 cm e fate lievitare circa 1 ora. Chiudete competamente il coperchio e cuocete a 220°-200° per 50 minuti circa.
Quando esce dal forno, togliete il pan carrè dallo stampo e sistematelo sulla rete del forno in piedi.

Bellissimo e buonissimo! Grazie mitiche Sorellone!

Infine volevo ringraziare tantissimo Luisa perchè mi ha passato questo premio davvero carino e che mi rende fiera di questo blog!



lunedì 16 novembre 2009

VAL D'ORCIA VESTITA D'AUTUNNO E...OVVIO...I PICI!!!



Stessa prospettiva, stesso luogo, stesse persone ma anche no...ormai mi sono innamorata...perdutamente...di questa terra, della calma, serena tranquillità che vi si respira tra le strade, i borghi, le bellezze naturali e architettoniche... magica Val d'Orcia che mi rapisci con i tuoi colori...caldi ora, autunnali, avvolgenti, rassicuranti...

... secondo week end in Toscana, la penultima settimana di ottobre (ehm...si lo so, sono un pò in ritardo con il post!) sempre all'insegna del "non so se e quando si parte" ma stavolta...new entry... della serie "so quando parto ma non so quando arrivo!!!"...spiego? bhè si forse sarà meglio...ma brevemente, don't worry! Dunque, si parte alle 15.30 del 23 ottobre, venerdì, alle 16.30 siamo ad otto chilometri dall'uscita del casello autostradale di Frosinone e lì ... ci blocchiamo...siamo 'dentro' alla protesta indetta dagli operai della Videocon, ex Videocolor di Frosinone, riusciamo ad uscire al casello alle 20.00, spendo solo due parole sul disagio, non abbiamo mai provato, nemmeno per un secondo, nessun tipo di rancore verso gli operai, noi siamo operai e loro, se sono arrivati a quello erano disperati, spero solo che almeno abbiano ottenuto qualcosa, ma tutta la faccenda è stata mal gestita evidentemente dalle forze dell'ordine, dagli addetti alla viabilità, dalla società Autostrade e via dicendo perchè nonostante via radio veniva detto che era stata offerta assisitenza agli automobilisti fermi, noi non abbiamo visto nemmeno una moto della stradale che ci venisse a dire quello che stava succedendo, quando anche la corsia di emergenza si è bloccata perchè di automobilisti deficienti ce ne sono davvero tanti, mi è cominciato a salire il panico, con un bambino in macchina ho cominciato a pensare a tutte le cose più brutte che potevano succedere, che è aumentato quando da lontano abbiamo iniziato ad ascoltare il suono di una sirena...allora altri automobilisti hanno fatto spazio per far rientrare i cretini di turno e far passare il mezzo di soccorso, tutto questo senza vedere un solo agente ... e si che eravamo a solo 8 km dal casello, cmq noi abbiamo ovviamente abbandonato l'idea di raggiungere la Toscana quella sera stessa e ho chiamato mia zia Anna a Colleferro (santa zia Anna, grazie di esistere!!!) per informarla che ci saremmo fermati a dormire da lei, siamo usciti al casello di Frosinone e dopo uno scontro contro l'inettitudine degli agenti muinicipali che avebbero dovuto contribuire a districare il traffico ma invece facevano l'esatto contrario, abbiamo imboccato la Casilina e siamo arrivati a Colleferro alle 22.45!
Ma il giorno dopo, di buon mattino ci siamo svegliati e alle 10.00 in punto, nonostante tutti i malocchi (eh Erika!!!), facevamo il nostro ingresso trionfale a Chianciano, ho avvertito chi ci aspettava che ce l'avevamo fatta, abbiamo finalmente raggiunto la nostra meta e dopo un paio d'ore Laura, Marco e MJ ci hanno raggiunto da Erika al Poderuccio per passare insieme una bella giornata...












... e come già vi ha raccontato lei, molto più puntuale di me, siamo stati molto bene, dai più piccoli ai più grandi!!! Spero di ripetere al più presto quest'incontro!
Siamo andati a pranzo in un ristorante molto carino di cui Laura e Marco sono clienti abituali e poi nel pomeriggio, siamo stati ospitati, nientepopòdimenochè, nell'Antro di Laura, una casa davvero calda e accogliente, i bimbi poi, sono stati meravigliosamente bene insieme e MJ si è comportato davvero da piccolo ometto quando si è arreso davanti ai capricci di Emanuele che voleva per forza una delle sue macchinine più belle e lui, sofferente ma forte, ha ceduto! Piccolo grande uomo! Un bacio forte forte! Ovviamente non è mancato lo shopping gastronomico svoltosi al punto vendita Gavioli, dove ho potuto acquistare dell'ottimo Vin Santo che avevamo degustato al ristorante e del quale appunto, avevamo chiesto notizia, del buon pecorino classico e una immancabile confezione di pici che ho così presentato a tavola...

PICI AL RAGU' DI MANZO E TARACHELLE DI MAIALE



Ingredienti per 4 persone
500 gr pici artigianali
600 gr macinato di manzo magro
4 tarachelle o tracchiulelle o pancetta di maiale
3 conf di pomodori pelati da 400 gr
1 cipolla bianca grossa
1 carota
sedano
olio evo
sale
vino bianco

Ho preparato un ragù facendo rosolare in olio un trito di carote, cipolle e sedano, poi aggiunto la carne, fatta dorare, sfumata con 1\2 bicchiere di vino bianco, aggiunto i pomodori pelati passati, fatto cuocere per un paio d'ore.
Cuocere i pici in abbondante acqua salata, scolarli secondo i tempi descritti sulla confezione, e condire con il sugo di carne!

Strepitosi!!!
Grazie Toscana ... continua!

venerdì 13 novembre 2009

BROWNIES GOLOSI E NUOVO GIOCHINO!

Visti sul blog della mia carissima Simo, arrivano direttamente dalle 'terre del cavolo' che in questi giorni sta furoreggiando su e giù per l'Italia con il 'Libro del Cavolo' che io attendo di ricevere e spasimo di vedere autografato ma ._....bocca cucita...non dico niente, niente!!!
Sono dei brownies...deliziosi se mangiati il giorno stesso della preparazione ma ... vi consiglio di farveli avanzare o di prepararli appositamente il giorno prima e resistere alla tentazione di addentarli, perchè dopo 24 ore sono ... paradisiaci!!!

Ingredienti con qualche modifica:

120 gr.di cioccolato fondente
225 gr. di zucchero
90 gr.burro
2 uova
90 gr.di farina
50 gr.circa di mandorle sgusciate e ridotte a pezzetti grossolanamente con un coltello
1\2 tavoletta di cioccolata al latte, quindi circa 50 gr.

Preparazione:

Far sciogliere il burro col cioccolato a bagnomaria.
Mescolare bene e aggiungere le uova sbattute, poi la farina e lo zucchero, mescolare rapidamente ma con delicatezza.
Rivestire una teglia con carta forno (anche io ne ho utilizzata una quadrata di cm 20x20) e versarci il composto. Nel frattempo sciogliere il cioccolato al latte e versarlo sul composto, poi distribuire su tutta la superficie le mandorle.
Cuocere per mezz'ora a 180°, la parte superiore deve essere croccante...
Lasciar raffreddare prima di sformare e poi servire tagliata a quadretti o come meglio credete!

Volevo ringraziare la nuova amica Raffa per il simpatico giochino-intervista che mi ha passato, si tratta di rispondere ad 8 domande piuttosto curiose eh eh eh... vediamo:

6 nomi con cui ti chiamano:Pina: i familiari; Giusy: gli amici; Dida:Alessia a 1 anno e ancora oggi lei, Mena e Paolo, i miei migliori amici; polpettina: mio marito; mammottella: mio figlio; 'donna camomilla': un informatore scientifico che viene alla studio e che è stato presente a molte mie...camomille per poter andare avanti!

3 cose che indossi in questo momento: ...sincera, sincera, sincera? va bè allora pigiamone, vestagliona e ciabatte ... ahò e che cè posso fà in casa devo stare comoda e poi...sò freddolosa!

3 cose che hai fatto stanotte, ieri e oggi: ieri ho fatto le faccende di casa, cucinato e sono andata al lavoro-stanotte mi sono svegliata (per fastidi allo stomaco) alle 4 e sono stata al pc a commentare qualche blog fino alle 4.50 quando mio marito ha acceso la luce per vedere che fine avessi fatto-oggi sono andata al lavoro e ho fatto una bella spesona!

2 cose che hai mangiato: patate e carciofi

a chi hai telefonato oggi: a mio marito, a mia madre, alla mia amica

2 cose che farai oggi: i muffins salati per la cena (già fatti) e le melanzane a funghetto per il pranzo di domani

3 bibite preferite: Brachetto, Prosecco di Valdobbiadene, Spezi.

3 cose che desideri: la salute per la mia famiglia, i miei amici e per le persone che non possono permettersi cure costose

lo passo a Lo, Michela, Simo, Elle, Lidya, Stefania!

Buon fine settimana a tutti!


mercoledì 11 novembre 2009

IL POLLO ALL'UVA PERCHE' ... A SAN MARTINO...OGNI MOSTO E' VINO!!!

Immagini dalla vendemmia sulle terre del Vesuvio, fatta, agli inizi di ottobre da mio suocero, figlio (cioè il mio adorato maritino!) generi e nipoti, la nuora no ... era rimasta a casa con l'emicrania...sgrunt!!!


Qui sotto potete vedere la vigna e ... l'antifurto di mio suocero eh eh eh!!! L'anno scorso il poveretto è stato derubato di quasi tutta l'uva, portata via di notte e ora lui si è difeso come meglio poteva ... ma pare che abbia funzionato!!!


In omaggio a Giosuè Carducci in questo giorno:

San Martino

La nebbia agli irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;


Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de’ tini
Va l’aspro odor de i vini
L’anime a rallegrar.



Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:



Sta il cacciator fischiando
Su l’uscio a rimirar



Tra le rossastre nubi
Stormi d’uccelli neri,




Com’ esuli pensieri,
Nel vespero migrar.



Nell'attesa di assaggiare questo delizioso vino con l'uva del Vesuvio poteva mai mancare oggi un piatto a base di uva? No e allora ecco a voi il

POLLO ALL'UVA
Ricetta di Cocò:

Ingredienti:
4 fusi di pollo (i miei sono fusi di pollo disossati ma sono venuti bene lo stesso)
un grosso grappolo di uva rosata
1 bicchiere di vino bianco
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Dopo aver lavato l'uva schiacciamone metà tra le dita raccogliendo il succo e gli stessi acini schiacciati in una ciotola nella quale aggiungeremo il vino e la carne lasciandola in questa "marinata" per circa un'ora. Prendiamo una padella non troppo larga e rosoliamo nell'olio i fusi di pollo senza il liquido della marinata che filtreremo e terremo da parte. Saliamo e pepiamo la carne, poi aggiungiamo il liquido raccolto e lasciamo cuocere, coprendo il recipiente, finchè non si formerà una salsina densa che glasserà la carne, solo 10 minuti prima di spegnere uniamo la restante uva i cui acini avremo diviso a metà e privato dei semi, avendo cura di lasciare però qualche grappolino intero per decorazione.

Auguri a tutti i Martino e Martine!!!

lunedì 9 novembre 2009

E TUTTO EBBE INIZIO CON CALMA ...ANZI CON Calme et Cacao ...

Forse LEI non se lo ricorda nemmeno...ma, se andate a dare una sbirciatina ai commenti di questo post, vi dirò che quell'"anonyme" presa dal panico perchè le si era 'solidificato' il dulce de leche ... ero io! Siamo a marzo dell'anno scorso e trattasi del mio primo esperimento tratto da un food-blog, avevo scoperto per caso il bellissimo blog di Daniela e me lo spulciavo tutti i giorni, finchè non capitai qui e decisi di provare ... e poi vidi questi e non potetti resistere...

INTANTO, NEL FRATTEMPO, DANIELA, PROPRIO IN QUESTI GIORNI, HA DATO ALLA LUCE LA PICCOLA ELOISE E IO LE FACCIO I MIEI MIGLIORI AGURI E UN GRANDE BENVENUTO ALLA PICCOLA!!!

(immagine presa da Google, se ci fossero problemi basta avvisare che verrà subito rimossa)

Oggi c'è un motivo per questo mio post, Daniela, che è una donna di una raffinatezza unica, il suo blog, infatti, è tutta una poesia di immagini, parole e ricette, si è inventata uno swap carinissimo al quale mi sono già iscritta e spero che lo facciate in tanti...

... è LA DANZA DELLE SCATOLE DI LATTA... scatole che danzeranno un pò dappertutto, su e giù per la penisola e anche oltre, che dovrebbero raggiungere i destinatari in tempo (il condizionale è d'obbligo quando si tratta di Poste Italiane, vedi esperienza swap Natale scorso!) per Natale e che, aprendosi, scopriranno un piccolo tesoro ... ciò che ogni partecipante avrà scelto per il suo 'compagno di scatola' e se ho ben capito, in caso contrario Daniela correggimi pure, non dovrà essere per forza qualcosa di mangereccio ma anche un semplice oggetto, comunque qui troverete il regolamento, io nel frattempo...

... vi lascio la magnifica ricetta di questi veri e autentici peccati di gola...qualcosa che davvero ci si può concedere una volta all'anno, tanto non puoi resistere dal mangiarne uno dopo l'altro!!!
Per prima cosa ho fatto il dulce de leche, che è quella cremina 'diabolica' che vedete nel vasetto della foto sopra, l'anno scorso mi volli cimentare nella preparazione tradizionale e mi alzai alle 2 di notte per prepararlo con il latte fresco...ora, che sono rinsavita (scherzo eh!!!), lo preparo sempre facendo bollire per un paio d'ore una lattina di latte condensato in un pentolone alto, in modo da far si che l'acqua copra sempre la lattina, poi aspetto che si freddi completamente, apro la lattina ... e lì parte l'operazione cucchiaino... ahi ahi ahi!!! Lo potete conservare in frigo, bravi voi se ci riuscite, in un vasetto a chiusura ermetica per qualche giorno, ma io vi consiglio di provarlo con questi biscottini, la golosa accoppiata forma uno dei dolci più diffusi in Argentina...

LES ALFAJORES DE MAICENA


Ingredienti
farina 100g
maizena 150g
bicarbonato 1/4 di cucchiaino
lievito x dolci 1 cucchiaino
burro 100g
zucchero 130g
uova 1+2 tuorli
buccia di 1 limone
dulce de leche
In una ciotola unire la farina, la maizena, il bicarbonato, il lievito e setacciare il tutto.
Lavorare al robot il burro con lo zucchero e la buccia di limone grattugiata fino ad ottenere una crema. Aggiungere l'uovo e i tuorli, uno x volta e amalgamare. Gradatamente unire la farina e gli altri ingredienti secchi. Lavorare il meno possibile per ottenere un composto spumoso. Quando l'impasto si assembla in una palla, è pronto per essere steso sul piano infarinato. Con una formina ritagliare i biscotti e disporli su una teglia da forno ricoperta di carta forno. Cuocere in forno preriscaldato a 180 per 8 minuti, mi raccomando,
8 minuti, non uno di più non uno di meno, non siate scettici come la sottoscritta perchè il tempo è perfetto!
Far raffreddare su una griglia prima di confezionare gli alfajores. Spalmare la metà dei biscotti con la confettura di latte e ricoprirli con l'altra metà.
Mio figlio è letteralmente impazzito per questi biscottini e come si vede dalla foto qui sotto, ha partecipato attivamente alla preparazione e ne ha mangiati tanti, anche appena sfornati, lui che di solito mangia tutto quando è già freddo, tanti da farsi venire il mal di pancia, cosa assolutamente insolita per lui, perciò dico che sono speciali questi dolcetti!!!

Quindi mi farebbe piacere partecipare con questa ricetta alla raccolta di Noci moscate per il loro primo blogleanno...
...care Castagna e Albicocca spero gradiate questo mio contributo alla vostra raccolta!

Grazie Daniela!

P.S. Care amiche e amici blogger e non, vorrei tanto conoscere la vostra opinione sulla faccenda 'Influenza A', visto che in questi giorni sembra essere l'argomento principale, qualche giorno fa anche Manu ci chiedeva un parere ed io le ho dato il mio, ora anche io vorrei sapere come la pensate e accanto agli spunti di riflessione che ci offrono quotidianamente i mezzi di informazione 'tradizionali', vorrei proporvi un sito che io seguo da tempo e che trovo molto molto interessante, andate a dare una sbirciatina e scaricatevi il nuovo giornalino in formato PDF perchè contiene interessanti informazioni, poi, pe rpiacere, fatemi sapere cosa ne pensate!!! Grazie dell'attenzione, ecco il link al sito

domenica 8 novembre 2009

LA CROSTATA DI MELE E MANDORLE E' DI ADRIANO CONTINISIO


Perchè oggi 8 novembre 2009 molti food bloggers e forumisti pubblicano in contemporanea questa ricetta?
Per solidarietà con Adriano Continisio che l'ha inventata e pubblicata sul suo blog già nel 2007.
Riassumendolo in pochissime parole, questa manifestazione vuole porre l'attenzione prima di tutto sulla necessità di un comportamento corretto per chi usa la rete nei confronti di chi pubblica materiale. Spesso si sceglie di mettere a disposizione il proprio materiale o lavoro con una licenza che permette di usarlo a condizione che se ne citi la fonte e questo è già un dono, a nostro avviso. Si dice a chi legge: puoi gratuitamente utilizzare il materiale, puoi prenderlo, ma devi specificare che è mio e dire dove l'hai preso. Non è chiedere molto!
Altra importante condizione è che il materiale non venga usato a scopo di lucro.
Quando tutte e due le condizioni non vengono rispettate è evidente che la cosa è ancor più grave.
Questa volta è capitato ad Adriano, ma nel tempo è già capitato ad altri. Creare un tam tam è forse il primo di tanti passi per avversare il fenomeno, perciò ci siamo uniti e oggi pubblichiamo con il nome del suo autore la ricetta e la foto della crostata che ognuno di noi ha preparato.

E' ora che tutti sappiano di chi è la farina e pure il sacco!!!!!

Ingredienti:

400 gr pasta frolla*,
4 mele grandi (ca. 600gr al netto degli scarti),
80 gr di zucchero,
4 cucchiai di amaretto di saronno,
succo di mezzo limone,
poca cannella in polvere.

massa di mandorle:
120 gr uova intere,
60 gr zucchero,
50 gr farina di mandorle,
15 gr farina di mais fioretto,
15gr di fecola,
un pizzico di sale,
estratto di mandorle.

una manciata di mandorle a lamelle,
sciroppo di zucchero,
marmellata di albicocche.

Saltare a fiamma alta le mele sbucciate e tagliate a cubetti, miscelate con il succo di limone e lo zucchero, fino a che non risultino asciutte ma non spappolate. Incorporare il liquore e la cannella e lasciare raffreddare.
Foderare uno stampo da 26 cm e cuocere in bianco per 15 minuti (i primi 10 con carta da forno e riso).
Nel frattempo montare le uova con lo zucchero ed il sale, incorporare delicatamente le polveri e poche gocce di estratto.
Pennellare la frolla con poca marmellata...


... versare le mele...

coprire con la massa e cospargere con le mandorle a filetti.

In forno a 170° per ca. 20 minuti.
All'uscita dal forno lucidare con sciroppo a 30°be.
Pubblicato da Adriano domenica 23 settembre 2007 alle 9.02
Etichette: Torte
Per chi non conosce l'antefatto la storia è su Profumo di Lievito, il blog di Adriano

Ci ho messo un pò di tempo a decidermi se postare o meno oggi anche io questa crostata e tutto ciò che significa, un pò perchè ho fatto fatica ad inquadrare la persona responsabile di questo 'furto' come tale, perchè sono molto legata a qiesta trasmissione, le mie primissime e rarissime incursioni in cucina dopo il matrimonio, sono legate alle ricette raccolte durante questo programma quotidiano, poi però sono andata anche io, come sicuramente molti di voi, sul sito della trasmissione in questione e ho letto qui ... bhè che dire? Il testo è proprio quello di Adriano, non c'è nulla da fare ed è ancora lì!